Capitolo 29 - L'incubo non è finito (R)

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Kariot.

Volevo svegliarmi: gli occhi erano rivolti al soffitto nero, che a tratti sembrava ondeggiare nella mente; le braccia incollate lungo i fianchi, come un uomo disposto nella sua bara. Ero paralizzato nel sonno, nonostante fossi cosciente di quello che stesse accadendo intorno... o forse lo immaginavo soltanto. Nel corridoio serpeggiava un'aria fredda, e il vento sibilava dall'uscio della porta socchiusa; Lux e Sofia dormivano silenziose come due stelle nella notte, nella loro camera da letto. Il materasso che mi separava dal pavimento divenne gelido di colpo, e dei brividi mi salirono lungo le braccia e la schiena.

Da dove entrava quel fastidioso alito di vento?

Mentre nel dormiveglia vagavo tra il sogno e la realtà, la mente vide vibrare distintamente, davanti alle palpebre chiuse, le luci al neon rosse sopra la mia testa... come fossero state scosse da un'energia invisibile. Cercai di muovere prima i piedi, poi le mani, tuttavia mi resi conto che il corpo era appesantito, paralizzato; avrei voluto aprire gli occhi per dare soddisfazione alla mia logica, ma le palpebre si opponevano ostinate.

La sensazione di impotenza mi provocò una sottile inquietudine, e mentre mi impegnavo a riprendere il controllo di me stesso, vidi il soffitto sbiadire e una coltre di nebbia avvolgermi in un grigiore spettrale. L'aria cominciò a farsi improvvisamente pesante nei polmoni, una stretta micidiale mi attanagliò la gola e, intanto che provavo a scalciare e a chiedere aiuto nel sonno, un senso di soffocamento mi fece gonfiare le vene sul collo e sulla faccia. Le luci sul soffitto si spensero e un tetro silenzio coprì il corridoio.

Come un leggero sospiro, un'ombra rossa dalle parvenze umane fluttuò sulla parete, giunse al mio fianco e iniziò ad agitare le braccia. Sembrava che mi volesse avvertire di un avvenimento, accaduto o in procinto di accadere; apriva le labbra pronunciando poche parole, forse imprecazioni, e mi indicava la stanza da letto femminile. Lasciai che la mente si abbandonasse a una totale quiete per comprendere quei gesti, ma il miscuglio tra angoscia e panico me lo impedì, facendomi inabissare in un oceano di paranoie... di colpo tumultuoso quando quell'ombra esibì un ghigno malefico.

A seguire un boato rimbombò nell'aria; il pavimento parve tremare, un fumo fatto di polvere e detriti si spanse dalla fessura della porta ai piedi del materasso. La camera da letto era esplosa, un odore di bruciato si era profuso nel corridoio; sperai fosse solo un brutto incubo... fino a quando un grido acuto squarciò l'aria ormai rarefatta. Era la voce di Lux!

Fu allora che una risata demoniaca riecheggiò nella mia testa facendomi tremare dalla paura; non potevo salvarla, qualsiasi cosa stesse succedendo. Il mio corpo era incollato al materasso, nonostante cercassi in tutti i modi di scalciare con entrambi i piedi e sollevare le braccia. Il cuore iniziò a galoppare, mi mancò l'aria per un lungo istante e l'ombra rossa si sciolse lentamente nel muro, colando sul pavimento come sangue spremuto da un fresco coagulo.

Il suono del gocciolio amplificò il mio nervosismo, impedendomi in maniera sempre più insistente di spalancare le palpebre. Arrestai ogni movimento e strinsi gli occhi. Spirali di fumo giunsero sopra la mia testa, insieme al calore del fuoco, inquinando l'aria di un odore nauseabondo. Cominciai a tossire, prima piano, poi con più intensità e insistenza; il fumo cresceva sopra di me, e le spirali divenivano nuvole corvine.

La contrazione inspiratoria mi scosse il busto, facendomi piegare in due ripetutamente, fino a quando ripresi il controllo del corpo e spalancai le palpebre, rotolando giù dal materasso. Ma ero di nuovo paralizzato... il panico mi aveva assalito dalla testa ai piedi. Quello che avevo visto con la mente era reale. Il corridoio era ormai un luogo buio, brumoso e immerso in un'atmosfera di mestizia, e lo spiraglio nella porta della camera da letto lasciava intravedere il colore rosso delle fiamme.

Ricordi di un mondo passato (Cartaceo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora