Antico Egitto - Giorno Tre
Pietro.
La sagoma del Messia rimase incollata al cielo come un faro su un promontorio buio e tenebroso. La sua aura era scomparsa nel nulla, ma la sua energia palpitava ancora debolmente in mezzo a noi; aveva portato tutto con sé, tranne la speranza.
"Pietro!" disse Andrea attivando il contatto telepatico. "Come faremo a vincere la guerra?"
"Creando un buco nero" risposi. "Il Maestro ha addestrato me e Giacomo per questo, per intrappolare i cavalieri dell'apocalisse in una sezione dell'universo senza tempo, ma dovremo prima ridurli in fin di vita."
Giuda sorrise affascinato, sbarrando gli occhi.
"Prima che ci riusciate," disse telepaticamente "estirperò la vostra anima."
Un moto di angoscia mi assalì stringendomi la gola.
"Puoi sentirci?"
"A quanto pare è così!" rispose con un ghigno sinistro.
Una goccia di sudore scese dalla mia fronte.
"Satana deve tenere a te in modo particolare, se ha affidato nelle tue mani il compito di estirpare le nostre anime. Mostrami quello che sai fare."
Giuda emise un verso di stupore.
"Vuoi batterti da solo?"
Inarcai la schiena in avanti flettendo di poco le gambe, le braccia posizionate davanti al volto.
"Hai forse paura?"
Giuda sollevò un angola della bocca e imitò la mia stessa posa.
"Cosa stai facendo?" sbottò Andrea alle mie spalle.
"Non penserete mica che staremo qui fermi a guardare" disse Goethe dall'altra parte.
Seguì un istante di silenzio in cui la tensione instauratasi tra me e Giuda esplose nell'aria in piccole scariche elettriche. Il vento sospirò sul paesaggio sabbioso.
"Soltanto un paio di minuti!" disse Giuda. "Mi serviranno soltanto un paio di minuti per ridurlo in fin di vita."
Andrea mi strattonò per un braccio.
"Non starai dicendo sul serio, Pietro! Questa non è la tua guerra."
Volsi lo sguardo su di lei, mantenendo ferrea la posa offensiva.
"E se fosse lui ad avere la peggio?" le dissi con il pensiero, in modo da fare sentire le mie parole soltanto a noi apostoli e Giuda. "Pensaci, Andrea! Se io riuscissi a metterlo fuori gioco sin da subito, potremmo spedire nel buco nero solo Goethe, Erode e Djoser, e cercare un modo per fare rinsavire Giuda. Forse il Messia potrebbe riuscirci."
Nel frattempo Goethe fece scorrere nelle dita un'energia oscura, e dai polpastrelli schizzarono via delle sfere porpora che presero il volo per poi abbattersi al suolo. In un baleno, a distanza di cento metri, una porzione di terra si trasformò in un'arena di combattimento.
"Cinque minuti!" esclamò Goethe. "Non un secondo di più."
Andrea allentò la presa sul mio braccio e ritrasse le dita.
"Spero che sia come dici tu" mi disse. "Ma se così non fosse, non avremo pietà nemmeno per Giuda."
Andrea indietreggiò di un passo e i suoi occhi parvero tremare.
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Ricordi di un mondo passato (Cartaceo)
FantasyIl romanzo è stato pubblicato da Lettere Animate in formato digitale e cartaceo. La versione su wattpad è completa e gratuita. Limitarsi a credere a ciò che i nostri occhi vedono, non è come sostenere che l'acqua esiste solo per dissetarci? Sin...