Michael: "Immagino mancasse solo questo. Adesso la mia vita è ufficialmente una follia" dissi scoppiando in una risata amara.
Andreas, che intanto aveva ritratto i canini, mi osservava impassibile.
Si era alzato dal letto per chiudere la porta, appollaiandosi poi ai piedi del materasso.
Andreas: "Michael, ti prego ascoltami. È una cosa seria" disse posando una mano sulla mia spalla.
Michael: "Seria? Tu dici?" Chiesi ridendo ancora.
Il biondo non rispose.
Il suo sguardo andò a posarsi sul mio viso.
Michael: "Perchè mi stai fissando?" Chiesi.
La mia voce aveva perso ogni traccia di ilarità, ammesso che questa ci fosse davvero stata.
Andreas: "È buffo, sai?" Chiese "Quando scoprii di essere un vampiro, dodici anni fa, la mia prima reazione fu esattamente la stessa che stai avendo tu" disse serio.
Michael: "E allora?" Chiesi.
Andreas: "Allora mi sento in dovere di metterti in guardia" disse lui.
Michael: "In guardia?" Chiesi ridendo "Che altro potrebbe succedermi?"
Andreas: "Michael, essere un vampiro non è facile come credi..." iniziò.
Michael: "Perchè? Non potrò più camminare al sole? Dovrò andare in giro a succhiare il sangue alla gente in continuazione? Dovrò restare per sempre con i canini così lunghi? " Chiesi quasi sarcastico.
Andreas: "Quelle sono solo credenze popolari. Potrai camminare tranquillamente al sole e avrai bisogno di bere sangue solo poche volte al mese. In quanto ai canini, sono retrattili" disse lui.
Michael: "Bene, allora non vedo dove possa essere il problema" risposi scoppiando di nuovo a ridere.
Poi provai a ritrarre i canini, che subito tornarono alla grandezza normale.
Andreas: "Michael, smettila di fare il bambino! So che non ti piaccio, ma dovresti darmi ascolto, una volta tanto!" Disse esasperato.
Mi feci serio.
Fissai il mio sguardo nel suo e gli presi una mano nella mia.
Michael: "No, non mi piaci. Nonostante tutto, ti amo" dissi in tono di sfida.
Dopo un attimo di attonito stupore, Andreas si avvicinò piano al mio viso, come un predatore che studia la sua preda.
Andreas: "Sono le contraddizioni della vita" sussurrò quando fummo a pochi centimetri di distanza.
Mi mise una mano dietro la nuca e mi spinse verso le sue labbra.
Io non opposi resistenza, e pochi secondi dopo avevo le mani intrecciate dietro il suo collo, mentre con la gambe gli circondavo la vita.
Le nostre lingue si intrecciavano in danze dal sapore erotico, proibito.
Mentre ci scambiavamo baci lenti e passionali, Andreas mi accarezzava la schiena con dolcezza, come se temesse che fossi fatto di porcellana e potessi sgretolarmi da un momento all'altro.
Lo attirai di più a me, afferrando il bavero della sua giacca con entrambe le mani.
Andreas gemette sulle mie labbra, ansimando.
Poi si stese su di me, facendo aderire il suo corpo al mio in modo a dir poco perfetto.
Mi sfilò la maglietta con movimenti lenti, iniziando a baciarmi la gola e le clavicole.
Tornò alle mie labbra, catturandole con le proprie.
Allora invertii le posizioni, ritrovandomi a cavalcioni su di lui. Gli sbottonai i primi bottoni del trench e della camicia, scoprendo il suo collo bianco.
I canini iniziarono a inviarmi piccole fitte di dolore, ansiosi di allungarsi e mordere quella gola perfetto.
Evidentemente, Andreas se ne accorse, perché affondò una mano nei miei riccioli, spingendomi la testa verso il basso.
Andreas: "Qui" disse toccando un punto della sua gola con l'indice dell'altra mano.
Allora lasciai che i canini si allungassero, esibendosi in tutta la loro spaventosa lunghezza.
Con le labbra sfiorai il collo di Andreas, strofinando il naso sopra la vena principale, pulsante sotto la pelle bianchissima.
Mi sistemai meglio su di lui, facendolo ansimare.
Andreas: "Cosa... aspetti?" Ansimò.
Michael: "Shh... non essere impaziente" soffiai al suo orecchio "Il piacere viene sempre alla fine" continuai mordendogli il lobo.
Lui gemette ancora più forte.
Feci ridiscendere le labbra sul suo collo, tracciando il profilo della sua mascella con le punte dei canini.
Quando arrivai al punto che mi aveva precedentemente indicato, lasciai un bacio sulla pelle morbida e con una mossa precisa incisi la pelle soprastante la vena.
Il sapore del sangue mi invase la bocca, mentre il liquido mi fluiva rapido per la gola, solletincadola.
Il suo sapore ferroso risvegliò in me un desiderio primordiale e il suo odore leggermente speziato mi invase le narici.
Iniziai a succhiare, mandando giù il sangue in piccoli e lenti sorsi, godendomi ogni singolo istante.
Intanto, Andreas si contorceva sotto di me, ogni singola fibra del suo corpo invasa dal piacere che pervadeva anche me.
Poi, ad un tratto, nella mia mente iniziarono a formarsi immagini, dapprima sbiadite, poi sempre più nitide.
Caddi in quello che sembrava uno stato di trance, senza però smettere di bere il sangue di Andreas, che mi ruscellava caldo giù per la gola.
Mi concentrai su quelle immagini...
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Coming In A Dark World||Mikandy
FanfictionMichael è un ballerino alla "Royal Opera House". Ha 22 anni ed uno spiacevole passato, dal quale fugge attraverso la danza. Si allena strenuamente, dopo la scuola. Ma un giorno, mentre si esercita con gli altri, uno strano tipo si presenta nella s...