E come se non bastasse mi trovo a dover controllare il mio battito cardiaco. Devo trovare il modo di far cambiare queste reazioni, farle diminuire, se non smettere. Non posso comportarmi come una fan scatenata di qualche band super famosa solo per averlo visto sorridermi, è inconcepibile. E quel sorriso mi è rimasto in mente per tutte le ore scolastiche deconcentrandomi sulle lezioni e su Diego che continuava a parlarmi.
E quel maledetto sorriso non solo mi ha fatto venire la pelle d'oca, mi ha bruciato dentro e ammetto di essere un po' intimorita da quel sorriso. Ricordo vividamente le sue parole al bar: "Domani, dopo scuola, sei mia".
Che cosa voleva dire con questo? Spero non quello a cui sto pensando perché non credo di essere pronta. Voglio dire, non mi aspettavo che prendesse la cosa tanto seriamente e in qualche modo questo mi conforta. Se non l'avesse presa sul serio, sarei stata l'ennesima pedina in un gioco agonizzante, l'ennesima persona usata e ferita, l'ennesima ragazza che si è illusa. Ma io conosco Chris, so com'è fatto, quasi, e so che è divertito, è stuzzicato da questo gioco. La scommessa lo rende pronto a vincere, a qualsiasi costo, non importa cosa dovrà affrontare o chi. Ed è proprio questo che mi spaventa. Ho paura di affezionarmi, so che lo farò, mi conosco. Conosco troppo bene la persona che sono per sapere che non starò bene, ho la consapevolezza che questo gioco poi mi abbatterà completamente, prima mi stravolgerà i piani e poi mi ridurrà in cenere.
Ma nello stesso istante in cui ho capito di non voler più essere una persona ingenua, nello stesso istante in cui Chris, quel giorno al lago, mi ha portato via qualcosa di fragile e puro, ho promesso a me stessa di mettermi alla prova. Voglio uscirne vincitrice, voglio poter superare questa prova come solo una ragazza forte e indipendente può fare. Voglio non dovermi preoccupare troppo del domani o delle conseguenze, e so che Chris può aiutarmi a fare ciò.
La campanella mi distrae completamente dai miei pensieri portandomi sulla terra ferma. Gli alunni stanno già uscendo frettolosamente dalla classe volendo allontanarsi il prima possibile da questo posto. Il professore sta sistemando la sua borsa, pronto anche lui a lasciare la scuola. Sono stata troppo tempo imbambolata su un punto fisso e rimuginare su Chris e tutto quanto che non mi sono accorta di dover sistemare lo zaino e tornarmene a casa. La classe ora è praticamente vuota, il professore se ne è andato. Mentre sistemo velocemente i libri nello zaino, vedo Diego aspettarmi sull'uscio della porta affiancato da Serena. Lei gli sta sussurrando qualcosa e ha una faccia quasi scocciata mentre lui sembra completamente assente da quel discorso. Prendo la giacca e mi infilo il cappello per poi raggiungerli sulla porta.
-Allora, che ne dici di una bevuta all'Angels?- mi chiede Diego mentre Serena, ancorata al suo braccio, massaggia sul suo telefono ignorandoci completamente. Faccio una smorfia spostando meglio lo zaino sulla mia spalla.
Non ho molta voglia di passare il tempo con lui e la sua combriccola, e quasi mi dispiace quando vedo il suo volto imbronciarsi dopo aver rifiutato.
-Va bene, allora ci vediamo domani.-
-a domani- lo saluto anch'io e, uscendo dal portone principale, mi dirigo verso il parcheggio.
Di colpo mi viene in mente Chris, la sua frase, il suo sorriso, come un fulmine a ciel sereno, e sento il cuore tornar a calciare contro il petto. Dovrei aspettarlo? Dovrei chiamarlo, o mandargli un messaggio?
Lascio stare, se vuole venire da me che venga pure. Non so dove siano Lavinia e Elena, le sentirò più tardi. Forse dovrei aspettare mio fratello, quello sì. Stamattina gli ho dato un passaggio in motorino, anche se dopo un po' lui ha fatto il matto ed è sceso, comunque siamo venuti in motorino. Allora monto sulla mia vettura parcheggiata e prendo il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans. Compongo in fretta il suo numero e aspetto che risponda.
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Prima di te nessuno mai || 1
RomanceC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...