Ha pensato bene di sparire, mi sembra ovvio. Ragazza allerta ciclo, e il ragazzo sparisce nel nulla.
Non sento Chris da tre giorni, per tutto il weekend che ci ha separato e anche il lunedì mattina. Ancora una volta sembra sparito nel nulla.
Ho provato a fare domande a mio fratello senza farmi scoprire ma ogni volta che accennavo a cosa avrebbero fatto i rappresentanti in questi giorni mi rispondeva con non erano affari miei.
Poi si scusava e diceva solamente che non avevano niente in programma, ancora.
Quindi Chris non è nemmeno impegnato a fare il rappresentante, ha altri impegni per la testa.
Ovviamente, se non sono disponibile in quel senso, perché mai cercarmi?
Mi sale un ringhio solo a pensarci.
È stata un'illusione oppure siamo stati bene in questi giorni, senza doverci esporre chissà quanto, parlando e baciandosi di tanto in tanto?
Sono consapevole dei patti della scommessa ma, andiamo, non è mai sempre così.
Io credevo di poter contare sulla negligenza di Chris, su un po' della sua umanità. Non voglio certo che diventi il mio migliore amico, figurarsi, sarebbe terribile. Vorrei almeno sapere qualcosa su di lui, vorrei poterci parlare tranquillamente, poi possiamo anche continuare con la scommessa, credo. Non è poi così difficile, giusto?
Chi è che si fa problemi a parlare un po', così, tra amici.
Se poi lui non vuole, è tutto un altro discorso, vorrei solo essere in grado di capirlo. Possiamo rimanere d'accordo per stabilire un rapporto esclusivamente confidenziale al fine di rispettare la scommessa.
Ma sarei d'accordo io a quel punto?
Solo a pensarci mi fa male la testa. Non sono fatta per questo genere di cose, non ho mai dovuto pensare se era meglio avere un amico oppure soddisfare con lui solo ciò che è strettamente in natura, ciò a cui l'uomo, per definizione, ambisce di più.
Di bisogni fisionomici ne abbiamo tutti, ma allora perché io mi sento soddisfatta solamente con Chris?
Più ci penso, e più mi fa male la testa.
Ok, forse non lo voglio come amico. O forse sì. Perché non dovrei volerlo? Ah, sì, giusto, non so niente di lui.
Voglio togliermelo dalla testa, così scendo le scale e corro fuori di casa.
Busso alla porta di Elena, ma nessuno risponde. Suono il citofono, niente.
Elena deve per forza stare in casa, non l'ho vista uscire oggi.
Poco dopo sento delle urla, qualcuno si sta arrabbiando parecchio.
-Tu non capisci mai.- urla la voce di una donna.
La riconosco subito. È la madre di Elena.
Provo a citofonare di nuovo, magari non mi hanno sentito.
Quando ancora nessuno mi apre la porta, decido di chiamare la mia amica.
-Maggie?- mi risponde subito. Sento ancora le urla della madre, sia da telefono, sia da dietro la porta di casa.
-Scusa, nessuno mi viene ad aprire. Sono davanti alla porta.-
Elena attacca e poco dopo la porta di casa mi viene aperta.
Elena ha una cuffietta nell'orecchio e una no.
-Scusa, non ti ho sentito, avevo la musica.- sorride, ma vedo che sta facendo uno sforzo. Socchiude la porta di casa alle sue spalle, forse non mi vuole far vedere il litigio dei genitori.
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Prima di te nessuno mai || 1
Storie d'amoreC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...