~You and I, right or wrong, there's no other one; after this time I spent alone~
<<Dobbiamo stabilire le regole.>> esordisce Chris addentando il suo panino. Io metto in bocca una patatina e lo guardo confusa non capendo di cosa stia parlando. All'ora di pranzo abbiamo deciso di fermarci al McDonald prima di tornare ognuno a casa propria. Dopo aver ordinato qualche schifezza, Chris ha esordito con il volermi parlare lontano dalla presenza di Lorenzo e Matteo così ci siamo seduti fuori, su un muretto, al'ombra di alcuni cespugli scuri.
<<Della scommessa.>> precisa notando il mio sguardo confuso. Quasi mi strozzo con quella stupida patatina. Già mi ero scordata la scommessa... Che poi sarebbe il motivo per cui mi torvo qui, a mangiare con lui.
<<Mh... certo. Che tipo di regole?>> domando incerta sorseggiando dell'acqua.
<<Iniziamo con le condizioni: ovvero ciò che non posso fare io o ciò che dovrai fare tu...>> Lascia il discorso in sospeso, come se dovessi intuire da sola. Ma io ovviamente non intuisco e allungo la testa nella tipica espressione di chi non comprende. Lui alza gli occhi al cielo per un secondo prima di girarsi verso di me e incrociando le gambe sul muretto. <<Intendevo, stabiliamo in cosa consiste precisamente la nostra scommessa.>>
<<Okay.>> Rispondo allora, fingendo di aver appreso a fondo. Ripiego le gambe sotto me stesse e anch'io mi volto verso di lui.
Si passa una mano tra i capelli, scompigliandoli e del soffice vento lo aiuta. <<Non posso baciare le ragazze, giusto?>>
<<No.>> rispondo pronta.
<<Flirtare?>>
Ci penso un po' .<<Potresti, in realtà. Ma dato che non potrai mai andare fino in fondo non vedo perché dovresti.>>
<Lui incrocia le braccia al petto e mi guarda con espressione felina. <<Lascia decidere a me. Flirtare sì, perfetto. Se esco con gli amici non posso ballare con qualcuna?>>
<<Ballare?>> ribatto stranita.
<<Sì, sai... quei movimenti che è usale usare quando c'è della musica. le braccai e le gambe...>>
<<So cosa vuol dire ballare.>> Lo interrompo proprio mentre un sorrisino spunta sulle sue labbra. <<Non vedo perché non dovresti ballare.>>
Dallo sguardo che mi lancia appena pronuncio quelle parole, sembra che si stia prendendo gioco di me. <<Non hai idea di come si balli in un locale, giusto?>>
<<Si balla in maniera particolare?>>
Lui ride, un po' falsamente e un po' ridicolmente ma cerco di non offendermi. Un flash mi colpisce proprio mentre lui apre le labbra per parlare. mi viene in mente la sua figura, totalmente appiccicata alla biondina, alla festa di Halloween. Un brivido mi sale sulle braccia. se è così che si balla, no, non può assolutamente ballare con altre ragazze. <<Va bene, lasciamo perdere. Prima o poi te ne darò una prova. Prossima domanda: niente strusciatine?>>
Strabuzzo gli occhi. <<Cosa? No!>>
<<Toccare tette? Culo?>> Lo guardo ancora più stralunata, se possibile. Ma chi si crede di essere, Mr. Macio?
Sto per dire qualcosa, ma lui scoppia a rider.e questa volta sembra fare sul serio e i miei nervi si rilassano. <<Tranquilla, Maggie. Respira. Stavo scherzando, niente strusciatine, ho capito.>>
Scuoto la testa, demoralizzata. <<Sei un cretino.>>
Lui sposta le mani in avanti, come a volersi riparare dal mio "insulto". <<Ehi, sei tu che mi proibisci di fare qualsiasi cosa.>>
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Prima di te nessuno mai || 1
RomanceC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...