5 ~ Halloween

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~So why can't I stop feeling this way?~

Quattro giorni per riparare le tubature, quattro giorni per togliere l'acqua, quattro senza andare a scuola. La gioia! Quattro giorni passati tra libri, cibo, musica e amiche. Non ho visto né sentito Chris in questi giorni. Ma solo ora mi accorgo di non averlo ancora ringraziato. È l'ultimo giorno di "vacanze" e me ne sto seduta in giardino sul prato. Prendo il cellulare cercando il suo numero. Poi mi rendo conto che non ho il suo numero, non ce lo siamo mai scambiato. Salgo in camera di mio fratello, pensando nel frattempo a un modo per riuscire ad averlo senza destare sospetti. Entro nella sua camera ma lui non c'è. Deve essere in bagno perché né in cucina né in salotto l'ho visto. Il suo cellulare è sul comodino messo in carica. Non dovrei sbirciare ma non so come altro posso avere il suo numero. Lo sblocco, sorpresa che non ci sia una password, e scorro la rubrica. Lo trovo salvato e me lo scrivo. Esco dalla stanza in fretta con il cuore a mille per la bravata che ho appena commesso. Se mio fratello scopre che ho frugato nel suo telefono, anche solo per leggere un numero, come minimo mi ruba il telefono.

Compongo in fretta il messaggio

Grazie per l'altro giorno, comunque. Maggie

Lo ripongo vicino a me e continuo a leggere il libro che ho tra le mani. Pochi minuti dopo sento il suono di un messaggio. Lo apro in fretta.

Da Chris: Non devi ringraziare, non ce n'è bisogno.

Sorrido forse perché ci stiamo davvero scrivendo. Ma non dovrei sorridere così.

La sera arriva e io sono stata tutto il giorno a leggere. Ho finito il libro e mi sento rinata ogni volta che finisco una storia.

Sblocco il cellulare e c'è un altro messaggio. Mi stupisco di non averlo sentito arrivare.

Da Diego: Aperitivo?

Non capisco perché Diego continui a parlarmi così. Non può ripiombare nella mia vita come se nulla fosse. Poco dopo il mio cellulare inizia a squillare. È di nuovo lui.

<<Diego?>> rispondo alla chiamata.

<<Ehi, fiore!>> mi chiamava sempre così quando eravamo più piccoli. Ora odio quel nomignolo. Alzo gli occhi al cielo e non rispondo. <<Sono contento di sapere che non hai cambiato numero in questi anni. Allora, ti va un aperitivo?>>

<<Perché?>>

Rimane in silenzio per qualche secondo.

<<È solo un aperitivo.>> risponde poi. Non mi va per niente di uscire ma sono davvero curiosa di ciò che ha in mente.

<<Va bene.>> sbuffo, cercando di fargli capire che non sono completamente entusiasta di questo.

<<Fantastico.>> squittisce al telefono tanto che lo allontano un po' dall'orecchio.

<<Alle sei all'Angels?>> chiede poi.

<<A dopo.>> mi limito a dire prima di attaccare. Un aperitivo? È per caso bipolare questo ragazzo? Quattro anni a negare la mia esistenza e ora, come la bella addormentata, si è risvegliato. Sicuramente c'è sotto qualcosa, non mi fido ancora di lui. Non dopo tutto. Altro che aperitivo...

Mi vesto in fretta e dico a mia madre che torno per cena. Attraverso la strada e suono al campanello della mia amica. Mi apre una piccola bambina bionda alla quale mancano due denti. Appena mi vede mi salta in braccio.

<<Marrita!>> esclama felice la sorellina di Elena. 'Marrita' è il suo bel modo in chiamarmi, l'ha mantenuto da quando da più piccola non riusciva a dire il mio nome completo.

Prima di te nessuno mai || 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora