44 ~ Distrarsi e non pensare

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Da Chris: Ho delle informazioni su questo sabato. Adesso sto in biblioteca, poi ne parliamo.

Appena leggo il messaggio mi alzo dal divano e chiudo i libri scolastici.

Avevo chiesto a Chris se poteva informarsi su cosa volesse fare mio fratello del suo diciannovesimo compleanno e forse con questo suo messaggio ha scoperto qualcosa.

Mi dirigo in camera in fretta decidendo di voler cambiarmi. Indosso una tuta e non vorrei presentarmi così da Chris. Ha detto che sta in biblioteca e anche se non so cosa ci faccia lì, posso solo che raggiungerlo.

Inoltre, l'idea di dover continuare quel "discorso" che avevamo lasciato in sospeso nello sgabuzzino della scuola giusto ieri mi elettrizza. Ormai è così, qualsiasi cosa riguardi quel ragazzo mi elettrizza, mi mette in moto un fremito continuo, un'agitazione sensazionale.

Appena mi sono cambiata vado in camera dei miei genitori dove trovo la mamma intenta a piegare i panni e a riporli nei cassetti. Chiudo la porta della stanza così che Step, dalla sua camera, non possa sentire i nostri discorsi.

<<Forse ho un pista sul compleanno di Step.>> dichiaro, appena so che nessuno ci po' sentire.

Mamma alza la testa con espressione estasiata. <<Davvero? L'hai convinto a fare qualcosa?>>

Scuoto la testa. <<Non ancora, ma potrei avere una pista. Stavo giusto uscendo per verificarne la veridicità.>>

<<E dove vai?>>

<<In biblioteca.>>

<<Perché in biblioteca?>>

Gesticolo in maniera scomposta tanto da farle capire che non è importante. <<Appena so qualcosa ti informo, va bene?>> Mi avvicino e le lascio un bacio sulla guancia.

<<Torni per cena?>> mi chiede mentre esco.

<<Certo.>>

Decido di prendere il motorino, ormai sto risparmiando andando a piedi a scuola o sfruttando la macchina di mio fratello, posso permettermi di prenderlo di tanto in tanto.

Durante il tragitto sento arrivarmi un messaggio al cellulare e mi annoto mentalmente di leggerlo appena parcheggio.

Il tragitto è breve da qui al centro, dove si torva la biblioteca e appena parcheggio davanti all'entrata, incastro il casco sull'avambraccio e afferro il cellulare per leggere il messaggio mentre cammino all'interno della biblioteca.

Da Lavinia: Questo sabato, al Jonas Jones, alle 20.00 in punto. I miei diciotto anni non aspettano nessuno. Xo xo.

Sorrido perché Lavinia deve aver spedito questo messaggio a ogni numero della sua rubrica. Sono felice che ha deciso di fare una festa ma dato che ha lasciato l'organizzazione ad Elena, adesso mi preoccupo un po'.

Già il fatto che si terrà in un locale m'infastidisce. Sono più per piccoli festini privati, senza troppo chiasso e con una compagnia amichevole e ristretta.

Feste dove si balla e si salta e la musica è troppo alta non sono mai state il mio genere nonostante Elena mi abbia convinto a parteciparvene più di una volta.

Poso il cellulare nella tasca posteriore pensando che appena ho finito qui dovrò chiamare Elena e chiederle di informarmi su tutta la sua organizzazione, così sarò preparata per tempo.

Cammino per i corridoi della biblioteca passando in rassegna ad ogni tavolo e ogni scaffale non scorgendo mai la testa mora di Chris. Mi chiedo se sia ancora qui, magari se ne è andato senza aspettarmi.

Prima di te nessuno mai || 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora