Quando sento bussare alla mia porta, abbasso leggermente lo schermo del computer che è comodo sulle mie gambe distese sul letto e alzo lo sguardo.
La mamma fa capolino dalla porta e con un sorriso mi chiede se può entrare.
La osservo mentre chiude la porta alle sue spalle e si avvicina al letto, sedendosi poi accanto a me.
<<Ti disturbo?>> mi domanda poi indicando con il capo il computer.
<<No, certo che no. C'è qualcosa che vuoi dirmi?>>
Lei alza le spalle e distoglie lo sguardo. Tipico, l'ha ereditato anche Step questo gesto. C'è qualcosa che mi deve dire. Sposto il computer sul letto e incrocio le braccia al petto.
<<Avanti, sputa il rospo.>>
La vedo sorridermi colpevole per poi avvicinarsi ancora di più. Quando mi prende le mani tra le sue mi agito.
<<Mamma, mi stai preoccupando.>>
<<Sai che puoi dirmi tutto, vero? E che io ci sarò sempre per te.>>
Aggrotto le sopracciglia. <<Sì, certo.>>
<<Bene, e sai che ti aiuterei in qualsiasi caso, vero? Perché ti voglio bene oltre ogni limite.>>
<<Mamma?>>
Prima che possa dire altre esclamazioni che mi confondono mi ritrovo tra le sue braccia. <<La mia piccola bambina.>> mormora nel mio orecchio.
<<Va bene.>> dico allora, staccandomi un po'. <<Mamma, anche io ti voglio bene, ma mi stai spaventando e non poco. Cosa succede? Papà sta bene? E la nonna? Non dirmi che zia Petunia torna a casa...>>
Lei mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, come quando ero bambina.
<<Oh, quanto ti preoccupi per gli altri. Sarai bravissima.>>
Sta mormorando parole senza senso allora decido di alzarmi, toccandomi le punte dei capelli per il nervoso.
<<Mamma, parla, su. Cosa succede?>>
<<Niente di cattivo o brutto.>> dichiara infine, alzandosi e avvicinandosi a me.
<<Allora perché sei così strana?>>
<<Io e tuo padre dobbiamo dirvi una cosa...>>
La blocco con un grande respiro. <<Non vi state separando vero?>>
È la prima cosa che mi è venuta in mente, se è successo alla mia migliore amica perché non potrebbe succedere anche a me. Ma i miei si amano, non litigano quasi mai. Mamma infatti si acciglia. <<No, cero che no.>> dice svelta. <<Come ti venuto in mente?>>
Tiro fuori gran parte dell'aria che ho inalato e mi risiedo sul letto.
<<Va bene, tutto questo tuo comportamento mi sta mettendo in estrema agitazione. Su, dimmi tutto e in fretta.>>
<<Calmati, tesoro.>> mormora più dolce. <<Non è niente di brutto. Volevo solo avvisarti così questa sera terrai calmo tuo fratello. Vi diremo tutto a cena, abbiamo invitato anche la nonna.>>
<<Ah vedi che c'entrava la nonna!>> Le punto un indice contro e lei ridacchia.
<<No, non c'entra lei. I protagonisti siamo io e tuo padre, e sì, anche un po' voi.>>
Ancora una volta sono confusa. <<Di cosa si tratta, allora?>>
<<Non posso dirtelo adesso, volevo solo dirti se per favore convinci tuo fratello a non uscire e restare pacifico per tutta la serata.>>
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Prima di te nessuno mai || 1
RomanceC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...