Appena entro in casa le braccia di Elena mi avvolgono.
<<Perché sei tutta bagnata?>> mi chiede staccandosi.
Tiro indietro i capelli cercando di sistemarli. <<Cosa ci fai qui?>> ribatto io invece.
<<Mi ha fatto entrare tuo fratello.>>
Mi giro intorno cercandolo.
<<È uscito non ti preoccupare.>> mi anticipa lei.
<<E come hai fatto a stare qui con lui?>>
Lei si scosta un po'. La coda alta che ha è un po' disfatta e indossa un bel maglioncino rosso, il suo preferito.
<<Perché invece non sei tu a dirmi cosa è successo?>>
Mi prende per un braccio e saliamo insieme le scale.
Dopo che sono andata via da Chris, ho raggiunto la prima stazione di autobus disponibile e sono salita. Inutile dire quanto mi abbiano guardata tutti male coloro che mi stavano vicino. D'altronde non crederei nemmeno io che sia normale una ragazza con i vestiti tutti bagnati che sale su un autobus nel bel mezzo di Marzo. Ma nessuno mi ha parlato quindi tanto meglio.
Mi sono fermata ad una panetteria, ho mangiato un panino e ho aspettato che si facesse l'ora della fine delle lezioni prima di prendere un secondo autobus e tornare a casa. Ho chiamato subito Elena chiedendole di venire da me e spiegandole su per giù cosa fosse successo omettendo tutti i particolari.
Mi sono stupita che stava già in casa aspettandomi, quando si dice che le migliori amiche sono un tesoro prezioso...
Appena raggiunta la mia camera raggiungo un armadio per cambiarmi.
<<Ha voluto saltare la scuola per stare un po' insieme.>> inizio io. Non c'è bisogno che dica il soggetto, so che ha capito. <<Siamo entrati in una villa in periferia, una di quelle con tanto di piscina e tutto il resto.>>
<<Avete infranto una proprietà privata?>> chiede scioccata.
<<No, aveva le chiavi.>>
Lei fa per dire qualcosa ma la blocco con un gesto della mano. <<Troppo complicato, è solo amico del proprietario.>>
Dopo un suo breve cenno, vado avanti. <<E abbiamo parlato un po', come facciamo sempre e so solo che ad un certo punto ci stavamo gridando in faccia.>>
<<Da cosa è nata la discussione?>>
Mi tolgo i vestiti bagnati e comincio a mettermi quelli asciutti, crogiolandomi nel loro calore. Più tardi mi farò una doccia per togliere il cloro dai capelli ma adesso voglio solo rannicchiarmi sulle coperte e sfogarmi un po'.
<<È tutta colpa sua, è sempre colpa sua.>> sbraito ancora, la mia rabbia non si è placata.
<<Calmati Maggie.>> dice Elena preoccupata. <<Prendi un respiro e raccontami tutto.>>
Faccio come mi dice e mi sdraio vicino a lei. Dopo aver contato fino a dieci, come è mio solito fare, chiudo gli occhi e rivivo le conversazioni avute poco fa.
<<Gli ho chiesto di raccontarmi una storia, la storia di una ragazza che lo aveva amato e lui ha rovinato tutto con lei. Allora mi è venuto in mente il giorno di qualche settimana fa in cui ero andata da lui per raccontargli di Emmanuel e quando gli dissi che c'era qualcosa di importante lui ha reagito in maniera orribile. Così oggi gli ho chiesto cosa avesse pensato volessi dirgli.>>
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Prima di te nessuno mai || 1
Roman d'amourC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...