Ei ei, bella gente, prima che iniziate a leggere vorrei solamente dire che in questo capitolo i dialoghi si troveranno tra due <<...>>; mentre nei capitolo precedenti ogni dialogo era preceduto da un trattino e finiva allo stesso modo. Mi scuso per il cambio ma credo che le virgolette siano meglio perciò presto cambierò anche i capitoli precedenti.
Scusate, scusate, buona lettura :)
<<È l'ora dei regali!>> esclama la mamma quando sono le undici. Nella mia famiglia c'è l'assurda credenza di scartare i regali poco prima di mezzanotte nonostante non abbia mai capito il perché.
<<Mamma...>> si lamenta Stefano sdraiato sul divano. Io ed Elena lo osserviamo sedute sul tavolo in soggiorno. Siamo tutti un po' stanchi ma è Natale, e si sta svegli ancora per un po'.
Una vocina in testa mi ricorda che devo rimanere per forza sveglia per un'altra ora.
<<Avanti, bambolotto, vieni dalla tua mamma.>> Mia madre fa segno a Stefano di avvicinarsi con le braccia e la sua voce fa ridere tutti noi. Tutti tranne Stefano che le riserva un'occhiataccia.
<<Se continui così vado a letto.>>
La mamma sbuffa ma alla fine si raggiungono. <<Quest'anno, dato che ci hai degnato della tua presenza, io e tuo padre abbiamo pensato di iniziare a darti qualche contributo per la tua libertà.>>
Gli porge una bustina bianca che mio fratello apre quasi subito, confuso dalle parole della mamma. Anche io sono curiosa, così mi avvicino e mi aggrappo alla sua spalla, sporgendomi.
<<Fammi vedere.>>
Lui alza la bustina così da tenerla fuori dalla mia portata e dopo aver visto dentro, il volto gli si illumina.
<<Dite sul serio?>> chiede felice, rivolto ai nostri genitori. La mamma, sorridente anche lei, si avvina a papà e si siede sulle sue ginocchia.
<<Ci fidiamo abbastanza, ma appena combini guai dovrai risanarci con quegli stessi soldi.>> lo ammonisce nostro padre.
<<Dio... Grazie!>> lo abbraccia di slancio e poi viene accanto a me, mi prende di peso e mi alza, facendo emettere un urletto.
<<Cosa succede?>> chiedo spaventata e divertita dalla situazione.
<<Mi stanno dando i soldi per una macchina, una macchina tutta mia. Sarò libero.>> mi spiega Step quando mi rimetto giù.
Quando mi giro verso la mia amica noto che sta ridacchiando della scenetta, così come tutti i presenti in sala.
<<Maggie.>> mi chiama mia madre. <<Tocca a te.>>
Mi avvicino sorridente a loro, che stanno frugando in una grande busta di plastica.
<<Abbiamo pensato a qualcosa nel tuo stile.>> dice la mamma.
<<Ma avevamo paura che non ti piacesse.>> aggiunge papà.
<<Avanti, mi state facendo venire l'ansia.>> esclamo, eccitata. I regali dei miei genitori non sono mai stati dei migliori ma li apprezzo sempre, perché si impegnano nel cercare la cosa giusta per me e questo è già sufficiente.
Alla fine tirano fuori un'enorme scatola nera. Mi aspettavo una bustina, non una scatola.
Mi inginocchio, curiosa più che mai. Mia madre giunge le mani al petto, emozionata quanto me e papà la stringe.
Ho quasi più paura delle loro aspettative che del regalo stesso. Alla fine lo apro.
Non posso cedere ai miei occhi. Credevo non ne vendessero più in giro. Come hanno fatto?
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Prima di te nessuno mai || 1
Roman d'amourC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...