Sgrano gli occhi e allontano Chris afferrandogli le spalle. Subito scendo da lui e, arrossendo, abbasso lo sguardo. Chris sembra stupito e confuso, e aggrotta le ciglia. Io mi sto passando le mani sul volto mentre lui segue il mio sguardo.
Dopo pochi secondi sento la sua risata scoppiare e risuonare per l'intera palestra. Subito gli tappo la bocca con una mano e lo faccio stendere, così come me, affinché nessuno ci veda. Grazie a questa risata tutti avranno capito che qualcuno si trova sulle gradinate.
Non gli tolgo la mano finché non smette di ridere, ovvero circa cinque minuti dopo.
-la vuoi smettere.- gli ringhio sussurrando. -non c'è niente di divertente.-
-dovresti vedere le vostre facce.- ribatte asciugandosi gli occhi. -No, aspetta, credo che la tua sia messa peggio.-
-lo abbiamo traumatizzato.- dico scuotendo la testa.
-è solo un ragazzino di quattordici anni, ha visto cose peggiori credimi.- ribatte rialzando il busto. Io rimango distesa a terra, ho troppa paura che qualcuno mi veda.
Sento la campanella suonare tiro un sospiro di sollievo. La giornata scolastica è finita, adesso devo solo trovare un modo per uscire da qui senza farmi scoprire.
-alzati, Maggie, non ci vede nessuno.-
Sbuffo e lentamente eseguo il compito, spiando però prima che la situazione sia tranquilla.
Stanno tutti camminando verso l'uscita, sembra che nessuno stia guardando verso di noi, a parte il ragazzino del primo che sta ancora ridacchiando.
Mi copro subito il viso con le mani mentre scendo dalle gradinate e in fretta mi dirigo verso lo spogliatoio.
Chris mi sta seguendo in fretta e mi ferma afferrandomi per un gomito.
-guarda che non è successo niente.- ribatte vedendo la mia reazione.
-e se lo dicesse a qualcuno?-
-a chi vuoi che lo dica? Ha quattordici anni, si è solo divertito un po'. Credimi, quello lì è più attivo di te.-
A quelle sue parole m'irrigidisco e abbasso il volto. Non voglio arrossire, perché proprio non dovrei, ma mi sto vergognando tantissimo.
Poteva anche evitare quelle parole.
Però subito dopo sembra capire la mia reazione e mi da un piccolo colpetto sul fianco con il gomito.
-ei, stavo scherzando. Era solo per sdrammatizzare.-
Annuisco in fretta ed entro negli spogliatoi cercando di scacciare quelle parole.
Chris ovviamente non mi segue.
Mentirei dicendo che non mi ha ferita. Non so bene il perché, in realtà. So che stava scherzando ma in fondo ha ragione. Non dovrei proprio vergognarmene di questo, e non lo faccio, solo, mi sento derisa per le scelte che ho fatto.
Prima avevo scelto di aspettare fin quando non fossi stata pronta, poi arriva Chris e mi fa sentire pronta, poi torna e mi fa sentire derisa da questo.
So che non aveva cattive intenzioni ma mi sento demoralizzata. Sembra che io stia facendo tutte le scelte sbagliate.
Mi cambio in fretta, mi sciacquo la faccia ed esco dal bagno. Chris non c'è, non mi ha aspettato, e questo mi da sollievo. Non avrei saputo cosa dirgli, né cosa fare.
Corro in classe per recuperare lo zaino e la giacca e mi scontro con Diego.
-Dove eri finita a ginnastica?- chiede entrando in classe con me. Mi gratto la testa cercando in fretta una scusa.
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Prima di te nessuno mai || 1
Roman d'amourC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...