60 ~ Perché ho scelto te

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L'uovo saetta dalla mia mano fin in alto, fendendo l'aria e finendo poi contro la finestra di vetro. Si sente uno schianto e il guscio rompersi prima che il tuorlo arancione goccioli nel mezzo della patina trasparente. Lavinia, accanto a me, fa la stessa cosa. E ora siamo a un totale di tre uova in circa un minuto. Tra le risate, aspettiamo che la finestra si apra e appena è così, la testa bionda di Elena fa capolino dormiente e infastidita.

Non riesco a fermare l'uovo che ho già lanciato e che inevitabilmente colpisce la fronte di Elena che a sua volta caccia un urlo. Io e la rossa ci accasciamo a terra per le risate mentre le proteste della nuova maggiorenne ci raggiungono dall'alto. Avrà svegliato tutti i vicini a questo punto. Le porte delle finestre vengono subito chiuse e io e Lavinia abbiamo giusto il tempo di metterci di nuovo in piedi che Elena ha già sceso le scale di casa ed è uscita, uccidendosi con un solo sguardo. Indossa dei pantaloni comodi rossi e una canottiera bianca, stava ancora in pigiama.

È finalmente primavera piena, anzi,tra poche settimane inizia la vera estate, e gli alberi stanno rifiorendo così come l'aria intorno a noi. Fa più caldo anche se il tempo gioca sporco qualche volta e fa piovere fredde gocce che la mattina seguente si trasformano in rugiada cristallina.

I capelli di Elena erano sciolti e adesso alcune ciocche sono cadute sul suo naso completamente sporche di uovo. Ha un occhio chiuso a causa del mio lancio e l'aria davvero disgustata.

Prima che abbia il tempo di parlare e gridarci contro, apriamo il cartellone che le abbiamo preparato qualche giorno fa. È un enorme telo bianco con su le nostre foto migliori -e anche le peggiori- e qualche scritta di incoraggiamento oltre che di piacimento per lei. Adesso ha finalmente diciotto anni come noi e siamo tutte più mature -si fa per dire-.

Intoniamo la canzoncina dell'augurio di compleanno facendola rilassare un po' e infine l'avvolgiamo con il telo e con le nostre braccia, infastidendola ulteriormente. Poi sento la sua risata e le sue braccia ci avvolgono.

<<Siete delle coglione.>> borbotta imbronciandosi e sbuffando inutilmente sulla sua ciocca bionda sporca che rimane attaccata alla fronte.

<<Delle coglione che ti vogliono bene.>> ribatte Lavinia con la guancia spalmata sulla sua spalla.

<<Tanto bene.>> calco io strusciandomi sulla sua clavicola come fossi un gattino bisognoso di affetto.

Quando la porta della mia casa, dall'altra parte del marciapiede, si apre, tutte giriamo lo sguardo. È Stefano che con l'aria sbarazzina si sta avvicinando. Fa un cenno a tutte con la testa ma so che la sua unica meta è Elena. Questa però, invece di ricambiare il suo saluto, muove le braccia freneticamente facendoci sciogliere l'abbraccio per poi scappare dentro casa.

<<Che cosa le è preso?>> chiede mio fratello confuso una volta che ci ha raggiunte.

<<Aveva un uovo in testa.>> rispondo io come fossa la cosa più naturale del mondo.

Dopo che Elena si è bella che sistemata e noi abbiamo aspettato ovviamente fuori nel mio giardino ci ha raggiunte e si è lanciata tra le braccia di Stefano.

<<Tutto questo nuovo affetto ancora non mi è familiare.>> borbotto ma so che solo Lavinia mi sente e mi guarda con accondiscendenza. <<Al cuor non si comanda.>>

Quanto è vero.

Faccio l'enorme sbaglio di continuare a guardare in direzione della mia migliore amica e di mio fratello ed eccoli che si scambiano un bacio casto, che poi non diventa casto ma censurabile ai minori. Mi copro istintivamente gli occhi con la mano e do le spalle a quella scena orribile. Sento le risate di Lavinia accanto a me.

Prima di te nessuno mai || 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora