Se non lo avessi avuto al polso probabilmente nemmeno avrei caso alle incisioni che ci sono scritte dentro.
Rigiro il mio braccio come un kebab per poter analizzarlo bene, anche se ormai so come sono fatti i suoi decori a memoria. L'idea che questo braccialetto di cuoio sia stato di Chris e che ce l'abbia avuto al polso mi fa uno strano effetto, forse è per questo che non riesco a smettere di guardarlo. Quando me l'ha dato con la scusa che fosse mio, l'altro giorno in corridoio, poi non me lo ha più chiesto indietro e io mi sono scordata di restituirglielo.
Adesso lo guardo e cerco di immaginare che storia possa avere, sempre che ce l'abbia una storia. Il cuoio è chiaro, ci sono dei merletti verdi e rossi, come delle linee che s'intrecciano lungo lo spessore della catenina. È un bracciale semplice e comune, probabilmente di quelli che si comprano alle bancarelle.
<<C'è qualcosa che possiamo fare in proposito?>> domanda Elena a Lavinia sdraiata sul mio letto. Mi sono temporaneamente scordata di loro.
Mi giro, dalla postazione in cui mi trovo, ovvero in piedi davanti alla mia finestra, le ritrovo entrambe con la schiena sul mio materasso a fissare il soffitto.
La rossa ha un sorriso davvero felice sul volto. <<Non credo, devo solo stare un po' attenta a come e dove cammino.>>
Elena le butta un cuscino sullo stomaco, facendola ridere. <<Sei una depravata. Nemmeno io sarei capace di fare queste cose.>>
<<Quali cose?>> m'intrometto io. Lavinia si alza su due gomiti.
<<Non mi hai ascoltata fino ad adesso?>>
Mi mordo il labbro. No, non l'ho ascoltata e di questo mi dispiaccio. Sta capitando troppe volte che non ascolto le mie amiche, persa nei pensieri di Chris.
Lavinia sembra capire e piega la testa d'un lato. <<Ho solo avuto una notte particolarmente brava con i mio super dotatissimo fidanzato.>>
Divento subito rossa, ridacchiando. <<Oh, davvero?>>
Mi avvicino a loro, finché poi non salto addosso ad entrambe facendole urlare. Mi infilo tra di loro facendomi spazio a suon di fiancate, finché non sto perfettamente in mezzo.
<<Non ti dispiacerà ripetere, vero?>> le chiedo subito. Solitamente non sono una ragazza così curiosa da sapere le bravate altrui, ma ormai noi tre siamo più aperte sull'argomento e in qualche modo credo sia grazie alle mie ultime esperienze. Comunque questo racconto potrebbe sempre risultarmi istruttivo.
Elena si copre il volto con le mani. <<No, vi prego, me lo sono già sorbito una volta. Le mie orecchie non possono sopportare altri scempi del genere.>>
Lavinia fa scoccare la lingua al palato. <<Ma quali scempi, è puro e semplice divertimento. Ormai mi dovreste capire bene.>>
Il tono di Lavinia mi fa ridere. Lei non è mai stata così audace, né tantomeno io. Tra di noi, è Elena a voler intrattenerci con questo genere di conversazioni. Da qui a un po' di mesi la situazione si è completamente capovolta.
<<No, io non capisco proprio niente. Le attività al mio piano inferiore sono ferme a zero e vi pregherei di smetterla di farmi immaginare cose senza però poter finalizzare. Sono frustrata!>> con un ringhio si gira in pancia in sotto e io e la rossa scoppiamo a ridere. Poi mi siedo sopra Elena, avvinando la mia bocca al suo orecchio.
<<Ma come, e io che ho un bellissimo aneddoto fresco fresco della settimana scorsa.>>
Eh sì, è passata una settimana da quando io e Chris siamo saliti sul tetto e abbiamo... Beh, fatto quello che solitamente facciamo.
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Prima di te nessuno mai || 1
Roman d'amourC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...