La notte ho voglia di inviargli un messaggio, così, per sapere come sta. Ma mi trattengo, perché non dovrei proprio.
Questo pomeriggio è stato fin troppo emozionante. Non solo Chris ha mantenuto la sua promessa ma finalmente io sento di poter mantenere la mia: affidarmi a lui, lasciarmi comandare da ciò che mi fa provare. Essere giovane, finalmente, e vivere come tale.
Chris, oggi, non solo mi ha fatto provare esperienze nuove, mi ha dato la giusta spinta per prendere la decisione che mi ronzava in testa da qualche giorno.
Mi butto, completamente, incurante delle conseguenze, incurante dei sentimenti che potrebbero morire dentro questo gioco. Incurante di ciò che pensa Chris, o chiunque altro, a riguardo di tutto questo. Importo solo io, per la prima volta.
Mi addormento con la voglia di parlare ancora con lui e con l'eccitazione di vederlo un'altra volta.
Al mattino, a scuola, lui non c'è. Lavinia mi intercetta subito durante la ricreazione per chiedere spiegazioni e finire il nostro discorso. Le parlo di tutto, eccetto di ciò che è successo ieri nel furgoncino. Quello decido di tenerlo per me ancora per un po'. È una cosa mia, e voglio custodirla per un po', crogiolarmi nelle sensazioni che mi ha fatto provare.
Elena non ci ha raggiunte, è rimasta a casa, e ci vuole tutto il mio autocontrollo per non spaccare la testa a Step, dato che so che la colpa è sua. Tra quei due sta succedendo qualcosa, brutto o bello che sia, ma sento il diritto di saperlo.
Chiederò spiegazioni, al giusto tempo.
-Tra due giorni c'è il ballo, hai già deciso cosa indosserai?- chiede la mia amica dai capelli rossi, mentre stiamo ancora sedute sulla panchina nel giardino scolastico.
Non ho deciso cosa indossare, frugherò nell'armadio quando sarà il momento. Come se mi avesse letto nel pensiero Lavinia mi punta il dito contro. -Non provare a pensarci all'ultimo minuto, sai quanto sono importanti queste cose.-
No, vorrei risponderle, non lo so perché non mi interessano e non le reputo importanti. Ma me ne resto zitta, per paura di farla arrabbiare ulteriormente.
Prima che possa aprire bocca, mi precede. -Oggi, dopo scuola, andiamo a pescare quella musona della nostra amica e pensiamo a cosa indossare. Troveremo qualcosa di carino, abbiamo tre giorni, ma si può fare.-
Non oso contraddirla, se si parla di queste cose con Lavinia, non si vincerà mai.
Dopo scuola raggiungiamo la terza moschettiera e lei apre la porta con ancora il pigiama addosso e una crocchia sui capelli.
-Cosa ci fate qui?- chiede sorpresa della nostra presenza.
-Ti salviamo la vita.- risponde Lavinia squadrando la sua pettinatura. A me non dispiace com'è messa la bionda, forse è perché anch'io sono così la maggior parte del mio tempo.
-Avete in mente qualcosa?-
-Il ballo di dopodomani.- rispondo con uno sbuffo facendo intendere a Elena che ovviamente sono stata costretta. Questa sorride, accondiscendente.
E il pomeriggio passa così, tra le risate con le mie migliori amiche. Ovviamente non sono riuscite a combinare niente per il mio vestiario di quella sera.
-Andate con qualcuno?- chiede Lavinia, a metà pomeriggio, con i gomiti sul letto di Elena.
Io e la bionda ci guardiamo e poi scoppiamo a ridere.
-Con chi dovremmo andare?- chiede, tirando un cuscino alla rossa. Questa sbuffa, ma è divertita.
-Devo proprio nominarli?- chiede ad entrambe, alzando le sopracciglia ritmicamente.
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Prima di te nessuno mai || 1
RomanceC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...