Sono stata costretta a scrivere di sì sul quel maledetto foglietto. Le mie amiche sono state intransigenti, o mettevo di sì oppure confessavano a mio fratello che avevo un succhiotto sul collo, all'altezza dell'esofago. Sono delle ricattatrici belle e buone, brutte streghe!
So che non glielo avrebbero detto comunque ma so anche che sono disposte a fare qualsiasi cosa purché partecipi a questo stupido ballo studentesco che non ha niente a che vedere con un vero ballo.
Io amo i balli, o almeno quelli della Austen. Amo quelli in maschera nei film, amo ballare sul mio letto, amo ballare quando cucino, amo ballare quando pulisco per casa, ma di certo non amo ballare intorno a tanta altra gente.
Alla fine però ho scritto di sì sul biglietto e l'ho consegnato a mio fratello in completa segretezza. Tutti gli alunni nel corso del tempo previsto, hanno dovuto fare altrettanto. Persino le mie amiche lo hanno fatto consegnando la risposta a Step, così come Diego, Andrew, Serena e quelle sottospecie di... ragazze che si trovano al suo cospetto. Le stronzette, insomma.
Non ho un vestito e non me ne farò uno. Se proprio devo andare a quello stupido ballo ci andrò come meglio potrò secondo i miei standard.
La palestra è ormai piena, gli alunni sono tutti entrati, i professori sono fermi davanti alle porte, pronti a controllarci, mancano solo le voci dei nostri rappresentanti fermi in mezzo alla palestra che confabulano tra di loro. Dagli spalti, dove mi torvo assieme ad Elena e Lavinia, ho una buona visuale anche se non riesco a definire i volti dei due. Mi servono gli occhiali, maledetta me quando preferisco usarli per la lettura o la visione della televisione. A volte dovrei dare più retta a mia madre quando mi sprona a mettere gli occhiali costantemente, eppure ho sempre paura di farli cadere o rompere.
A parte questo, rimango molto attenta sulla situazione sperando che durante la convocazione di questa assemblea ci dicano che in realtà il ballo non si farà perché la preside non ha aderito, oppure perché la maggior parte degli alunni ha scritto no.
-Silenzio.- urla mio fratello addrizzando la schiena. Lentamente la palestra si fa silenziosa.
-Abbiamo il resoconto di questa settimana. Molti di voi ci hanno consegnato la risposta, come vi avevamo chiesto, e vi ringrazio di questo. La preside, per fortuna ha dato il suo consenso, perciò spettava solo a voi decidere se si sarebbe fatto oppure no.-
Chris lo interrompe. -Senza troppi giri di parole; la maggioranza ha scritto sì.-
Step gli rilascia un'occhiataccia, forse dovuta al fatto che odia essere interrotto, mentre io mi limito a sbuffare. Speravo davvero che questa cretinata non tenesse luogo.
-Veniamo a noi.- prosegue mio fratello. -Ci saranno delle regole da rispettare. Prima fra tutte è proibito l'alcool.- e lascia un'occhiata ai professori che annuiscono e sorridono approvando la regola. Chris però, fa l'occhiolino a tutti noi e si scatena una risa generale. Per fortuna i professori non se ne accorgono.
Step continua. -Sarà instaurato un Servizio d'Ordine poiché bisogna mantenere l'atmosfera tranquilla. Chiunque voglia parteciparvi ci può contattare entro la fine di questa settimana. Si può partecipare al ballo solo pagando il biglietto.- e questa ultima esclamazione porta una serie di sbuffi e mormorii per la palestra.
Non solo devo partecipare a questa buffonata, ma devo anche pagare. Non se ne parla.
Chris riporta presto l'ordine e mio fratello può continuare. -Lo so che non vi piace questo punto ma è stato fondamentale affinché potesse avvenire questo ballo. Se ognuno paga una quota di cinque euro per entrare, poi quei soldi possono essere usati per Le Gare di fine anno.-
Tutti i mormorii diventano d'assenso in un secondo.
Me le ricordo Le Gare di fine anno. Ogni anno, alla fine di maggio, le scuole nei dintorni organizzano delle gare tra studenti che comprendono le più svariate categorie, tra cui le più frequentate sono quelle sportive, e ogni anno una scuola vince una coppa memorativa. È abbastanza divertente assistere poiché Le Gare prevedono l'assenza degli alunni partecipanti di una settimana dallo studio. Ovviamente più della metà della scuola partecipa sempre. E ovviamente io non ho mai partecipato.
STAI LEGGENDO
Prima di te nessuno mai || 1
RomanceC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si domanda cosa dobbiamo fare di noi stessi e come possiamo fare a definirci. È quello che accade a Margherita, o Maggie per gli amici, una diciassettenne che vive all'insegna dell'ordinarietà. Ama i lib...