15 ~ Sconnettere il cervello

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-I ragazzi sono come delle piccole scimmiette. Non si fanno molti scrupoli e per essere obbedienti bisogna ammaestrarli. A tuo rischio e pericolo se non lo fai perché poi diventano dispettosi.-

La teoria di Elena non è del tutto sbagliata anche se un po' assurda e inevitabilmente mi fa ridere.

Lei prende questa mia reazione come un insulto. -che c'è, non sei forse d'accordo?-

-ma certo che sì.- mi affretto a risponderle. -solo che alcune volte te ne esci con queste frasi e non so proprio da dove vengano fuori.-

Anche lei allora ride con me.

Stiamo camminando in prossimità della palestra dove i rappresentanti d'istituto; Chris e Step, hanno convocato tutti gli alunni per un'assemblea generale.

-credo piuttosto che ai ragazzi piaccia essere usati, così non si sentono in colpa quando a loro volta usano le ragazze.- questo pensiero mi esce spontaneo, e per sbaglio un nome appare nella mia mente.

Elena annuisce affranta.

-hai ragione, ma devo ammettere che a molte ragazze piace essere usate.-

purtroppo anche questo è vero. Alcune ragazze non si fanno scrupoli, amano essere rattate così dai ragazzi. Subito però penso a me. Chris mi sta utilizzando come io utilizzo lui. Ci stiamo utilizzando a vicenda. Non dovrei proprio essere così ipocrita.

Allora sbuffo, solo perché sono tremendamente confusa.

Arrivate nella palestra troviamo già un mucchio di ragazzi tutti ammucchiati. Siamo tanti in questa scuola e non c'entriamo tutti nella sala. Infatti, quelli dei corsi più avanzati, i quarti e i quindi, stanno sugli spalti riservati solo a chi deve assistere a una partita. Lì troviamo Lavinia che ci aspetta. Ci fa un segno con la mano indicando due posti tenuti liberi per noi. Ci affrettiamo a raggiungerla.

Subito dopo anche Andrew si siede accanto alla ragazza e ci saluta. Alla fine noto anche che lui si è portato dietro un paio di amici e, non a caso, Diego e Valerio si siedono dietro di noi.

-Ei, fiore.- mi saluta il primo.

Tiro un sorriso e torno a ignorarlo.

Altri alunni stanno entrando dalla piccola porta mentre tutti gli altri cercano di disposarsi il più comodamente possibile. I professori non sono tenuti a venire alle assemblee studentesche ma ce ne sono sempre due che fanno da guardia in caso succeda qualcosa.

Finalmente, dalle porte principali fanno il loro ingresso Chris e mio fratello, i due rappresentanti, che subito catturano l'attenzione di tutti.

I mormorii cessano e i due si sistemano in piedi al centro della palestra.

Step congiunge le mani, come a batterle, mentre Chris incrocia le braccia al petto mentre lancia un'occhiata per l'intera palestra.

Un capogiro mi assale quando i suoi occhi incontrano i miei. Sto per sorridergli ma presto lui non mi sta più guardando, così lascio stare.

Step comincia a parlare, e dato che non hanno a disposizione un microfono, il suo tono di voce è abbastanza alto. -Bene, come tutti immaginate, vi abbiamo convocati per un'urgente notizia. Abbiamo chiesto alla preside della scuola di concederci, per la prima volta dopo molti anni, un ballo studentesco.-

Presto le voci degli alunni si fanno sentire creando trambusto, c'è chi ne è entusiasta e chi no. Stefano tiene a bada la situazione e continua a parlare.

-Avremo tempo per concretizzare la faccenda, per ora sappiamo solo che se si terrà, sarà l'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie. Perciò consideratelo un ballo d'inverno.-

Prima di te nessuno mai || 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora