41 ~ Volente o nolente

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La prima cosa che vedo quando apro gli occhi è una ciocca di capelli. I miei capelli. Me li sposto dal volto, sbadigliando un attimo dopo.

Per un attimo non capisco dove sono, incastrata sotto un piumone che non è il mio, in un letto fin troppo scomodo. Poi alzo il busto e sento freddo alle braccia e al petto.

Sposto lo sguardo, notando la mia nudità. Subito mi copro e mi guardo intorno.

Sono nel camper di Chris, la sua casa.

Oddio! Mi sono addormentata qui. Svelta mi guardo attorno, attenta a vedere dove si possa trovare il ragazzo, ma di lui nemmeno l'ombra. Così mi alzo, lentamente, cercando i miei vestiti per terra vicino al letto.

Il ricordo del perché si trovano a terra zampilla nella mia mente facendomi sorridere e vergognare allo stesso tempo.

Vorrei farmi una doccia, ma non mi sembra il caso di farla qui, aspetterò finché Chris non mi riporti a casa.

A casa mia... Sono morta!

Avevo detto a mia madre che sarei tornata dopo cena, che la madre di Lavinia mi avrebbe accompagnata ma non sono tornata affatto.

Adesso come lo spiego ai miei genitori?

Saranno furiosi, non era mai capitato che mentissi a loro così spudoratamente e che mi beccassero, per giunta. Il cuore comincia a battermi più forte nel petto mentre mi abbottono i jeans.

La prima cosa che devo fare è trovare Chris. Dov'è finito?

Mi guardo ancora una volta intorno.

La luce filtra dalla finestra, non so nemmeno l'ora. I vestiti di Chris non sono a terra, non sento rumori provenire dall'altra parte del camper, niente è in disordine, a parte il letto.

Mi sistemo meglio i capelli come posso, con le dita districo i nodi e cerco di dare un senso agli spaghetti che mi ritrovo. Poi afferro il cellulare e provo a sbloccarlo più volte.

Non si accende. Ci mancava solamente questa!

Come faccio ad avvisare mia madre? O Chris?

Dove diavolo è finito?

Con coraggio decido di uscire all'aria aperta e subito vengo invasa dall'odore di pino e muschio. Nessuno rumore intorno a me, né macchine, né sveglie.

Sento solo il rumore di qualche ramo che ondeggia, delle foglie secche scricchiolare sotto il peso delle zampe di qualche insetto e niente di più.

È così rilassante.

Poi il mio sguardo cattura un'immagine. L'immagine di un ragazzo che sta camminando nella mia direzione.

Porta una felpa bianca, con la lampo chiusa solamente fino a metà addominale. Sotto una maglietta diversa rispetto a quella che indossava ieri sera, porta una tuta chiara e i capelli, anche da questa distanza, sembrano più scuri e più pendenti verso la fronte.

Quando Chris si avvicina, posso notare che sta riponendo il cellulare in tasca e i capelli, come avevo visto bene, sono bagnati.

Si è fatto la doccia? A che ora si è svegliato per farsela? Come mai non l'ho sentito? E cosa ci faceva qui fuori?

Oddio, sto diventando paranoica. Devo clamarmi.

Appena Chris alza lo sguardo e mi vede, i suoi occhi incontrano i miei e subito mi perdo.

Mi perdo nei ricordi della notte appena passata come mi avessero colpito forte, alla base del petto e dello stomaco, sfumandomi la realtà e facendomi tornare indietro.

Prima di te nessuno mai || 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora