Capitolo 3

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{spazio autrice💕: vi ho messo anche il video con la musica con la quale secondo me dovete leggere questo capitolo. Bacini! Buona lettura (se volete è destinazione Paradiso di Laura Pausini)}

Mi ero scordata di dirvi che l'unica droga di cui abuso è la musica.
Stavo tornando a casa con le cuffiette nell'orecchie e il mio iPod di cinque anni nella tasca del mio maglione taglia M quando mi squilla il telefono.
Lo tiro fuori dalla tasca dei miei jeans e leggo chi fosse: era mia mamma.
"Amore hai salutato Lucy?"
"Si mamma..."
"Ecco brava"
"Perché?"
"Partiamo domani pomeriggio"
"Diana come sta?"
"Non è ancora tornata a casa.
L'ho chiamata poco prima di te e ha detto che allora sta sera va in discoteca con i suoi amici."
"Quindi dorme da Alessio"
"Già... Penso che passerà una notte molto hot!"
"Mamma!!"
"Che c'è! È la verità!
Comunque torna a casa il prima possibile che tra mezz'ora è pronta la cena"
"Si mamma sto arrivando! Comunque mi interrompi sempre al momento del ritornello delle canzoni!"
"Oddio che dilemma!"
Disse prendendomi in giro imitando anche la mia voce.
Arrivai a casa dieci minuti dopo e piangendo pensando a Lucy abbracciai mia mamma.
Arrivò anche mio padre che mi disse
"Amore, Ate, lo so che sarà molto dura... Anche se sei ancora la mia piccola so che hai già messo sedici mattoncini nel tuo muro qua e trasferendoci è come se rincominciassi da zero.
Lo so che pensi che sia difficile ed è così ma alla fine sai quante volte mi sono trasferito io?"
"Più di cinque" continuò mia mamma "e pensi che sia diverso da qualcuno che ha passato la sua vita sempre in un posto?"
"Ho semplicemente cambiato amici ogni volta ma a fare amicizia ci metterai poco tempo." Riprese mio padre.
"Lo so che sei timida tesoro ma tutti abbiamo un anima gemella" disse mamma guardando negli occhi papà.
"Un migliore amico, una migliore amica e molte persone sulle quali puoi fare affidamento prime tra tutte tuo padre, Diana e io poi in seguito avrai le tue persone speciali anche se la famiglia rimarrà sempre qua, ricordatelo" disse mamma indicando sia il mio cuore sia di lato a me.
Gli abbracciai e riuscii a dire solo "speriamo" altro non volevo, non mi sentivo e non avevo da dire.
Mi presentai in cucina e incominciai ad apparecchiare.
"Ora apparecchi pure?" Chiede mia mamma.
"È una delle ultime volte in cui posso aprire un cassetto sia della cucina sia di questa vita, l'ultima volta che posso chiudere il frigo sia della cucina sia della vita, è l'unica volta in cui posso rendere qualcosa speciale, migliore sia qualcosa della cucina sia qualcosa della vita."
"Hai ragione."
Cenammo in silenzio e poi andai in camera a mettermi il pigiama e a leggere il libro che stavo leggendo in questi giorni.
Penso di aver letto tutta la notte anche perché la mattina dopo mi risvegliai con il libro ancora aperto accanto a me e la luce accesa della lampada del comodino.
Presi il telefono ancora con gli occhi chiusi, accecandomi come ogni mattina con la luce del telefono e controllai se avevo nuove notifiche.
3 chiamate perse da "Diana💩".
Quando mi aveva chiamato?
A mezzanotte.
Era forse successo qualcosa?
Decisi di richiamarla ma mi accorsi presto che Diana arrivò in camera mia con un cuscino stretto alla testa e il suo telefono in mano.
Mi mostrò che io la stavo chiamando.
"Che c'è?" Mi chiese. Fu un miracolo che riuscì a spiccicare queste due parole.
"Scusami mi avevi chiamato ieri sera tre volte".
Lei si mise a ridere.
"Sarà stato di sicuro Alessio!"
Era ormai l'una, mangiammo e poi andammo all'aeroporto.
L'aereo sarebbe partito tra due ore.
Decisi di scrivere a Lucy "Grazie mille per essere stata mia sorella quando e dove la mia vera non c'era. Grazie per avermi sopportato. Grazie per le serate e le giornate passate insieme. Grazie per i libri letti insieme. Grazie di tutto io non ti dimenticherò mai. Tra due ore partiamo... Già mi manchi💕"
Poi mia sorella mi prese per mano e mi disse "non pensavo fossi così dolce"
"Hai letto tutto?" Lei annuì. "Scusami" mi disse. "Non riuscivo a non dare un occhiata". "Non ti preoccupare".
Cercammo sul tabellone "Londra-Roma" e poi incominciammo ad avvicinarci sempre di più all'aereo.
Il tempo passa ed è passato. Quando salii sull'aereo pensai "addio vita. Ora si ricomincia tutto da capo. Addio Lucy, addio cose belle, addio anche alle cose brutte che mi lasciavo alle spalle. Addio ai miei sedici anni sprecati. Addio."
"Biglietto di sola andata?" Ci chiese la hostess sopra l'aereo. Noi annuimmo dispiaciuti accennando un sorriso per essere gentili. Lei non percepì che dentro eravamo peggio di quando si è in lutto. Peggio di sempre. Peggio per sempre.
Trovai il mio posto:13A e mi sedetti accanto al finestrino. Me ne fregai se durante il decollo non si poteva tenere il finestrino alzato.Volevo salutare per sempre la mia terra, per sempre la mia vita che ho sempre odiato e che ho sempre amato.
"L'aereo atterrerà tra cinque minuti fanno venti gradi e sono le sei di pomeriggio."
"L'aereo è atterrato, grazie per aver viaggiato con noi!"

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