Mi aggiro per la stanza senza capire il motivo.
Rovistando in un cassetto trovo l'ipod di Matteo.
Non glielo avevo ridato.
Strano però, non mi ricordavo di averlo riposto in questo cassetto, anzi pensavo di averglielo ridato così lo chiamo.
"Ehy, Mat ho ancora..."
"Si, tranquilla, l'ho lasciato io là, non eri riuscita a sentire tutte le canzoni l'altra volta perciò..."
"Grazie".
Gli dissi e sorrisi, sorrisi ad un telefono.
"Veronica ciao".
Avevo appena finito di parlare con Matteo quando mi chiama Veronica.
"Hai qualcosa da fare oggi pomeriggio?"
"No perchè?" Chiesi.
"Vediamoci in centro alle sei puntuali."
Non mi diede tempo di dire nemmeno una cosa che attaccò.
Mancavano ancora molte ore alle sei del pomeriggio.
Decisi di riprendere in mano l'ipod di Matteo che avevo lasciato sul letto.
Metto la prima canzone che non avevo sentito della playlist e notai che mancavano ancora quaranta canzoni.
Più o meno tre ore, non mi dispiaceva.
La musica è anche meglio delle persone.
Rocky mi raggiunse e si mise raggomitolato sul mio petto.
Così cominciai a sentire le canzoni accarezzandolo.
Rimasi un oretta a sentirle, erano tutte davvero belle.
Mi alzai e senza spegnere la musica andai in cucina.
Presi dalla dispensa la scatola di pop corn che poi misi nel microonde.
Come al solito li bruciai ma li mangiai ugualmente.
Erano ormai le cinque di sera e decisi di prepararmi con le note dell'ultima canzone. Non potevo sentirla con le cuffiette mentre mi vestivo così lo misi nelle casse a massimo volume e mi diressi all'armadio.
Scelsi un paio di jeans, una maglietta a maniche corte con sopra un maglione di marca fruit grigia. Come scarpe le mie solite da ginnastica: le mie amate stan smith.
Non mi andava di prendere una borsa perciò i soldi li misi nella cover del telefono che avrei tenuto in mano.
Aspettai la fine della canzone che era una su un milione.Accettami così, ti prego non guardare
nella mia testa c'é un mondo da ignorare
Voglio che tu sia mia complice discreta
Accettami e sarai la mia bambola di seta
Accettami e vedrai, andremo fino in fondo
Non pensare a cosa è giusto e cosa sta cambiando
Andiamo al polo nord o al sud se preferisci
Accettami ti prego, dimmi che ci riesci.
Non ho detto mai di essere perfetto
Se vuoi ti aiuto io a scoprire ogni mio difetto
Se ne trovi di più, ancora mi sta bene
Basta che restiamo ancora così insieme.
Amo, amo, è qualcosa che si muove
Su e giù per lo stomaco più freddo della neve
Amo, amo, è un buco alla ciambella
La sua dolcezza effimera la rende così bella.
Accettami e vedrai, insieme cresceremo
Qualche metro in più e il cielo toccheremo
Più alti dei giganti, più forti di Godzilla
Faremo una crociera su una nave tutta gialla.
Andremo su un'isola che sembra disegnata
Con colori enormi e un mare da sfilata
Per quanto mi riguarda ho fatto già il biglietto
Ti prego non lasciarlo accanto a un sogno in un cassetto.
Amo, amo, è qualcosa di speciale
Su e giù per lo stomaco è come un temporale
Amo, amo, è il sugo sulla pasta
Finché non è finito non saprò mai dire basta
Amo, amo, è un dono di natura
Perchè la nostra storia non è solo un'avventura
Amo, amo, è una semplice canzone
E serve a me per dirti che sei una su un milione.La cosa brutta è che sentendo queste canzoni mi ricordavo di tutto quello che avevo passato con Matteo.
Mia sorella era a casa con il suo fidanzato però le dovevo chiedere un passaggio al centro per vedermi con Veronica.
Così feci per entrare in camera loro quando li vidi nudi, sul letto, lei sopra di lui...
Non volevo indagare maggiormente perciò me ne andai chiudendo la porta.
Spero che non si erano accorti della mia visita.
Che vergogna.
Chiamo Veronica.
"Oi scusami puoi venirmi a prendere tu?"
"Certo, arrivi con la mia mini".
Dieci minuti dopo suonò al citofono e senza neanche rispondere la raggiunsi.
"Ehy" mi fece abbracciandomi.
"Da quanto tempo! Cominciava a mancarmi la tua pazzia." Dissi ridendo.
Lei sorrise.
"Allora? Vogliamo andare?" Disse poi.
Quando arrivammo in centro decidemmo di passare ad un negozio di scarpe.
C'era un paio che adoravo che però costavano troppo così non comprai niente mentre Veronica si comprò un sandalo per il mare. Tra un mese era estate! Ero in Italia e volevo vedere il mare. A Londra non andiamo al mare volentieri perciò ci sono stata solo una volta da piccolina.
Successivamente decidemmo di andare a cena visto che si erano fatte le otto.
Mi portò in una pizzeria non troppo lontana.
Il cameriere ci aveva portato i menù
"per noi due margherite alte, grazie." Disse Veronica ridando al cameriere i due menù.
"E da bere..." Si rivolse al cameriere.
"Coca?" Mi chiese, io annuì.
"E da bere due cocacole"
Il cameriere tornò con due bottigliette.
"Scusatemi ragazze abbiamo solo la pepsi."
Veronica scosse la testa in segno di negazione.
"Acqua naturale" chiese a questo punto.
Dopo cena andammo a prendere il gelato e facemmo una passeggiata.
"Come va con Matteo?" Chiese lei.
"Bene, ti piace ancora?"
"No, non mi piace più, tranquilla no" continuò a dire di no in modi diversi probabilmente per convincersi che era così.
"Sicura?"
"Sisi" poi cambiò argomento tirando fuori dalla sua borsa il suo telefono e facendoci un selfie.
"Carino" disse lei
"Ma se siamo venute malissimo!" Dissi cercando di eliminarla.
"Dai ti riaccompagno a casa, sappi che la foto finirà su Instagram di sicuro, forse anche su Facebook".
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If not now, When?
RomanceStoria completata✔️ Storia iniziata il 28 novembre 2015 Storia completata il 18 maggio 2016 È il primo libro che scrivo su Wattpad perciò scusatemi se non è la scrittura di una grande scrittrice ovviamente mi impegnerò al massimo per voi❤️