"Alla fine mi sono divertita molto, grazie mille" dico quando ormai Alessio ci ha riportate sotto casa.
Diana mi fece cenno di salire in casa e che lei mi avrebbe raggiunta tra poco.
Così salì in casa.
Fù la prima volta che notai che i miei genitori ancora non erano tornati a casa anche se era tardi.
Guardai l'orologio in cucina.
In effetti erano le undici passate.
Come mai non erano ancora a casa?
Ripenso al sogno che ho fatto l'altro giorno su Lucy e decido di scriverle:
Ehy! Ciao, mi manchi. Come va da quando sei tornata a Londra? Vorrei tanto stare ancora con te.
Perché non mi hai chiamata quando sei arrivata a Londra?
Avevamo deciso così...
Comunque qua tutto apposto, ti faccio sapere quando mi chiamerai.
Un bacino, Benny!
Successivamente decido di mettermi il pigiama e di andare a dormire.
Mi arriva un messaggio di Filippo:
Ehy, Ate!
Sono felice di aver chiarito, oggi non ti ho detto quanto sono stato male pensando che non saresti più tornata!
Sei tutta la mia vita.
A te che sei il mio grande amore,
Filo
Decido di rispondergli immediatamente
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande.
Jovanotti
Ci allego anche una faccina assonnata e un cuoricino blu.La mattina dopo mi chiama Matteo.
"Oi Atena"
"Oi"
"Scusami per ieri, ero con Veronica"
"Si, ecco bravo, a proposito di questo ti volevo chiedere un paio di cose"
"sono già qua in moto, vieni giù appena puoi"
"Non ho nemmeno fatto colazione!" Protesto
"Ti porto in un posto buonissimo dove fare colazione ora però scendi"
"Non si comprano le persone con il cibo!"
Attacco e poi mi vesto.
Scendo giù e lo vedo subito con la sua moto fiammeggiante nera.
Io non dico niente, salgo dietro di lui e mi stringo al suo bacino con le mani.
"Portami in questo mondo buonissimo"
Lui mi guarda senza girare la testa.
Io lo guardo male.
"Be? Che hai da guardare?"
Lui sorrise e mise in moto.
"Spettinata stai meglio del solito" disse ridendo.
Quanto desideravo una persona un po più gentile di questo energumeno.
Dopo aver fatto colazione che devo ammetterlo era davvero buona decido di chiedergli il motivo per il quale ero qua in questo momento.
"Raccontami di Veronica"
"Ah, si scusami, me ne ero scordato completamente.
Cominciamo dal principio.
Veronica ha citofonato a casa mia poco tempo prima che tu chiamassi.
Mi chiese se avessi qualcosa da fare e poi si fermò da me."
Non mi dire che ti stava facendo un pompino perché mi sono stufata di sentire questa parola.
"Non abbiamo fatto nulla di sporco, tranquilla.
Abbiamo parlato tutto il tempo.
Lei mi ha parlato della sua vita e io della mia.
Nulla di speciale.
Avevamo entrambi il bisogno di sfogarci con qualcuno..."
"Ma io ci sono sempre se mi vuoi parlare di qualcosa Matteo."
"Certo, lo so ma ogni tanto hai bisogno di sfogarti con una persona di cui non sei innamorato."
"Su questo Matteo ti devo dire una cosa..."
"Veronica me ne ha parlato, lo so che volevi scegliere Filippo"
"In realtà non volevo dirti questo." Dico storcendomi.
"Allora cosa?" Chiese mentre fece cenno al cameriere del conto.
"Veronica, è innamorata di te fin dal principio. Da quando si è lasciata da quello stronzo."
Lui mi guardò a bocca aperta.
"Non ci credo! Ecco perché ha tentato di..." Disse alzandosi piantando un pugno sul tavolo.
"Di fare cosa?" Dissi alzandomi anche io.
In quel momento arrivò il cameriere con il conto, ci risedemmo entrambi e Matteo pagò.
"Allora?" Chiesi poi.
"Baciarmi, Atena, baciarmi.
Perché non me lo hai detto quando lo sapevi?"
"Io...non pensavo ti importasse."
"Da quanto lo sai?"
"Da quando la conosco."
Lui si avvicinò a me mi accarezzò la guancia e mi sfiorò i capelli.
Mi mise il suo fiato in bocca e poi sussurrò in tono arrabbiato "vaffanculo."
Corse via e io lo cominciai ad inseguire.
"Matteo aspetta!" Urlai.
"Non si gioca con le emozioni altrui." Urlò da lontano mettendosi il casco.
Io cercai di raggiungerlo e appena arrivai lui era appena partito con la moto lasciando la polvere del gas dietro di se.
Io appoggiai le mani nelle ginocchia respirando affannosamente per la corsa.
Ora come sarei tornata a casa?
Mi sedetti su una panchina nel marciapiede.
Speravo che qualcuno sarebbe arrivato.
Non volevo chiamare Filippo
"Ehy, Filippo sono io, non è che mi verresti a prendere? Sai ero venuta al bar con il tuo migliore nemico amico e mandandomi a quel paese se ne è andato."
Avrei preferito passare tutta la notte qua.
Dopo due ore passò una macchina che si fermò davanti a me.
Una persona scese dalla macchina. Lo riconobbi subito:
Barba, baffi, occhi azzurri che ti penetrano l'anima e capelli corti marroni. A scuola sua veniva chiamato Christian Grey.
Speriamo che sia solo perché assomiglia all'attore che lo interpretava nel film.
Speriamo che non sia per un altro motivo.
Comunque era Riccardo, il fratello di Veronica.
"Ehy che ci fai qua?" Mi chiede porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"Storia lunga" dissi accettando la sua mano "per fortuna che sei passato per di qua."
Lui mi sorrise e mi incantò.
"Bello rivederti" mi disse lui.
"A chi lo dici" ricambiai il sorriso
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If not now, When?
RomanceStoria completata✔️ Storia iniziata il 28 novembre 2015 Storia completata il 18 maggio 2016 È il primo libro che scrivo su Wattpad perciò scusatemi se non è la scrittura di una grande scrittrice ovviamente mi impegnerò al massimo per voi❤️