Capitolo 14

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Uno dei Wolf disse "vai in una delle stanze matrimoniali di sopra con uno del nostro gruppo a scelta tranne Filippo perché lo conosci già è probabilmente vi siete già scopati per tutta la sera e dovrete dormire insieme e domani mattina vi verrò io a prendere"
Filippo mi guardò ma non riuscì a capire il motivo di quello sguardo.
Se era felice perché era meglio così oppure se era triste perché voleva farlo.
Mentre ci scambiavamo questo sguardo gli altri Wolf annuivano e tutti erano d'accordo nel fare questa di prova.
"Puttana scegli me" disse un altro Wolf e tutti gli risero dietro.
Filippo non valeva Okkey, gli altri non mi piacevano e di sicuro non avrei scelto quello che mi aveva appena dato della puttana e non restava altro che Matteo. Sapevo che comunque non mi avrebbe obbligata a fare qualcosa perché di farlo senza la mia volontà mi ero stufata dopo oggi pomeriggio.
Feci finta di decidere aspettando un paio di minuti.
Quando i Wolf stufi iniziarono a prendermi a parolacce perché non mi sbrigavo a decidere nominai Matteo.
Lui mi guardò e rise con i suoi amici per fare scena.
Alcuni gli diedero una pacca nella spalla dicendogli "divertiti amico" oppure "falla godere".
C'erano anche alcuni che però sembravano lamentarsi perché avrebbero essere stati volentieri al posto suo.
Poi Matteo venì da me e mi mise una mano sulla schiena e mi portò nella sala nella quale davano le chiavi delle stanze matrimoniali.
"La stanza prenotata per i Wolf".
Lui gli fece l'occhiolino perché evidentemente erano conosciuti da tutti qui dentro.
"Divertitevi" disse mentre gli consegnò la chiave.
Quando aprì la stanza a chiave vidi che il letto matrimoniale in realtà era quasi più piccolo di uno singolo e che oltre al letto c'era solo una sedia e un attaccapanni.
Mi venne da ridere.
"Hanno sempre di più buon gusto questi signori" disse lui ridendo.
Poi si sdraiò sul letto e si incominciò a togliersi la maglietta e poi spense la luce dall'interruttore della luce alla destra del letto.
"Ehy ehy cosa hai intenzione di fare?" Chiesi io sconcertata.
"Abbiamo una notte insieme no?!" Disse lui con voce perversa.
"Se pensi che me la farò leccare oppure che te lo succhierò te lo scordi di grosso"
"Ma se vuoi abbiamo un preservativo sotto un cuscino che mettono a tutti."
"Manco morta d'accordo?"
Lui rise.
Si sentivano le sue risate nel buio e sembravano quasi inquietanti ma sapevo che rideva perché non l'avremmo mai fatto perché era di sicuro ancora innamorato di Ale.
Io dovevo capire due cose fondamentali.
Sono innamorata?
Di Filippo o di Matteo?
L'avrei un po capito questa sera.
Matteo accese un attimo la luce e poi non so da dove la tirò fuori ma prese una candela e la accese poi spense la luce.
"Segui la via luminosa Atena, quella con una via di uscita."
All'inizio non capì dopo gli avrei chiesto informazioni sul significato.
Per non rovinare il momento andai da lui e mi sedetti di fronte.
"Brava Atena, ricordati che quando verrai da me avrai una via di uscita, di svago e di abbracci, la via dell'amicizia."
Ora capivo.
Lo abbracciai e lo ringraziai di cuore e poi gli diedi del romantico.
A lui sembrava piacere.
Matteo era un lupo buono, che mai avrebbe fatto del male a nessuno. Ok aveva i tatuaggi ok era il capo dei Wolf ma non significa nulla.
Una persona non la giudichi dalla copertina o da come si presenta ma dopo che lo hai conosciuto.
"In questo momento dovremmo fare sesso" scherzò lui.
"Abbiamo sempre il preservativo" dissi io.
Lui non rispose ma sembrava triste.
"Vuoi sapere come è andata a finire con Ale?"
Io annuì, gli presi la mano e gliela incominciai ad accarezzare per farlo sentire un po meglio o almeno più tranquillo.
Lui incominciò.
"Ovviamente il tuo nome non l'ho fatto stai tranquilla ma poi le ho dato della stronza più volte e me ne sono pentito e adesso ci sto malissimo, sono sicuro che appena ne avrà l'occasione mi chiederà spiegazioni ulteriori."
Evidentemente non ne era sicuro perciò aggiunse.
"Se non lo fa meglio perché non so cosa inventarmi ma vuol dire che non le è mai fregato nulla."
"Vuoi che ci prepariamo un discorso?"
Lui annuì.
"Vuoi dirle la verità?"
"No... Non ti metterei mai in condizione di essere odiata da lei."
"A me non me ne può fregare di meno di lei."
Aveva la testa bassa perciò lo obbligai a guardarmi negli occhi.
"A me importa di te."
Lui sorrise e si tirò sù il naso, evidentemente stava piangendo poverino.
"Allora so cosa dirle"
Disse con voce sicura.
"Poi fammi sapere"
Dissi io curiosa.
Restammo in silenzio a pensare per mezzo secolo.
"Cosa facciamo?" Chiese poi.
"Ti va di parlare?"
"Sì,certo"
"Ho paura che Filippo sia geloso"
"Di chi?"
"Di noi due."
Notai che in quel momento la porta si aprì.
Evidentemente era qualcuno che aveva una seconda chiave.
Lo riconobbi subito: Era Filippo.
Continuai lo stesso a parlare come se niente fosse.
"Secondo te?" Richiesi.
"Be secondo me può essere tu sei una ragazza fantastica e ti ha conosciuta prima lui è anche io sarei geloso perciò se mi dici che non vuoi più la mia amicizia perché hai paura di ferire Filippo fammelo sapere... Mi mancherai".
"Be guarda a Filippo gli voglio un bene dell'anima a te ti voglio bene e ti giuro che ci sto pensando molto a questa offerta che mi hai fatto ma non potrei mai."
Tornai a guardare verso la porta.
"Cosa c'è alla porta da attirare la tua attenzione?" mi chiese Matto.
"Bah nulla" risposi io.
"Sto solo pensando".
Vidi Filippo sorridere e richiudere delicatamente la porta.
Era felice secondo me per due motivi.
Sia perché adesso sapeva che tenevo a lui sia perché io e Matteo stavamo solo parlando.
Di sicuro non glielo avrebbe detto ai Wolf.
Ormai so già cosa risponderebbe non c'è bisogno che me lo dica.
"Ragazzi sono andato a controllare e da fuori della porta si sentivano alcuni orgasmi che riempivano addirittura tutto il corridoio."
Era un po esagerato Filippo.
Incominciai a riderci sopra e di avere un amico del genere.
Come quello dei Wolf ci aveva obbligato passammo tutta la notte insieme e fu veramente una notte piacevole.
L'unico inconveniente ci fu quando ci addormentammo.
In effetti il letto non era così piccolo come avevo visto, lo era di più.
Riuscimmo ad entrare come due sardine e incominciammo a ridere come matti.
Aspettammo un po di tempo a luce spenta e poi io mi addormentai ma sentì ugualmente che Matteo mi stava abbracciando.
Dormì bene quella notte.
Era la prima volta che sentivo una sensazione simile. La prima in cui mi sentivo veramente al sicuro.
La mattina dopo mi svegliai per prima e notai che eravamo ancora abbracciati.
Per non svegliarlo rimasi immobile godendomi quel momento.
Notai che lui era a dorso nudo e che anche lui come Filippo aveva tanti tatuaggi.
I suoi però erano colorati.
Il tatuaggio che attirò particolarmente la mia attenzione era un cuore con i contorni Rossi.
Notai che era un palloncino perché aveva una cordicina.
Il tatuaggio era sul petto, sopra il cuore e la cordicina era lunga.
Cosa significava?
Forse che l'amore è un palloncino vuoto che poi se ne va come un palloncino a causa dell'aria?
L'unico tatuaggio che stonava con gli altri perché era nero era una clessidra con scritto sotto "it is Time to..."
Si trovava sotto il palloncino.
Forse era tempo di amare?
Un altro tatuaggio che mi piacque molto era quello sul polso.
Era un aereo blu forse con lo stesso significato del palloncino oppure gli piaceva semplicemente viaggiare?
Rimasi per molto tempo ad ammirare i suoi tatuaggi e incominciai a tracciarne i contorni.
Lui non sembrò accorsene.
Quando si svegliò mi disse "vedo che ti piacciono"
Non capivo.
"Intendo i tatuaggi."
Mi grattai la testa imbarazzata.
"Tranquilla, sono felice se ti piacciono." Disse lui venendomi ad abbracciarmi.
"Grazie per avermi retto il gioco matt" gli dissi poi.
"Figurati! ti pare poi che avremmo scopato?"
"Non si sa mai."
In quel momento vibrò il telefono sul comodino.
Andai a leggere chi fosse.
"Wolf?" Chiesi io.
"Filippo" mi fece cenno di passarmi il telefono lanciandolo e io lo feci per fortuna andò a buon fine.
Lui rispose.
"Ehy Filippo, dimmi tutto"
"Ah ah?"
"Si va bene"
Attaccò.
Io feci una faccia interrogativa.
"Ci sta venendo a prendere in macchinetta" disse lui.
Io annuì.
"Contenta di aver superato la prova?" Chiese poi.
"Senza di te non ci sarei mai riuscita" dissi io sorridendo.
"Ora fai parte delle Wolf girls!"
"Meglio di no guarda..."
Dissi io ripensando a ieri.
"Ah già" disse lui
"Non ci pensavo neanche più."
"Vedrai che troverai una ragazza migliore."
"Io l'ho già trovata, è lei che ancora non sa che è destinata a me." Disse guardandomi dritto negli occhi e nell'anima.
"Allora diglielo a questa misteriosa ragazza".
Lui fece un passo in avanti verso di me.
Io uno verso di lui.
"Non so se vorrà mai stare con me"
Disse facendo un passo avanti.
"Perché no?"
Dissi io rimanendo ferma.
"Perché lei è innamorata da morire di un altro ragazzo".
Anche lui rimase fermo.
"Ne sei sicuro?" Avanzai.
"Si" guardò a terra e continuò.
"Ma non capisce che deve provare a sorridere allo specchio e riuscire a capire chi è veramente e con chi vuole stare veramente.
Io credo in lei anche se lei non crede che riuscirà a fare una scelta.
Con il tempo, quando scoprirà la vera identità di entrambi capirà quale sarà il ragazzo perfetto per lei. Per ora non può riuscire a fare una scelta vera e propria."
Disse facendo un passo avanti e guardandomi ancora di più begli occhi.
"E se lei non sceglierà te?"
Rimasi ferma.
Ci distanziavano solo tre passi.
"Se non sceglierà me non ci starò male, avrà fatto la sua scelta e la sosterrò come farebbe un vero fratello."
Ora ne mancavano due di passi.
"Ma tu vorresti essere scelto giusto? Cosa puoi darle di più dell'altro?" Feci un altro passo avanti.
Se lui ne avrebbe fatto un altro saremmo stati vicinissimi.
"Io non posso compararmi con l'altro, sarà lei a farlo ma so solo che la tratterò come se fosse una principessa, la mia principessa."
Fece un passo avanti.
Mi prese la testa con le mani e poi io socchiusi gli occhi.
Mi passò le labbra con il pollice.
Era pronto per baciarmi.
Lo ero anche io.

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