Me ne sono andata da casa di Sara perché non potevo vedere la piccola Melissa e sapere che ero innamorata di suo padre.
Nessuno dovrebbe avere un torto del genere in tutta la sua vita. Mi dispiace per aver lasciato Sara così, mi stava cominciando a stare molto simpatica, teneva a me.
Anche se ho il trucco e potrei diventare un panda cominciano a scendermi delle lacrime. Mi ero stufa di piangere. In ventiquattro ore non ho fatto altro.
Vado a casa e senza salutare vado a letto, so che è mattina ma sono stanca, sono stanca di tutto questo quindi chiudo gli occhi e mi addormento.
Sogno una vita senza tutte queste complicazioni senza che un errore possa penalizzare tutta una vita.Al mio risveglio non ci sono voci in casa, prendo il mio telefono per vedere l'ora.
Invece di vedere l'ora mi soffermo più sulla foto che ho come schermo. È una foto mia e di Filippo. Senza vedere l'ora spengo il telefono e lo lancio sperando di fare centro in una sedia. Ci riesco.
Allungo una mano sul mio comodino e prendo il mio nuovo Kindle, cerco una bella storia.
Erano già predefinite alcune storie d'amore ma in questo momento non è il genere che cerco.
Ne trovo una di vampiri, demoni e lupi mannari.
Dopo un paio di capitoli la scarto: sembra una copia in brutto di The Vampire Diaries.
Lascio stare anche quel genere.
I gialli non mi sono mai piaciuti quindi rimane solo un libro d'avventura.
Alla fine mi ritrovo con il mio solito libro cartaceo del Grande Gatsby anche se ormai lo so a memoria.
Lo finisco per la centesima volta e ci lascio una lacrima nell'ultima pagina.
Non so che cosa fare così riaccendo il telefono.
Volevo scrivere, chiamare Lucy per sapere come era andato il viaggio e sapere una sua opinione su questo ma non mi rispose.
Invece trovai
10 chiamate perse da Filippo.
Volevo spegnerlo per la seconda volta.
Prima però cambio lo sfondo del mio telefono e ringrazio il cielo di aver salvato Filippo solo con "F" in rubrica.
Lo sapevo che prima o poi qualcosa sarebbe successo.Filippo
{mi era piaciuto molto vedere la storia anche dagli occhi di Filippo perciò ho deciso di rifarlo}
Lo sapevo che prima o poi qualcosa sarebbe successo.
Sono stato così stupido!
Non ho fatto altro che rovinare il nostro rapporto.
È da stamattina che cerco di chiamare Atena. Tutte le volte ho sperato che mi rispondesse ma ancora non mi aveva mai risposto.
Vado avanti e indietro per la stanza e non riesco a fermarmi, dò pugni al muro e non riesco a fermarmi. Non sono lacrime è rabbia quella che sento adesso. Rabbia nei miei confronti.
Faceva bene a non rispondermi, non avrebbe mai dovuto rivolgermi la parola.
Non si merita il mio comportamento menefreghista.
Con lei però un po mi sentivo cambiato ma la mia indole è sempre stata un altra. Quella che ho dimostrato la sera del suo compleanno.
Era il suo compleanno cazzo!
Prendo il mio telefono che avevo lanciato sul pavimento. Digito il suo numero che ormai sapevo a memoria e la chiamo.
Ti prego rispondi, non le fa bene ciò che sono, ti prego rispondi, non se lo merita, ti prego rispondi. La mia mente vagava da una speranza che rispondesse a una che invece non rispondesse come al solito.
"Pronto" è una voce leggera, si sente che ha pianto o che sta ancora piangendo.
"Ehy Atena, sono io! Grazie per avermi risposto é da sta mattina che non mi rispondeva. Avevo paura che mai mi avesse più rivolto la parola.
"Filippo" dice soltanto.
L'avevo fatta soffrire come mai avrei voluto.
Ha la voce spezzata e mi si spezza pure a me.
Non ce la faccio a sentirla in questo stato. Sopratutto se sono io la causa del suo malessere.
"Atena" dissi solo.
Rimanemmo in silenzio. Era un silenzio che mi ha fatto ragionare. Un silenzio impossibile da reggere.
E se quel silenzio si prolungherà a vita per colpa di Alessandra? No, oggi mi devo prendere le mie colpe. La colpa è solo mia.
Il fatto è che pensavo che lei non avrebbe mai scelto me. Come avrebbe mai potuto? Matteo è pur sempre uno stronzo quanto me ma è meglio di me. Io non valgo nulla.
Non mi sono mai meritato Atena.
Pensavo che questi fossero solo miei pensieri ma invece li dico ad alta voce, senza farlo apposta.
"Filippo, non voglio spiegazioni".
"Invece si Atena! Devi averle, ti prego vediamoci domani, nella nostra panchina. Ne ho bisogno"
"Mi sento meglio senza di te."
A quelle parole divento matto ma in fondo a ragione. Solo che dette da lei fanno malissimo.
È naturale che senza di me che non faccio altro che farla soffrire si senta meglio.
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If not now, When?
RomanceStoria completata✔️ Storia iniziata il 28 novembre 2015 Storia completata il 18 maggio 2016 È il primo libro che scrivo su Wattpad perciò scusatemi se non è la scrittura di una grande scrittrice ovviamente mi impegnerò al massimo per voi❤️