Capitolo 28

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La mattina dopo mi risveglio con Lucy che dorme accanto a me, ci diamo la schiena e lei sta russando.
Nella curva che formano le mie gambe con le mie cosce c'è Rocky.
Alle 10 decido di alzarmi, si è svegliata anche Lucy e ci sediamo sul letto.
La sera prima avevamo fatto le ore piccole, parlando di Filippo, facendo lo spuntino di mezzanotte e scambiandoci vari segreti.
Lei disse che Filippo me lo approvava al 100%.
Le piaceva il suo carattere e non vedeva l'aggettivo "lunatico" in lui e le piaceva anche come fisico e tratti.
"Allora è il ragazzo perfetto per te" ci risi sopra ma lei all'inizio rimase sorpresa da questa affermazione, si rabbuiò per poi fare una risata finta.
Non me la diceva completamente giusta.
"Ragazze, venite a fare colazione" disse mia mamma che era entrata in camera nostra senza bussare.
"Mamma! Quante volte ti devo spiegare che devi bussare" dissi indicando la porta con un dito.
"Scusami" disse lei alzando le mani, poi si avvicinò a noi e prendendomi con la mano destra e prendendo con la mano sinistra Lucy.
Ridendo ci portò in cucina.
La ringraziai e poi tornammo in camera nostra.
"Chiami Matteo?" Mi chiese lei euforica.
Non facevo altro che rivedermi la giornata di ieri davanti ai miei occhi.
Lucy mi vide pensierosa ma non disse nulla.
Mi rubò il cellulare e cercò nella mia rubrica il nome di Matteo.
Anche lui l'avevo salvato solo con le iniziali: "M".
"Atena" disse subito lui.
"No, sono Lucy"
"Ah, chi?!" Chiese poi.
"Una sua amica di Londra, ti va di venire qua?"
Lui non rispose ma probabilmente sarebbe arrivato subito. Non volevo vederlo, avrei tanto preferito rivedere Filippo, sentire la sua voce chiamarmi "piccola" o "amore".
"Ehy Matto" dissi andando ad aprire la porta.
"Ehy Atena"
"Piacere di conoscerti, sono Lucy".
Poi si avvicinò al mio orecchio "più carino di Filippo."
Si ma lui non è Filippo.
Matteo andò a salutare mia madre che era l'unica rimasta a casa insieme a noi due.
"Vi va se andiamo a prendere qualcosa al bar?"
Chiese lui.
"No grazie" risposi io.
"Certo che ci va" disse Lucy dandomi una gomitata.
"Va be allora andateci voi due, vi vedo bene come coppia" risposi acida.
Matteo non era Filippo.
Lucy e Matteo allora si guardarono e alzarono le spalle come per dire che non sapevano cosa fare.
Poi successe qualcosa che mi meravigliò.
Lucy era pronta per scendere con Matteo mentre Matteo decise di lasciarla la e di venire in camera mia da me.
"Ehy Atena si può sapere che ti prende?"
"Matteo, non so più cosa fare, chi voglio al mio fianco tra te o Filippo e sento che è tutto sbagliato. Ieri ho visto Filippo, oggi vedo te e domani ricomincerà il giochetto, non mi va di usarvi come oggetti, una volta tu e una volta lui.
Mi sembra di prendervi in giro continuamente e fidati non è la mia intenzione. Perché la vita è così ingiusta a volte, Matteo?"
Mi bloccai per riprendere fiato e poi continuai "ora potresti stare stupendamente con qualsiasi altra ragazza che si accontenterebbe di te mentre io per sentirmi apprezzata ho bisogno di continue osservazioni e complimenti. Ora potresti stare con Lucy, amarla, scendere al bar con lei e lasciare la stupida qua, seduta sul letto, solo con i suoi incubi e i suoi demoni. Chi ti obbliga ad essere legato a me?"
Sospirai.
"Non merito tutto questo" sussurrai.
Lui cominciò a ridere e non capì cosa fosse divertente nel mio discorso.
Ah, forse lo so, sono io che rendo tutto ridicolo con i miei modi di fare.
"Tieni, questo è il mio ipod" disse sedendosi accanto a me.
"Da quando ti vidi per la prima volta decisi di creare una playlist che mi ricordasse te. Ormai ascolto quella tutti i giorni e penso a te. Ci sono canzoni lente, romantiche ma anche quelle che abbiamo sentito insieme quella volta in discoteca, te le ricordi? Come faccio a scordarmele?"
Rigirai nelle mani il suo dispositivo elettronico e indossai le sue cuffiette bianche.
Prima di far partire la musica però gli dissi "grazie".
"Ora per fare il gentile vado al bar con Lucy ma non ti lascio da sola. La musica è anche meglio delle persone."

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