"Allora addio" dissi a Filippo.
Speravo che dire addio adesso portasse più fortuna che dire 'ciao'.
Nel 'ciao' o 'arrivederci' sottintendi che avresti rivisto quella persona.
Nel 'addio' invece speri solo in un futuro, con o senza quella persona.
"Addio" mi rispose lui.
Feci vedere la mia carta di identità al controllore che mi fece passare.
Attraversai una discesa per arrivare al mio aereo.
Tutto mi riportava all'andata del trasloco.
Lucy che ha sempre avuto paura degli aerei per me l'ha preso, è venuta qua e poi è morta. Faceva bene ad avere paura di questi attrezzi con le ali.
Solo gli uccelli sanno volare bene e questa macchina ha solo le sembianze di un uccello.
Mando a fanculo la voce che ci augura un buon viaggio e poi mi addormento con in mano la foto di Lucy.
Quando mi risveglio siamo quasi arrivati a Londra.
Tirai un sospiro di sollievo quando arrivai sana e salva.
Scesi dall'aereo e mi sentì persa.
Cosa dovevo fare a questo punto?
Chiamo mia madre che mi spiega che ha chiamato i genitori di Lucy e loro mi ospitano volentieri.
So esattamente dove si trova la casa di Lucy.
Decido di andare a piedi anche se era lontano.
Mi avrebbe fatto bene camminare con la musica nelle orecchie e la pioggia che mimetizzava le mie lacrime.
Speravo di metterci un po meno perché arrivo dopo due ore.
Però mi ha fatto bene rivedere Londra, la mia città e sapere che è ancora intatta.
Durante il tragitto avevo anche chiamato Filippo che aveva tirato un sospiro di sollievo nel sentirmi viva.
"La sai una cosa? Anche se non credo in dio credo nell'aldilà e se un giorno ci separeremo sappi che ci rincontreremo."
Non avevo la forza per citofonare al campanello di Lucy. Se io stavo male pensa la sua famiglia come poteva stare.
Mi decido e suono il campanello, mi risponde una voce maschile che non sembra di Londra.
Quando entro tutti mi aspettano alla porta.
C'è Rex che scodinzola nel rivedermi e che mi viene a coccolare.
Sua madre e suo padre che piangono come piango io e mi abbracciano senza dire una parola.
Non mi ricordavo che Lucy avesse fratelli e invece questa famiglia aveva altri tre componenti.
"Ciao, io sono Luke, sono il figlio della sorella della mamma di Lucy. Mia mamma è morta e perciò anche se sono grande mi hanno affidato a questa famiglia da circa un anno."
A ecco perché non lo avevo mai visto.
"Oddio mi dispiace... Quanti anni hai?" Gli chiedo
"Sedici"
Poi arriva una bambina piccolissima che da appena mi ha vista si è nascosta dietro alla mamma di Lucy.
"Lei è timidona, si chiama Sky ed è nostra figlia" disse la mamma indicandola
"Oooh, quanti anni hai?"
Ovviamente mi risponde la mamma "uno e mezzo"
Il terzo è ancora un maschio questa volta abbastanza piccolo e di carnagione scura, probabilmente era stato adottato in questi due anni.
"Micky" dice solo.
Evidentemente sarà il suo nome, gli davo circa sei anni.
Ma perché Lucy non me ne aveva mai parlato? Diceva sempre che la sua vita era diventata monotona sopratutto senza di me e senza fratelli. Diceva di avere Solamente Rex.
Di sicuro si era persa nel vivere la mia di vita o forse non si trovava più bene in una casa allargata.
"Vieni, cara, ti faccio vedere camera tua" disse Katherine, la mamma di Lucy, prendendomi la borsa e facendosi seguire in questa camera.
"Purtroppo non abbiamo più la stanza degli ospiti, quindi devi dormire con uno dei tre figli."
In quel momento arrivò Luke.
"Ci dormo io con lei, stai tranquilla, sono due letti separati"
Katherine se ne andò subito e Luke finì la frase "puoi star sicura che non stupro"
Risi "quanto sei stupido" presi la mia borsa ma lui me la strappò dalla mano.
"Mmm... Vediamo un po che hai qui dentro... Vestiti, libro, ipod e pigiama, speravo di trovarci qualcosa di più intrigante."
"Tipo?" Chiesi io
Lui si sdraiò sul suo letto, mise le braccia dietro la testa "bo, qualcosa di forte, non so se mi faccio capire" disse per poi farmi l'occhiolino.
Gli strappai la mia borsa dalle mani "hai sedici anni" sibilai.
"Pure troppi per la robaccia"
Sospirò.
"Sai a che ora è domani il funerale?"
"Non lo so, non ho intenzione di venire."
"Perché no?"
"Odio i funerali e poi con Lucy non mi ci ero legato"
Lui spostò lo sguardo in un altra direzione.
"non ti ha stancata il viaggio? Allora dormi" mi obbligò
"Arrogante"
"O scusa ormai dormi quando ti pare perché hai diciotto anni ve?" Disse in tono scherzoso.
"Esattamente." Dissi alzandomi dal letto.
Quando stavo per uscire lui mi seguì con gli occhi "bel culo".
Io mi girai verso di lui con lo sguardo e lo fulminai "pervertito"
Chiusi la porta.
Mi piaceva questo rapporto anche se non era un rapporto normale.
Ci avrei voluto fare amicizia ma io sono qua solo per il funerale di Lucy.
"Si mangia!" Annunciò Katherine.
Tutti si sedettero e l'unico posto rimasto libero era quello accanto a Luke e lui mi obbligò a sedermi là mordendosi le labbra.
"Ricordati che ho due anni in più di te" gli dissi all'orecchio.
Fui l'ultima ad alzarmi, non volevo dare l'idea della maleducata che appena ha finito il suo piatto, senza aspettare gli altri se ne va.
Chiesi un foglio di carta e una penna.
Mi sedetti in un tavolino e cominciai a scrivere qualcosa per il funerale di domani.
In casa calò il silenzio e Katherine arrivò da me.
"Dai ora andiamo a dormire che sei stanca, lo finisci domani" mi sussurrò, mi prese per le mani e mi lasciò sul letto.
"Shhh" sussurrò.
Nelle note della sua voce calma mi addormentai.
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If not now, When?
RomanceStoria completata✔️ Storia iniziata il 28 novembre 2015 Storia completata il 18 maggio 2016 È il primo libro che scrivo su Wattpad perciò scusatemi se non è la scrittura di una grande scrittrice ovviamente mi impegnerò al massimo per voi❤️