Avevo sentito tutto quello che era successo dentro al bagno. Non ci potevo credere.
Avevo visto che Alessandra gli aveva accarezzato la guancia e che Filippo l'aveva sbattuta al muro e successivamente erano entrati in bagno.
In quel momento lasciai tutti senza dire niente e tutti mi risero dietro, non capivano cosa fosse successo. Ovviamente un secondo prima scherzavo e ridevo e poi scappo via.
Sentivo una voce maschile che chiamava il nome Alessandra così mi postai di fronte a quella porta e aspettai solamente.
Volevo che non fosse vero, volevo che fosse tutto solo follia.
Ma quando la porta si aprì e vidi Filippo uscire realizzai che era tutto vero.
Aveva i jeans con la cerniera aperta e capì cosa era successo.
"Tu" sussurrai.
Eravamo ad un centimetro di distanza.
Uscì anche Alessandra da quel bagno "ops" disse facendo una faccia preoccupata. "Ho una certa sensazione che qualcuno sia arrabbiato il giorno del suo compleanno."
In quel momento desideravo essere una tigre per ringhiarle contro e farla scappare via ma ero solo una ragazza insicura.
Ci pensò Filippo per me a farla andare via.
"Filippo, faresti bene ad andare via pure tu, ti potrebbe mostrare dove si trova il tavolo, io non voglio spiegazioni perché non ci sono." Fece per aprire bocca ma io urlai "ho detto vattene via!"
Lui se ne andò. Ero riuscita a ringhiare. Ero una tigre.
Decisi di chiudermi in un bagno a piangere, entrai in quello dove... Ma poi uscì subito.
Probabilmente altre ragazze avevano fatto la stessa cosa di Alessandra questa sera ma almeno non ne avevo niente a che fare.
Mi sedetti per terra e iniziai a piangere. In realtà continuai a piangere solo non me ne ero accorta che prima stavo piangendo.
"Pensare che avevo scelto lui" dissi con un fil di voce.
Mi venne in mente il mio passato i miei sedici anni passati prima di partire per Roma.
Avevo un'altra amica oltre a Lucy. Si chiamava Ella.
Ella era fidanzata con Brando. Una sera in discoteca, lei era popolare, incontrò Robin.
Un amico di vecchia data.
Robin le disse che l'aveva sempre amata. Lei si impietosì.
Robin la obbligò a fargli un pompino o sennò avrebbe fatto qualcosa di davvero grave a me.
Lei lo fece.
Lui poi la spogliò e la scopò, le tolse la verginità.
Robin non era stato soddisfatto dalla sua prestazione e la prese in giro, disse che l'avrebbe detto a tutti e che aveva messo una fotocamera sul muro per fare foto durante la prestazione.
Il giorno dopo stampò le foto e le attaccò nel corridoio della scuola.
Lei il giorno dopo le vide e il suo ragazzo la lasciò davanti a tutti.
Lei salì sul tetto della scuola e quel giorno non la vidi più.
Ci fu il funerale. Quel giorno c'eravamo solo io e sua sorella.
I suoi non le avevano mai voluto bene, la vedevano solo come ginnasta. Vinceva tutte le gare che faceva e faceva guadagnare soldi alla famiglia. Non c'era neanche Brando.
La sera stessa io e sua sorella andammo a fare la denuncia. Ci dissero che cercarono Robin ma probabilmente se ne era andato dalla città ed essendo minorenne non gli avrebbero potuto fare nulla ugualmente.
Il giorno dopo postò su Facebook una foto di lui che rideva con i suoi amici.
Non si meritava la felicità dopo che aveva ucciso una persona.
Ella doveva vivere la sua vita invece la sua vita gliela aveva rovinata lui due sere prima.
Pensavo che andando a Roma mi sarei dimenticata di lei ma il suo spirito di vivere la sua vita non era mai uscito dal mio cuore.
Era la persona che viveva ogni giorno come se fosse l'ultimo e a diciassette anni e al suo 6.205 giorno se ne era andata.
Addio Ella.
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If not now, When?
RomanceStoria completata✔️ Storia iniziata il 28 novembre 2015 Storia completata il 18 maggio 2016 È il primo libro che scrivo su Wattpad perciò scusatemi se non è la scrittura di una grande scrittrice ovviamente mi impegnerò al massimo per voi❤️