Capitolo 45

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Certo che da quando vivo a Roma tutto sembra una favola, è qui che ho cominciato a capire cos'è la vita e a viverla.
La vita è un lungo periodo che sta a te gestire durante il quale consoci molte persone che ti possono aiutare o ostacolare durante il viaggio.
Ogni persona che si incontra però ha una missione da compiere: farci capire qualcosa.
Per esempio che nella vita incontrerai pochi volti e molte maschere.
Qui io ho conosciuto persone che mi hanno fatto crescere, apprezzare me stessa egli altri.
La vita è più felice se vissuta con qualcuno a cui vogliamo bene.
Viverla da soli riduce il rischio di soffrire ma ti chiudi in te stessa e non riesci più a levare questa bolla che ti circonda allontanandoti dagli altri.
La mia bolla io me la ero tolta grazie a persone speciali che non avrei abbandonato per nessun motivo al mondo.
Lucy mi manca da morire, non se lo meritava, era meglio che non mi venisse a trovare, non pensavo che un saluto avrebbe potuto portare a tutto questo.

"Ehy ho saputo!"
Mi dice Sara appena rispondo al telefono.
"Non ho voglia di parlarne" rispondo io
"Almeno diventerai finalmente la mia vera migliore amica!" Dice cercando di farmi accennare un sorriso.
"Non sono in vena" dico sbuffando.
"Ehy, Atena, lo vuoi un bel gelato?" Urla poi.
"Guarda, non ho voglia di uscire"
"Mmmh, okay"

Dopo circa mezzora suona il citofono.
Io apro e davanti alla porta di casa mi trovo proprio Sara con due coni gelato in mano.
Entrambi le stanno colando e oltre a sporcare le sue mani si è sporcata anche la maglietta.
Io mi metto a ridere.
"So che il gelato lo preferisci così e l'unico modo per portartelo con il cono era questo" anche lei si mette a ridere quando nota che si è sporcata tutta.
"Nocciola e bacio?" Disse alzando la mano destra "o pistacchio e cioccolato?" Disse alzando la mano sinistra.
"Mmmh, hai scelto i miei gusti preferiti!" Annuncio "scelta molto difficile" poi guardo entrambi i coni e decido quello bacio e nocciola.
La faccio accomodare in cucina prima che quel gelato combini qualcos altro.
In quel momento qualcun altro citofona alla porta.
Vado ad aprire e mi ritrovo davanti anche Veronica!
"Grazie ragazze, questo è il regalo più grande che mi potevate fare."
"Guarda qua chi ho?"
Disse Veronica, da dietro sbucò Melissa.
"Ha appena cominciato a camminare!" Urla entusiasta Sara.
Melissa entra in casa gattonando facendo rumori strani con la bocca.
Gira lo sguardo per la stanza e poi scoppia a piangere.
"Non è ancora abituata a vedere altri posti che non siano casa sua"
Sara poi regala il suo gelato a Melissa.
"Mi sento cicciona" mi lamento poi.
Ero l'unica a mangiare il gelato.
A quel punto Veronica tira fuori qualcosa dalla busta di plastica bianca che teneva nella mano destra.
"Abbuffiamoci tutte!"

Era proprio questo vivere la vita, superare i momenti bui per poi ridere.
Non è un percorso che andava per forza percorso da solo, ci sono sempre molte persone alle quali una persona può fare affidamento.
È con loro che si deve compiere questa strada.

"Senti, entro pochi giorni dovrai decidere con chi stare, giusto?" Chiese curiosa Sara.
"Raccontaci chi hai scelto" insistette Veronica.
Non volevo dirlo.
Scegliere Filippo o Matteo avrebbe cambiato anche i rapporti con Sara e Veronica.
Se avrei scelto Filippo mi sentirei per tutta la vita in colpa, lui dovrebbe essere il padre di Melissa.
Se avrei scelto Matteo avrei perso l'amicizia di Veronica probabilmente perché era innamorata di lui.
Era qui che si vedono le vere amiche, le vere amiche non se ne vanno per un ragazzo ma non si innamorano neanche del ragazzo di cui è innamorata la propria migliore amica.
Chi sarebbe stato in torto qua? Io o lei?
"in verità non ho ancora deciso."
"Lo so che preferisci Filippo" disse Veronica
"Ma no! Lei preferisce Matteo" disse Sara
"Ragazze basta parlare di me"
Riuscì a troncare quella conversazione solo in questo modo.
La vita é anche un grande caos.
"Io devo tornare a casa che Melissa deve dormire" disse triste Sara.
La sua di vita anche se era giovane si basava solo su Melissa.
Così la salutai abbracciandola e diedi un bacio sulla fronte a Melissa.
Lei mi fece ciao con la manina poi prese Sara mano per mano ed uscirono da casa.
"Tu che fai? Rimani?" Chiesi poi rivolta a Veronica.
"Si dai."

"Come va con Matteo?"
"Eh?"
"Come va con Matteo?" Ripetei la domanda.
"Ci siamo visti..."
"Lo so che vi siete visti l'altro giorno. Come va con lui quindi?" Non so perché il tono che mi era uscito era arrabbiato.
In fondo Matteo non aveva nella fronte un cartello con su scritto: proprietà privata.
Lei alzò le mani al cielo come se non si meritasse il mio tono di voce.
"Penso di essermi maggiormente innamorata di lui" abbassa lo sguardo.
"Lo so che lui ama te e che forse tu ricambi ma non ho mai provato un sentimento così forte con nessuno."
Non so cosa dire.
Matteo in fondo è innamorato di me e io non ci posso fare niente.
Anche se non fossi innamorata di lui Veronica non avrebbe speranze, sarebbe comunque innamorato di me.
Forse era meglio fermare tutto a Londra.
Prendere il telecomando di My Sky e bloccare il mio film là.
Magari il film l'avrei potuto continuare in un momento migliore, quando avrei preferito ma prima di vedere la scena di quella mattina, con mio padre e mia madre che litigavano non l'avrei potuto sapere che sarebbe successo tutto ciò e una volta visto quel pezzo non si poteva più riavviare il film e non si poteva più bloccare.
"Non so cosa dire"
"Io neanche" rispose lei.
Prese la sua borsa, la sua giacca e se ne andò sbattendo la porta.
Cosa pensava? Che forse sarei potuta essere felice per questa notizia?

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