Mi addormentai con le cuffiette nelle orecchie quella notte, sentendo "lego house" e con un messaggio di Filippo.
"Buonanotte panda ti voglio bene.
Domani vediamoci a scuola, non riesco più a staccarmi dai tuoi occhi e dal tuo sorriso."
Il giorno dopo mi andai a iscrivere in quella scuola che mi aveva rapita.
Filippo non arrivava.
Così decisi di rimanere dentro la scuola.
Incontrai tanti ragazzi e ragazze.
Per fortuna non rincontrai la bionda ma un ragazzo mi venne incontro.
"Tu devi essere Atena!" Disse
"Come mi conosci?" Chiesi stupita.
"Sono un amico di Filippo... Mi ha parlato di te" e mi fece l'occhiolino.
"Amico di Filippo dammi indizi su di te". Dissi curiosa.
"Cominciamo col dire che mi chiamo Matteo"
In quel momento Filippo ci raggiunse.
"Ehy avete fatto amicizia vedo".
In quel momento notai una cosa su cui non avevo mai fatto caso.
Filippo aveva un pearching sulla lingua.
Si é vero, lo ammetto , stavo guardando le sue labbra e fermai la mia attenzione su quel particolare.
All'inizio mi spaventò questa novità ma poi mi piacque e non poco.
"Per ora so soltanto che si chiama Matteo" risposi sorridendo.
"Simpatica la tua amichetta" rispose invece Matteo rivolto a Filippo.
"Ti dispiace Matteo se te la rubo?" Chiese poi Filippo.
"Certo che no! Stai scherzando amico?!" E ridendo andò via.
Filippo mi abbracciò.
"Ti voglio bene" mi baciò sulla guancia.
Io arrossì.
"È cambiato qualcosa da ieri Filo? Sembri cambiato!" Chiesi io
"No... Solo che da ieri ho capito che ci tieni veramente a me"
Disse arrossendo.
"E tu? Ci tieni a me?"
"Sto iniziando ad apprezzare la tua compagnia piccoletta mia"
"Come mi hai chiamata?" Non che non mi piacesse, anzi adoravo quel nomignolo.
Ma non era da lui.
"Piccoletta mia"
Lo abbracciai.
Non potete capire quanto a volte un abbraccio ti possa salvare la vita.
"Da quanto hai il pearching alla lingua?"
"Me lo sono fatto molti anni fa"
"Perché?"
"Boh... Mi piaceva l'idea e poi me lo sono fatto per ricordarmi quei periodi e una compagnia di amici infatti una sera siamo andati e l'abbiamo fatto tutti e tre".
Sembrava perso mentre mi descriveva i suoi amici.
"Li sentì ancora?" Lui scosse la testa.
Poi continuò il racconto.
"Avevo quindici anni, ci nominavamo come dei supereroi e ognuno aveva un potere speciale.
Io ero Batman, ho sempre amato quel film"
"Anche a me è sempre piaciuto molto"
Poi scosse la testa come se si era ricordato qualche particolare che l'ha reso triste o che l'ha reso come è oggi.
Certo i suoi vecchi amici avrebbero potuto far parte di una parte del perché ora è così.
Decisi di andare più in fondo alla questione.
"Tu eri già un "bad boy"?"
"In che senso?"
"Nel senso che adesso lo sei no?!" Annuì. "Sei diventato così con il tempo oppure è proprio un difetto di fabbrica?"
Lui rise per fortuna.
"In realtà è un po tutti e due... Ma perché ti interessa così tanto il mio passato?"
"Perché tu sai praticamente tutto di me... Lo so che starai pensando "certo non aveva nulla di così scandaloso da nascondere come me... Ha vissuto una vita senza emozioni" e cose simili ma io potevo benissimo non raccontartelo... È una questione di principio.
Un amicizia si basa anche su questioni simili".
Non sembrava contento.
"Io rimango della mia idea. Comunque ti piace o no?"
"Sì molto"
"Sono felice che ti piaccia allora" poi si leccò le labbra penso sia per farmelo vedere meglio sia forse perché mi voleva.
In quel momento mi accorsi che eravamo ancora a scuola e che un gruppetto di ragazze si stava avvicinando a noi.
"Ciao Filippo" dissero praticamente in coro.
Lui sembrava infastidito e loro erano infastidite da me.
Evidentemente tutte lo volevano ma adesso state alla larga da lui che ci sono io.
"Dai ragazze ve ne potete andare? Lasciatemi da solo con Atena"
Ero felice che le avesse cacciate.
Dopo un po arrivarono un gruppo di ragazzi conoscenti di Filippo.
"Innamorato ti Atena?"
"No, solo amici"
"Facciamo il test ad Atena?"
"No dai ragazzi lasciatela stare a lei"
"Atena devi sapere che ad ogni ragazza che uno di noi vuole conoscere facciamo un test"
"Di che si tratta?" Chiesi curiosa.
"Te lo possiamo dire solo dopo.
Accetti o rifiuti?"
Filippo si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio.
"Non pensare che le penitenze che ti facciano fare siano quelle di uno due tre stella di quando eravamo piccoli."
Non mi aveva detto niente di particolare che mi costrinse a rifiutare quindi accettai.
Dopo poco arrivarono tre ragazze che io ho sempre considerato "buone a nulla" oppure "oche".
"Vieni con noi bella che ti dobbiamo aiutare a superare la gara".
Loro mi presero per mano e mi portarono a casa di una di loro.
Mentre mi stavano trascinando guardai Filippo.
Anche lui mi stava guardando scuotendo la testa. "Buona fortuna!".
Dovete sapere che io non mi sono mai truccata in vita mia, non mi sono mai messa nemmeno il lucida labbra.
Loro appena arrivate a casa fu la prima cosa che notarono.
"Non va bene così, ragazzina, ora ti trucchiamo noi".
Ci misero mezz'ora a truccarmi e alla fine sembravo una bambolina.
Magari il test consistesse solo in questo...
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If not now, When?
RomanceStoria completata✔️ Storia iniziata il 28 novembre 2015 Storia completata il 18 maggio 2016 È il primo libro che scrivo su Wattpad perciò scusatemi se non è la scrittura di una grande scrittrice ovviamente mi impegnerò al massimo per voi❤️