Capitolo 46

120 6 0
                                    

Mi prende un colpo quando al messaggio che avevo mandato a Lucy appena tornata a Roma mi arriva una risposta.

Ehy, ciao, sono io.
Sai? Ti ho vista da li su, sei stata perfetta, davvero, non avrei potuto desiderare di meglio.
Qui è bellissimo ma mi manchi tu, senza di te lo sai che la mia vita è monotona.
Mi mancano tutti i miei familiari, tu e ovviamente Rocky.
Luke

O mio dio che stupido quel ragazzo! Mi aveva fatto prendere un colpo, dico sul serio.
Perché fingersi Lucy?
Forse per farmi piacere?
Sorrido e gli rispondo

Anche tu mi manchi molto
Avevo davvero pensato che fosse Lucy, che stupida.

In quel momento c'è una voce che mi chiama
"Ehy Atena" sento la voce ma non vedo nessuno.
"Sono qui su" alzo la testa ma non vedo nessuno.
"Un po più a destra" volto lo sguardo in altro a destra ma non vedo nessuno.
"Ecco si perfetto così"
"Ma chi sei e sopratutto dove sei?" Decido di rispondere.
Sembra di parlare da sola.
"Come chi sono? Non riconosci più la mia voce?" la voce si mette a ridere "mi stai guardando esattamente negli occhi, fai pure finta di non vedermi?"
"Non sto scherzando!" Protesto.
La voce sghignazza.
"Cosa hai da ridere?" Chiedo stufa.
"Certo che sei strana, se io ti vedo tu mi dovresti vedere per forza" risponde la voce.
"Comunque anche se non mi vedi prova a cercare di ricordare a chi appartiene questa voce"
Ci penso su. Ma certo!
"Lucy!"
Si sente un applauso.
È una cosa stranissima, parlo con una voce che esce dal nulla.
"Ce l'hai fatta finalmente!"
"Ma non eri, caput, insomma morta?"
"Io posso parlare con chiunque adesso, è una cosa stranissima, quando mi raggiungerai te lo spiegherà Mitch, il capo degli angeli. Lo so che è un nome stranissimo ma è un figo!
Poi non non moriamo mai, in effetti è perché siamo già morti.
Per esempio se parlo con te adesso posso parlare contemporaneamente con chi voglio, anche diecimila persone contemporaneamente. Però se lo facciamo ci viene mal di testa"
"Wow" faccio io interessata da quel mondo.
"Ti volevo ringraziare per il discorso stupendo, ho pianto.
Lo sai che la pioggia sono persone che essendo in paradiso piangono da la sopra?"
"Ecco perché pioveva!" Ero sempre più affascinata da quel mondo.
"Comunque io non sono qui per perdermi in chiacchiere anche perché adesso devo andare a parlare con Luke.
Sono qui per ricordarti che domani hai la scelta finale"
"Oddio è vero! Sono così preoccupata."
"Tu sai già chi scegliere dentro di te, lascia stare i giudizi altrui e basati solo sui tuoi sentimenti. Fregatene delle altre persone che sono interessate a loro. Immaginati soltanto tu con Filippo prima e poi con Matteo da sola.
Con chi ti troveresti meglio?
Ricorda che poi non è che muori se fai la scelta sbagliata, è importante certo ma non così tanto come può sembrare.
Ricordati anche che non c'è risposta giusta o sbagliata, non è un test di matematica o un'interrogazione di storia, è una decisione per la tua vita.
Alla fine se non sai la risposta se durante un compito o un interrogazione prendi un brutto voto ma qua non hai bisogno per forza di dare una risposta perché alla fine l'importante è che stai bene tu.
Poi se è destino o no si vedrà."
Ammazza, non mi aveva fatto un discorso così importante in vita sua, magari Mitch le ha dato di volta il cervello.
"Grazie"
"Ora devo scappare..."
"Ti voglio bene!" Urlai.

"Ci sei ancora?"
Nessuna risposta

Ora capisco da dove veniva quella voce, era il mio cervello che ha elaborato il tutto facendo finta di avere la sua voce veramente in alto a destra.
Però devo dire che se non avessi immaginato Lucy davanti a me non sarei così tranquilla per la scelta di domani.
Decido di chiamare prima Filippo e poi Matteo

"Domani è il grande giorno, sei contento?"
"Si, non vedevo l'ora, davvero"
"A che ora e dove ci incontriamo?"
"Non lo so, hai già parlato con Matteo?"
"Pensavo che vi metteste d' accordo voi due"
"Se preferisci per me va bene, ti richiamo tra poco."

"Ehy, allora ho sentito Matteo, abbiamo deciso di vederci al parco alle quattro del pomeriggio"
"Per me va benissimo"

Perfetto, domani alle quattro del pomeriggio quindi neanche tra poco di ventiquattro ore avrei deciso il futuro della mia vita.
Come ha detto Lucy però non è obbligatoria una risposta e non c'è risposta giusta o sbagliata, devo solamente seguire il mio cuore.
Lucy c'era sempre stata per me e anche adesso aveva trovato il modo di esserci, anche da morta.
Il nostro motto è sempre stato mano nella mano per sempre.
Quando litigavamo facevamo pace e dopo poco ci abbracciavamo dicendo "mano nella mano per sempre. Ricordi?"
Poi ridevamo e ci toccavamo il naso perché avevamo detto la stessa frase nello stesso momento.
Parlavamo sempre nello stesso istante dicendo le stesse cose.
Ci chiamavano anche "le gemelle" per questo.
Ora mi mancava una persona con la quale essere a mio agio come con lei, alla quale non dovevo nascondere nemmeno una singola cosa.
Lei però forse vorrebbe che continuassi a farmi una vita come lei aveva fatto quei due anni a Londra, forse che smettessi di pensare sempre a lei ma di sicuro vorrebbe trescare con Mitch.

If not now, When? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora