Capitolo 33

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Non ci mettemmo molto a trovare i Wolf e le Wolf Girl, erano in una grande tavola in prima fila.
Li raggiungemmo.
Le Wolf Girl erano in un tavolo diverso da quello dei Wolf Boy.
Probabilmente non le era concesso stare insieme ai maschi.
Un Wolf Boy mi chiamò e mi invitò a stare al loro tavolo.
C'erano già le sedie per noi quattro. Sara se ne era andata, doveva andare da Melissa.
Veronica e Matteo si sedettero  nella propria mentre Filippo mi invitò a sedermi sopra di lui.
Ormai avevo scelto lui. Ne ero più che sicura. Mi ero stufata di lottare per chi dei due amavo e adesso che avevo trovato una tacchetta in più in Filippo avevo preso la mia decisione e glielo avrei comunicato questa sera. La sera del mio compleanno sarebbe diventata migliore con questa scelta ne ero certa.
Ad un certo punto misero una canzone davvero bella e tutto il gruppo decise di andare a ballare. Le Wolf Girl li seguivano come cagnoline.
Io e Veronica rimanemmo sedute e quando Matteo se ne accorse tornò indietro e ci obbligò a venire in pista.
Ancora non mi ero abituata alla discoteca ma oggi era il mio compleanno.
Veronica mi prese per mano e mi portò al balcone degli alcolici. "Due Blue" il Blue era una bibita che si erano inventati quelli di questa discoteca. Dicevano che con un bicchierino ti metteva giù. Le Wolf Girl ci raggiunsero e chiesero anche loro il Blue.
Appena ci arrivò prendemmo in mano il bicchiere e bevemmo tutto in un sorso.
A mezzanotte tornammo tutti al nostro tavolo e i Wolf ordinarono uno champagne.
Lo aprirono e fecero cadere le bolle apposta su di me mentre urlavano "Auguri!!"
Io non lo sapevo e tutti si misero a ridere perché adesso avevo tutti i capelli appiccicati e gli occhi che mi bruciavano così ci passai una mano sopra.
Sorrisi. "Grazie di tutto" sussurrai.
Versarono lo Champagne in bicchierini e io ero l'unica autorizzata a prenderne di più rispetto agli altri.
"I Wolf hanno deciso di farti un ragazzo" disse Filippo.
Cosa poteva essere?
Dal tetto della discoteca scesero tantissimi palloncini e mi invitarono a prenderne almeno uno poi arrivarono loro e ne presero uno a testa.
Ne era rimasto uno che spettava a me.
Poi mi porsero un pennarello nero. "E con questo cosa ci dovrei fare?"
"Hai la possibilità di colorare la faccia di uno di noi".
Li guardai tutti negli occhi ma poi ovviamente scelsi Filippo.
Filippo venne da me e si sedette sopra di me ma con la testa rivolta verso di me e le gambe dietro ai miei piedi.
"Avanti" mi incitò poi.
Con il pennarello ci disegnai prima un cuoricino sulla guancia, dipinsi un piercing al suo labbro superiore e per far contenta gli altri disegnai un cazzo sulla guancia libera. Mancava ancora la fronte.
Gli scrissi "idiota".
Mi venne da ridere per come l'avevo conciato. Poi lo baciai sul punto del cuoricino.
"Ohhh" dissero tutti.
"Bacio, Bacio, Bacio" di sicuro non gli avrei rivelato che avevo scelto lui in questo modo. Si meritava qualcosa di più bello.
Alessandra chiese a Filippo dove fosse il bagno. Lo sapeva benissimo lui però la volle ugualmente accompagnare. A me non me la raccontava giusta.
Tutti se ne fregavano ma io li seguì con lo sguardo. Filippo la portò in bagno ma prima di entrare Alessandra prese la guancia di Filippo e incominciò ad accarezzargliela.

Filippo
{voglio parlare dal punto di vista di Filippo, probabilmente è la prima e ultima volta.}
Alessandra mi chiese se la potevo accompagnare in bagno, non volevo accompagnarla, ora che stava andando tutto bene con Atena, non ora.
Però mi chiese per favore e infondo la dovevo solo accompagnare in bagno.
Non poteva succedere nulla.
Alessandra però prima di entrare in bagno cominciò ad accarezzarmi la guancia e mi sussurrò che mi aveva sempre amato.
Il primo pensiero fu Atena.
Lei tanto non avrebbe mai potuto scegliere me. Matteo aveva sempre vinto su di me. Lui era più bello, era più dolce. Io in confronto a lui non ero niente. Atena non avrebbe mai potuto scegliere me, era un amore non ricambiato. Anche se avesse scelto me non le avrei potuto dare la vita che voleva.
Sbattei al muro Alessandra che mi portò dentro al bagno.
In discoteca tanto tutti se ne erano sempre fregati se fosse delle femmine o dei maschi.
Entrò dentro ad una porta delle tante e mi sbattè al muro dopo aver chiuso la porta.
"Ti amo" mi sussurrò.
Mi stava cominciando a diventare duro. Probabilmente lei se ne accorse perché si leccò le labbra. Mi tolse i pantaloni e le mutande e mi fece venire dentro la sua bocca.
Ma Atena? La scostai da me e mi rivestì.
Uscì dal bagno e di fronte a me trovai Atena.
Mi cadde il mondo addosso e cominciai a vederci sfocato non perché avevo bevuto ma perché avevo rovinato tutto ma a me di Alessandra non me ne era fregato niente. L'unica che volevo era Atena e sopratutto oggi che è il suo compleanno.
È il suo compleanno cazzo.

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