Prologo

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Sono diventata grande ascoltando i racconti di mio padre - americano trapiantato a Dublino per amore - appassionato di rock. Era cresciuto in New Jersey con le canzoni di Bruce Springsteen come colonna sonora della sua giovinezza. Ma ha sempre amato anche Bob Dylan, Johnny Cash, Tom Waits e Leonard Coehn. Se avesse potuto credo che avrebbe fatto la rockstar. Mia mamma, irlandese di Dublino, lo aveva conosciuto in una vacanza studio a New York. Tra di loro era stato amore a prima vista, anche se lui mi ha sempre confessato di averla amata solo quando l'aveva sentita suonare il violino. Insomma in casa mia la musica non è mai mancata. Ho sempre desiderato lavorare nel mondo della musica e i miei genitori hanno approvato la mia scelta. Mi hanno permesso - con grandi sacrifici - di iscrivermi alla BIMM di Dublino, dove ho iniziato a frequentare il corso triennale di Music Business. Alla fine del primo anno uno dei professori con cui avevo avuto a che fare per una tesina mi ha fatto sapere che un suo amico che lavorava per X Factor cercava una stagista per tutta la durata del programma. Ammetto che l'idea non mi ha subito entusiasmata... all'epoca ero un po' snob in fatto di musica - mio padre mi aveva educata troppo bene - e reputavo quel talent come una macchina sforna popstar. Ma lo stage era retribuito, avrei dovuto trasferirmi a Londra e poi si trattava di uno dei programmi più seguiti in tv. Così ho accettato. Non avrei mai immaginato che un semplice stage avrebbe cambiato la mia vita, che grazie a uno stage mi sarei innamorata di una delle più famose star del momento.

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