Agosto 2012

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Londra è piena di studenti e turisti arrivati a trascorrere le vacanze. Jessie è partita per il suo giro del mondo con un ragazzo conosciuto un paio di mesi fa, dice che è l'uomo della sua vita. Io non mi ricordo nemmeno il suo nome, forse Andrew. 

Anche Zac è partito, lo invidio: lui e i suoi amici hanno deciso di andare in Patagonia, per un viaggio on the road. Io ho solo cinque giorni di vacanza e mi è sembrato giusto passarli con i miei genitori che sono rimasti a Dublino. Purtroppo anche Ellie non sarà a casa, è partita con delle amiche dell'università. Sicuramente saranno cinque giorni di estremo riposo.

***

In aeroporto mentre aspetto il mio volo vado in edicola e compro qualche giornale per fare la mia rassegna stampa, ormai è un'abitudine. La mia attenzione si sofferma su una notizia: "Harry Styles degli One Direction compra una casa nel Nord Ovest di Londra. Prezzo stimato 2,95 milioni di sterline. Il cantante ne spende 500.000 per espanderla e realizzare un parcheggio per la sua flotta di auto sportive". L'articolo è accompagnato da una foto di Harry che esce dalla porta di casa. Dalla foto vedo che si è fatto dei nuovi tatuaggi. Senza accorgermene inizio a fantasticare di incontrarlo per le strade di Londra. Scuoto la testa cercando di allontanare il più possibile questi pensieri.

***

All'aeroporto di Dublino trovo mio padre ad aspettarmi. Appena lo vedo gli corro incontro gettandogli le braccia al collo. "Ben tornata piccola mia", mi dice stringendomi in un caldo abbraccio. Mentre siamo in macchina guardo fuori dal finestrino pensierosa: perché continuo a pensare a Harry? 

Mio papà se ne accorge: "Olivia c'è qualcosa che non va? È successo qualcosa con Zac?".

"No, no papà. Con Zac tutto bene... è una lunga storia".

"Beh raccontamela", risponde mio padre continuando a guardare la strada.

"Diciamo che prima di Zac ho conosciuto un altro ragazzo, che faccio fatica a dimenticare. Zac è il ragazzo perfetto, ma ogni tanto penso ancora a Harry...", il suo nome rimane sospeso nell'abitacolo dell'auto.

"Harry... lo conosco?". Sarebbe troppo complicato spiegarlo a mio papà. Quindi faccio cenno di no con la testa.

"Non capisco, Olivia. Se pensi ancora a lui perché stai con Zac?", dice mio papà accarezzandosi il mento.

"Te l'ho detto papà è complicato. Diciamo che Harry ha cose più importanti da fare e viaggia molto per lavoro".

"Niente può essere più importante della mia bambina. Deve essere un vero cretino se non l'ha capito". Come vorrei che Harry fosse in questa macchina ad ascoltare le parole di mio papà.

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