Giugno 2012

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A fine mese mi laureo. Non vedo l'ora. Ho già iniziato a fare qualche colloquio di lavoro, ma soprattutto non vedo l'ora di vivere apertamente la mia relazione con Zac. Per il momento la nostra storia si svolge tra il mio e il suo appartamento. Direi principalmente nel suo. La prima volta che mi sono fermata da lui è stato dopo il concerto dei Coldplay. Ma quella sera non abbiamo dormito molto.

***

Ogni tanto i miei pensieri corrono verso Harry, che si trova in America per l'ultima parte dell'Up All Night Tour. Non gli ho mai scritto quel messaggio, dopo la telefonata di Niall e Louis. Forse avrei dovuto. Ma ho detto a me stessa che se aveva bisogno avrebbe dovuto contattarmi lui. Io la mia decisione l'ho presa mesi fa e lui non ha fatto nulla per farmi cambiare idea.

Nonostante tutto mi tengo informata sugli One Direction. Zayn si è messo con Perrie Edwrds delle Little Mix. Liam e Danielle stanno ancora insieme, anche se Niall mi ha rivelato che fanno molta fatica. Louis è fidanzatissimo con Eleanor, sono bellissimi insieme. Niall è Niall e non ha ragazze per la testa. E Harry... Harry è Harry. Su una rivista di gossip ho letto che ha avuto una breve relazione con una donna sposata molto più grande di lui. Mi sembra impossibile, ripensando al ragazzo che ho conosciuto io. Ma forse non l'ho mai conosciuto davvero. Su di lui circolano sempre tante voci, lo chiamano il "latin lover" del gruppo. Anche se sono passati mesi dall'ultima volta che ci siamo visti e sentiti mi ferisce leggere certe cose su di lui e non riesco a sopprimere la gelosia nel pensarlo tra le braccia di un'altra.

A Zac non ho mai parlato di Harry, forse avrei dovuto. Ma non voglio che sia geloso o si senta in competizione. Non posso paragonare quello che ho vissuto con Harry con la storia che sto vivendo con Zac. Sono due cose diverse, loro sono così diversi.

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Il giorno della laurea è arrivato. I miei genitori sono arrivati da Dublino insieme a Ellie. Jessie ha preso un giorno di ferie per venire a vedermi. Zac ovviamente ci sarà in veste ufficiale di assistente del professor Bronw. Sono agitata, ma allo stesso tempo non vedo l'ora di chiudere questo capitolo della mia vita. Voglio iniziare a lavorare, domani ho un colloquio importante per un posto in un ufficio stampa, che si occupa principalmente di case discografiche. Sarebbe un lavoro perfetto.

Mentre aspetto che la commissione di laurea mi chiami per ascoltare il mio lavoro mi arriva un messaggio: "In bocca al lupo Olly! Niall". Che tenero. Si ricorda sempre tutto.

 Ellie mi vede sorridere mentre fisso lo schermo del cellulare e si avvicina: "Ti ha scritto Harry?". Ellie continua a sperare che io "torni" con Harry, le piace Zac ma dice che non sono presa come dal cantante dagli occhi verde smeraldo. E a volte ho paura che abbia ragione. 

"No, Ellie. Era Niall, voleva farmi gli auguri per oggi". 

"Beh dovresti farmelo conoscere questo Niall se è così dolce", dice dandomi una gomitata. Per un attimo penso a Ellie e Niall insieme e penso che sarebbero perfetti come coppia.

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Durante la discussione Zac continua a guardarmi sorridendo e la sua presenza mi tranquillizza: gli avrò ripetuto cento volte il mio discorso nell'ultima settimana. Credo che lo sappia a memoria. Dopo poco arriva l'esito del professori: sono laureata! Ho finito l'università! Mentre stringo le mani a tutti, compreso Zac, mi viene da ridere pensando che ieri sera ero abbracciata a lui nel suo letto. Questa sera lo presenterò ufficialmente a mamma e papà: non vedono l'ora di conoscerlo.

***

I miei genitori vogliono passare dall'albergo a riposarsi un po', questa mattina sono partiti presto da Dublino. Ci diamo appuntamento davanti al ristorante per le 19.00. Io, Jessie ed Ellie andiamo verso il nostro appartamento a rilassarci un po'. Davanti alla porta di casa troviamo un gigantesco mazzo di fiori e una bottiglia di champagne. 

"Chissà per chi sono - dice Jessie sollevando i fiori - Ma soprattutto chissà da chi sono", aggiunge allungandomi il biglietto. 

"Non conosco nessuno che possa permettersi di regalarmi una bottiglia di champagne" rispondo. Apro la busta e appena leggo quello che c'è scritto sul biglietto mi sento mancare: "Buon festeggiamenti. H". Non ci posso credere. 

"Olly non te li avrai mica mandati...", inizia a dire Ellie, "Colui che non può essere nominato?", conclude Jessie con la sua solita ironia, mentre apre la porta di casa. Non so cosa dire, non riesco nemmeno a parlare. Mostro loro il biglietto. 

"Oh my gosh!", strilla Ellie. "Vedi che pensa ancora te!", strilla saltellando per la casa.

"Devo ammettere che questo è un vero colpo da parte del bel ricciolino. Non me lo aspettavo nemmeno io", dice Jessie. 

"Se per questo neppure io...", non riesco a dire altro.

La mia testa è bombardata da pensieri e domande che non trovano un ordine: chi gli ha detto della laurea? Sicuramente Niall. Ma perché? Perché mi ha mandato questo regalo? Sono mesi che non ci sentiamo, pensavo si fosse dimenticato di me. Non può fare così, non può trattarmi in questo mondo. Riapparire nella mia vita senza preavviso.

Sto camminando come una pazza per casa, mentre Ellie e Jessie mi guardano senza dire una parola. "Facciamo un te?", dice la mia coinquilina cercando di smorzare il clima. 

"Mi sembra un'ottima idea", risponde Ellie. Mi piace che le mie due migliori amiche vadano d'accordo. 

"Olly". Sento la mano di Ellie sulla mia spalla. 

"Che c'è?". Mi volto per guardarla negli occhi e riesco solo a dire: "Perché?". 

"Beh se cerchi una risposta a questa domanda, non devi chiederlo a me. Ma a mr. H". La fisso sbarrando gli occhi: è impazzita? 

"Dai Olly, lo sappiamo tutte e tre in questa stanza che muori dalla voglia di chiamarlo. Nessuna lo dirà a Zac", conclude facendomi l'occhiolino. Non mi piace avere dei segreti, men che meno con Zac. Ma ha ragione Ellie, sono Harry può darmi delle risposte.

"Torno subito", dico dirigendomi verso la mia stanza. Chiudo la porta, mi siedo sul letto. Guardo l'orologio: qui sono quasi le 16, a Los Angeles dovrebbero essere quasi le 8 del mattino. Forse è un po' presto per chiamare. Ma non ho voglia di aspettare. Faccio un bel respiro e digito il suo numero, che so ancora a memoria: il telefono continua a squillare a vuoto. Sto per mettere giù quando sento una voce assonnata: "Pronto?". 

"Harry, ti ho svegliato?", dico con tono dispiaciuto. 

"Olivia sei tu?". La sua voce che pronuncia il mio nome mi fa tornare alla mente tanti ricordi, che pensavo di essermi lasciata alle spalle. "Se mi chiami a quest'ora è perché hai ricevuto il mio regalo. A proposito, congratulazioni per la laurea", sento che si sta stiracchiando e me lo immagino coi capelli tutti spettinati. 

"Oh, grazie..." sono completamente destabilizzata. Perché l'ho chiamato? Ah sì il regalo spropositato. "Non avresti dovuto mandarmi i fiori e lo champagne, non ce ne era bisogno".

"Come no? Una mia amica si laurea e non posso festeggiare con lei. Mi sembrava il minimo". Deve essere ubriaco.

"Amica?! Stai scherzando? Non ti fai vivo da mesi e ora riappari con dei regali stratosferici. Io non ti capisco. L'ultima volta che ci siamo sentiti mi hai praticamente sbattuto il telefono in faccia....", mi sta facendo incazzare.

"Nemmeno tu mi hai chiamato spesso, ma posso immaginare che fossi impegnata..." il suo tono insolente non mi piace. "Ti ricordo che l'ultima volta che mi hai chiamato mi hai detto che avevi conosciuto un ragazzo. E poi spiegami: Niall può essere tuo amico e io no?". 

Vorrei avere un super poter per raggiungerlo e spaccargli la faccia. Come può paragonare la mia amicizia con Niall con quello che c'è stato tra di noi? Si è già dimenticato tutto? Non ho voglia di litigare: è il giorno della mia laurea, dovrei essere felice non arrabbiata. "Ok, Harry non ho voglia di discutere con te. Grazie per il regalo, sei un vero AMICO" e chiudo la telefonata. So che tanto non mi richiamerà. Esco dalla mia camera sbattendo la porta e raggiungo Ellie e Jessie che stanno chiacchierando sedute al tavolo di cucina. 

"Tutto bene?" mi chiedono in coro. Come risposta butto i fuori nella pattumiera e rovescio la bottiglia di champagne nel lavandino.

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