Luglio 2013

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Harry è già partito da un mese per il tour americano degli One Direction. Ci sentiamo quasi ogni giorno. Sono felice di aver riallacciato i rapporti con lui, ma non so quanto durerà la storia di "essere amici" tra di noi. È evidente che entrambi, o forse dovrei parlare solo per me, desideriamo altro.

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A giugno alla fine ci siamo visti solo una volta, perché lui era impegnatissimo con i preparativi della partenza. Mi ha portato a cena in un ristorante di lusso. Dopo essere entrati nel locale dall'entrata di servizio ci hanno fatto accomodare in una saletta riservata. Senza ombra di dubbio Harry ci tiene alla sua privacy e gliene sono grata, non vorrei finire su qualche rivista di gossip. La cena è stata stupenda: era dalla gita di Clevedon che non passavamo un po' di tempo insieme, guardandoci serenamente negli occhi, chiacchierando e raccontandoci delle nostre vite. Harry è sempre curioso e mi ha fatto mille domande sul mio lavoro, anche se sa benissimo come funziona un ufficio stampa. 

Ovviamente ha voluto sapere di Zac. Quello è stato il primo momento imbarazzante della serata: "Io e Zac ci siamo lasciati da qualche mese". Fortunatamente non ha voluto sapere di più, forse si è accorto del mio imbarazzo, ma sono certa che una mezza fossetta è apparsa sul suo viso. 

Lui mi ha raccontato del tour, dell'Europa, della fan che si appostano davanti agli alberghi dove alloggiano. Stanno già lavorando al loro terzo disco, che registreranno mentre sono in America. Mi ha anche rivelato che Liam e Danielle si sono lasciati un'altra volta, mentre Zayn è deciso a dare l'anello di fidanzamento a Perrie.

Harry ha insistito per riaccompagnarmi a casa dopo la cena con la sua macchinona, credo sia un Range Rover, con i vetri oscurati. Quando ci siamo trovati sotto casa mia è stato il secondo momento imbarazzante della serata, per me è stato chiaro che lui non può essere solo un amico e in più non sapevo come salutarlo. 

"Beh non sparire. Fatti vivo anche se sei in tour, e non usare la scusa del fuso orario", ho detto cercando di sdrammatizzare il momento dei saluti. 

"Certo, Olivia. Lo stesso vale per te". 

"Ciao Harry", ho detto prima di scendere dalla macchina dandogli un leggero bacio sulla guancia. Mentre stavo aprendo la portiera, Harry mi ha tirata per un braccio avvicinandomi a sé e facendo incontrare le nostre labbra per un lungo e intenso bacio. Avrei voluto che quel momento non finisse mai. 

Quando ho avuto la forza di staccarmi da lui ho detto: "Non dovevamo essere amic...", ma non ho fatto in tempo a finire la frese che Harry mi ha messo un dito sulle labbra per azzittirmi: "Non rovinare tutto, Olivia". Non so dove ho trovato la forza di scendere da quella macchina.

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Oggi, 22 luglio 2013, sui social non si parla d'altro: sta per uscire il nuovo singolo degli One Direction che anticipa il loro terzo disco. Continuo a schiacciare F5 sulla mia tastiera sperando che la pagina si aggiorni e mostri il video. Ed ecco a un tratto apparire il video di "Best song ever": mi metto le cuffie per non disturbare i miei colleghi e interrompo il mio lavoro per vederlo. Dopo i primi due minuti sto piangendo dal ridere: Niall è un vecchio con la pancia, mentre Harry è un nerd con gli occhiali e i capelli ingellati. Ovviamente preferisco la versione reali di lui: con i capelli all'insù e la camicia sbottonata che mostra i tatuaggi sul petto, è bello da togliere il fiato. Quando balla poi... dovrebbero vietarlo ai minori di 14 anni.

Mando un messaggio a Niall per prenderlo in giro, è davvero buffo nel video. 

Poi scrivo anche a Harry: "La prossima volta che ci vediamo devi presentarmi Marcel, sembra simpatico". 

"Ok. Vuol dire che ci sarà una prossima volta", risponde. Me lo immagino mentre digita i tasti del telefono con le sua adorabili fossette stampate sul viso.

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