"Ellie ti muovi?", urla Jessie davanti alla porta del bagno in cui Ellie si trova da quasi un'ora. Ci stiamo preparando per andare a una festa sulla spiaggia. Sarà la decima a cui andiamo da quando siamo partite per le vacanze. Non si può certo dire che in Spagna non sappiamo divertirsi. In più Jessie ed Ellie si sono proprio trovate: amano andare alle feste. Io invece sono stata soprannominato la zavorra del gruppo: passo gran parte delle notti a mandare messaggi o a chiacchierare con Harry al telefono, a causa del fuso orario. Secondo Jessie ed Ellie, che si sono alleate contro di me, ho boicottato la vacanza. Anche se alla fine sono sempre uscita con loro, tranne un paio di sere. È difficile dire di no a quelle due.
Mentre Jessie continua a dare pugni sulla porta del bagno, sperando di convincere Ellie a uscire, mando un messaggio a Harry: "Stasera usciamo, ancora... Jessie ha trovato una fantastica festa sulla spiaggia. Tu come stai? Proviamo a sentirci quando finisce il concerto? Mi manchi".
Ci siamo sentiti spesso questo mese per quello che ci era possibile, ma ogni volta che sento la sua voce immagino davanti a me i suoi occhi verdi e il suo sorriso da togliere il respiro. Penso spesso a lui e vorrei che fossimo insieme, come quel giorno a Clevedon, come due ragazzi normali che camminano tenendosi per mano. Non so se ricapiterà mai. So che con Harry non sarà mai facile, ma non voglio più perderlo. È stato troppo doloroso la prima volta. Appena mi sembrava di aver imparato a respirare senza di lui, Harry è riapparso nella mia vita. Con lui è tutto o niente. So che Ellie e Jessie sono preoccupate che io soffra ancora e questa volta non ci sarà Zac a tenermi la mano. Sono pronta a rischiare, questa è la nostra seconda possibilità, non so se ne avremo un'altra.
"Fai la brava alla festa. Ti chiamo appena ho finito", mi risponde dopo poco.
La festa è stupenda, devo ammettere che Jessie ha un sesto senso per le feste. La spiaggia è piena di giovani, il deejay è bravissimo e gli alcolici non costano nemmeno troppo. Dopo poco che siamo arrivate Ellie ha addocchiato un ragazzo con una bandana in testa e i capelli lunghi schiariti dal sole: sicuramente un surfista. Io e Jessie l'abbiamo persa di vista e ci siamo messe a ballare a piedi nudi sulla sabbia. È la nostra ultima sera di vacanza prima di tornare a Londra, meritiamo di divertirci.
Nonostante sia ormai notte fonde l'aria è ancora calda, il clima in Spagna non ha niente a che fare con l'Inghilterra. Ellie non ha ancora dato segni di vita, mentre io e Jessie siamo sudate a furia di ballare come due pazze.
Mentre prendiamo qualcosa al bar due ragazzi si avvicinano a noi: "Ti va di ballare con me?", chiede uno dei due a Jessie.
Lei non ci impiega molto a rispondergli: "Certo! Olly tu cosa fai?". "Mi riposo ancora un momento, tu vai", le dico ma è già tra la folla a ballare.
"Tu non balli?" mi chiede l'altro ragazzo. Anche lui è sudato ma mi sembra anche ubriaco, i suoi occhi trapelano l'ebrezza data dall'alcol.
Non mi ispira molta fiducia: "No grazie. Sono un po' stanca" rispondo con educazione. Mi congedo da lui e vado verso il bagnasciuga per bagnare un po' i miei piedi che gridano vendetta dopo tutti i balli di questa notte.
Mentre lascia che le onde rinfreschino i miei piedi immersi nella sabbia bagnata, il ragazzo del bar si avvicina nuovamente: "Dai solo un ballo. Cosa ti costa?". La sua insistenza inizia a infastidirmi. È una di quelle persone che quando bevono diventano moleste. Mentre cerco di escogitare una risposta che lo allontani definitivamente, suona il mio telefono. Sono quasi le 3 del mattino: può essere solo una persona.
Il mio cuore inizia a battere più veloce: "Scusami ma devo rispondere", dico al ragazzo.
Faccio scorrere il dito sullo schermo e avvicino il telefono all'orecchio: "Allora party girl tutto bene?", dice quella voce che potrei riconoscere anche tra 100 anni.
"Grazie per avermi chiamato! Stavo cercando di liberarmi di un ragazzo fastidioso e ubriaco che non vuole capire che non voglio ballare con lui".
"Ti ha infastidito? Ti ha fatto del male?", chiede Harry cambiando subito il tono della voce. Sembra preoccupato.
"No, Harry, tranquillo. No mi ha fatto niente, è solo un po insistente. Come biasimarlo... Abbronzata sembro molto più bella", dico per tranquillizzarlo.
"Senti, ho capito che stai fingendo di essere al telefono", anche se ubriaco questo ragazzo non è certo uno che cede facilmente.
"Scusami un attimo", cerco di coprire il microfono del telefono con una mano e mi rivolgo al ragazzo: "Non sto facendo finta. Sono al telefono con una persona".
"Cosa succede? È ancora quel tipo?", mi chiede Harry. Evidentemente ha sentito qualcosa.
"Si, ma non ti preoccupare me la sto cavando bene", rispondo.
"Passamelo".
"Scusa?".
"Passami il tipo", il suo tono è un ordine non una richiesta. Mi avvicino al ragazzo che mi ronza ancora in torno e gli allungo il mio telefono. Non sento quello che Harry gli sta dicendo, anche se muoio dalla voglia di saperlo.
"Ok amico, ho capito". Il tipo mi ripassa il cellulare e con un cenno della mano se ne va.
"Cosa gli hai detto?".
"Niente cose tra uomini. Allora cosa dicevi dell'abbronzatura?". Scoppio a ridere e mi sdraio sulla sabbia umida guardando le stelle e parlando con l'unica persona che ora vorrei qui di fianco a me.
***
Il rientro dalle vacanze è stato più duro del solito. L'unica cosa positiva è che domani ci sarà la premiere del film degli One Direction "This Is Us". Dopo la premiere di New York, Harry dovrebbe restare un paio di settimane a Londra, prima di partire per l'Australia. Muoio dalla voglia di stare un po' con lui, di perdermi nei suoi occhi verde smeraldo e di baciare le sue labbra.
Al lavoro sono riuscita a recuperare un paio di accrediti stampa per l'evento e ovviamente porterò con me Jessie. Ellie invece è già rientrata a Dublino per la sessione d'esame di settembre, altrimenti sarebbe venuta anche lei. Non so se durante la premiere riuscirò a vedere Harry o Niall, ma ci proverò.
***
Leicester Square è stracolma di persone. I ragazzi arrivano e sfilano sul lungo red carpet: sono tutti e cinque vestiti in bianco e nero, coordinati come capita spesso nelle occasioni importanti. Harry indossa una camicia nera con i cuori bianchi. Zayn cammina mano nella mano con Perrie, che sfoggia al dito un vistoso anello di fidanzamento. Dovrò chiedere tutti i dettagli a Niall, Harry non è molto pettegolo. Dopo le numerose foto e la firma degli autografi lungo tutto il red carpet, inizia la proiezione del film.
Quando si riaccendono le luci, cerco di farmi largo tra i numerosi giornalisti che accerchiano i ragazzi e il regista. In fondo anche io ho al collo un pass da addetta stampa.
Niall mi vede e mi viene incontro, lasciando un giornalista che lo stava intervistando: "Olly! Mamma mia sei bellissima, le vacanze ti fanno bene!". Ci abbracciamo, non curanti di quello che potrebbero pensare tutti questi fotografi intorno a noi. Vorrei fermarmi a parlare con calma con Niall, ma lui deve tornare alla sua intervista mentre io voglio trovare Harry.
"Riusciremo a vederci prima dell'Australia?", chiedo al mio amico.
"Non so, vorrei tornare un po' in Irlanda. Sicuramente ti chiamo, così mi racconti delle vacanze". Abbraccio di nuovo Niall e riparto alla ricerca di Harry. Dopo poco lo vedo mentre parla con una giornalista e continua a sistemarsi i capelli. Tipico.
Quando mi vede sul suo viso appare un sorriso con tanto di fossette. Con lui il saluto è meno caloroso che con Niall, ho quasi paura ad abbracciarlo: "Ciao Harry", dico appena mi trovo davanti a lui.
Harry mi guarda intensamente, mettendomi quasi a disagio: "Non scherzavi sul fatto che l'abbronzatura ti rende più bella". Mi sento avvampare. "Olivia, ora sono incasinato. Tra poco faremo la conferenza stampa. Poi nei prossimi giorni andremo a New York per l'altra premiere. Per i primi di settembre tornerò a Londra. Ti chiamo appena arrivo".
"Ok", è tutto quello che riesco a dire, ma prima che venga risucchiato dal vortice dei giornalisti mi avvicino a lui e gli dò un bacio sulla guancia: Harry ne resta stupito, ma capisco che anche lui, come me, aveva bisogno di quel contatto.
STAI LEGGENDO
Perfect [hs]
FanfictionLa vita di Olivia Fisher sta per essere stravolta. Bella e intelligente Olivia, detta Olly, inizia a lavorare a X Factor a Londra. Qui conosce gli One Direction. Se con Niall Horan, irlandese come lei, nasce una bella amicizia, con Harry Styles nasc...