Febbraio 2012

3K 84 5
                                    

Harry è tornato a casa dopo l'ultima tappa del tour a Belfast. Sto studiando come una matta per superare l'ultimo esame. La settimana prossima ho appuntamento con un professore per la tesi finale. Non vedo l'ora di finire gli studi e iniziare a lavorare a tempo pieno. 

"Olly, vieni è pronta la cena!" urla Jessie dalla cucina. 

Mentre esco da camera sento la suoneria del mio cellulare. È un messaggio da Niall: "Olly tutto bene? Se non lo sai, oggi è il compleanno di Harry. Compie 18 anni. Ciao!". 

"No!" esclamo. Jessie si precipita verso di me e mi guarda con aria interrogativa. 

"Oggi è il compleanno di Harry. Non lo sapevo. Non gli ho nemmeno fatto un regalo". 

"Se per questo non lo hai nemmeno chiamato...". 

"Cazzo! Jessie hai ragione. Lo chiamo. Ma cosa gli dico?". 

"Io partirei dicendo buon compleanno. Che ne dici?", ironizza Jessie. 

"Devi solo chiamarlo e fargli gli auguri Olly! Non devi mica fare un intervento chirurgico. Rilassati!". Jessie ha ragione, ma non riesco a non sentirmi in colpa. Già facciamo fatica a sentirci e a vederci, ricordarmi del suo compleanno sarebbe stato carino. Potevo essere la prima a fargli gli auguri, invece rischio di essere l'ultima. Durante la cena non dico niente, Jessie continua a ridere sotto i baffi e canticchia: "Tanti auguri a te...". È insopportabile quando fa così. 

Dopo aver lavato i piatti - chi non cucina deve pensare a sparecchiare, questa è una delle regole della convivenza tra me e Jessie - mi chiudo in camera. Prendo il cellulare in mano e guardo l'orologio: sono quasi le 21.00. Sarà troppo tardi per chiamarlo? Prendo coraggio e digito il numero di telefono di Harry, che ormai ho imparato a memoria. Il telefono squilla a vuoto, dopo l'ennesimo squillo senza risposta parte la segreteria telefonica. Decido di lasciare un messaggio: "Ciao Harry! Sono Olly, ho saputo che oggi è il tuo compleanno... tanti auguri! Spero di vederti presto. Ciao". Patetico, un messaggio davvero patetico. Ma non sapevo che altro dire. Per non pensare troppo alla gigantesca figura di merda che ho appena fatto, mi rimetto a studiare. Quando decido che è ora di andare a dormire il telefono squilla: è Harry! 

"Pronto?". 

"Ciao Olivia, ho appena sentito il tuo messaggio. Grazie! Come facevi a sapere che era il mio compleanno?", la sua voce trasuda entusiasmo, forse un po' troppo, forse ha bevuto un po' per festeggiare. 

"Me lo ha detto a Niall", dico con un certo imbarazzo. 

"Dovrò ringraziarlo...", boffonchia Harry. 

"Beh tanti auguri! Cosa hai fatto per festeggiare i tuoi 18 anni?". 

"Mi sono fatto un tatuaggio e poi sono uscito con qualche amico". Sono curiosa di sapere cosa si è tatuato e dove. Mi spiega che ha scelto la sagoma di una stella sul braccio sinistro: "Un po' come le stelle che hai tu dietro l'orecchio". Il pensiero che si ricordi i miei tatuaggi mi fa arrossire, ma ne sono contenta. Come sempre Harry insiste per sapere cosa ho fatto durante la giornata, nonostante la mia vita sia davvero noiosa rispetto alla sua. Ma questa volta non ho voglia di parlare di me, voglio ascoltare la sua voce il più possibile. Gli chiedo quali sono gli impegni dei prossimi giorni. 

"Al momento siamo abbastanza liberi, anche se tra poco inizieremo a lavorare al nuovo album. Settimana prossima verrò a Londra perché sto cercando casa lì. Potremmo vederci. Che ne dici?". 

Il mio cuore inizia a battere all'impazzata: "Sarebbe stupendo!", dico senza riuscire a trattare uno sbadiglio. 

Hary scoppia a ridere: "Vai a dormire Olivia, ti faccio sapere quando arrivo a Londra così ci organizziamo". 

Perfect [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora