Giugno 2013

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Nonostante sia sabato mattina sono in ufficio a lavorare. Stanno per partire una serie di tour e il capo ci ha chiesto di fare lavoro extra per presentare le cartelle stampa in tempo. Mentre sto inserendo nelle cartelline i fogli, sul mio computer iniziano ad apparire una serie di notifiche. Ho creato dei Google Allert per gli artisti che seguiamo e ovviamente anche per gli One Direction, così per curiosità personale. Il suono delle notifiche continua a ripetersi, tanto che una mia collega mi guarda infastidita. Abbasso il volume mentre mi chiedo che tipo di notizia sia uscita. Apro l'iconcina della notifica e quello che vedo mi fa quasi cadere dalla sedia: Harry Styles elegantissimo in giacca e cravatta con tanto di fiore all'occhiello. Leggo velocemente la notizia: "Anne Cox sposa Robin Twist". Anne è la mamma di Harry. Riguardo le foto: ha cambiato pettinatura dall'ultima volta che l'ho visto, ora i capelli sono pettinati verso l'alto. Se possibile è ancora più bello di prima. Il matrimonio si sta svolgendo a Congleton, vicino a Holmes Chapel. Cazzo, Harry è in Inghilterra! Cerco di non pensarci troppo ricordando che l'ultima volta che l'ho visto era con Cara Delevigne.

La giornata sembra non finire mai e io continua a pensare a Harry che si trova a sole 3 ore e mezza di macchina di distanza da me.

Quando torno a casa, Jessie non c'è. Proprio quando ho bisogno di compagnia per non pensare a lui. Ordino del cibo cinese e mi faccio una doccia prima che arrivi la cena, sperando che l'acqua calda allontani i pensieri che affollano la mia testa. Appena arriva la cena mi siedo sul divano e accendo il computer di Jessie per vedere un film, ne scarica a centinaia. Scelgo "La memoria del cuore" con Channing Tatum e Rachel McAdams. È stata una pessima idea: il film era davvero troppo commovente. Ho pianto tutto il tempo.

Mentre lavo le poche che ho usato per cenare - odio che i piatti si accumulino nel lavandino - sento il telefono squillare. Sono le 23.30 passate: chi sarà? Raggiungo il telefono e rimango senza fiato leggendo il nome sullo schermo: Harry. 

"Pronto?", dico con voce tremante. 

"Olivia Fisher... è da un po' che non ci sentiamo", fa fatica a scandire le parole. È evidentemente ubriaco. 

"Harry hai bevuto?". 

"Certo che sì. Si è sposata mia mamma. Conosci qualcuno che non beve ai matrimoni?", chiede con la sua solita ironia. "Arrivo, arrivo non rompere i coglioni", sento che dice a qualcuno vicino a lui. 

"Stai bene?". Voglio sapere perché mi ha chiamata ma la sua poco lucidità non rende scorrevole la conversazione. 

"Sì, Olivia sto bene. Sono solo ubriaco. Anzi sono così ubriaco che ti ho chiamata. Ti ho chiamata per dirti che mi manchi...", poi sento dei rumori strani di sottofondo e la telefonata si interrompe.

Provo a richiamare Harry ma il telefono risulta sempre scollegato. Come sempre, quando si tratta di lui, basta poco per mandarmi in avaria: non riesco a pensare a niente se non alle sue parole. "Mi manchi". È vero che era ubriaco, ma quando si è ubriachi non si dice sempre la verità?

Non riesco a chiudere occhio, continua a girarmi e girarmi nel letto pensando a cosa fare. Quando la luce del sole inizia a illuminare la mia stanza ho preso la mia decisione: andrò a Holmes Chapel. Mi vesto in fretta e prendo le chiavi della macchina di Jessie: mi odierà per questo, ma non ho tempo di comprare un biglietto aereo o del treno. Le lascio un biglietto sul tavolo di cucina, se le mandassi un messaggio mi richiamerebbe subito, nonostante siano solo le 6.10 del mattino. Se tutto va bene per le 11 sarò a Holmes Chapel.

Metto in moto la macchina di Jessie e inserisco nel lettore cd "+" di Ed Sheeran, lo adoro. Per un po' mi farà compagnia.

***

Sono in viaggio da più di un'ora e inizio a pensare di essere impazzita: cosa sto facendo? Sto andando a casa di Harry, ma non so nemmeno l'indirizzo preciso. Poi arrivo lì e cosa gli dico? "Ho lasciato Zac, mi manchi anche tu". Il mio piano mi sembra più folle che altro. Forse dovevo fermarmi a pensare di più. Ma ormai sono in ballo e voglio vedere dove arrivo. Mi fermo a un autogrill per fare benzina e mangiare qualcosa. Intanto mando un messaggio a Niall: lui saprà l'indirizzo di casa di Harry e me lo darà senza problemi. Mi rimetto in viaggio e dopo un po' arriva la risposta di Niall con l'indirizzo e un affettuoso "Tu sei pazza". Non posso dargli torto.

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