Dicembre 2011 - Parte 2

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Sul taxi nessuno dei due dice niente, ma Harry continua a tenermi per mano: appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi. Devo fermare i pensieri che affollano la mia testa: sono felice che Harry sia stato sincero con me. "Non posso farti promesse" mi ha detto. Sta per partire con il tour che lo porterà in giro per il mondo e incontrerà tante persone, tante ragazze... So che gli One Direction sono solo all'inizio della loro carriera e del loro successo e io sono solo una ex stagista, che sta per laurearsi. Non sono al suo livello. Lo so. Scuoto la testa per liberarmi da questi pensieri: nonostante tutto lui ora è qui con me. Con lui posso vivere attimo per attimo, non posso fare progetti per un futuro a lungo termine. Per noi forse non ci sarà mai. Posso vivere solo l'istante presente. Harry mi guarda perplesso ma non fa domande. Alzo lo sguardo verso di lui e gli dò un leggero bacio sulle labbra. Ora, in questo istante, lui è mio. Il resto non conta.

***

Il taxi ci lascia davanti a uno degli alberghi più lussuosi di Dublino, il Merrion. Harry paga il taxi e mi apre la portiera dell'auto. Quando vuole sa essere un vero cavaliere. Entriamo e Harry si dirige subito alla reception dove recupera la sua chiave, senza mai lasciare la mia mano. Arriviamo davanti alla porta della sua camera: "Sei agitata?" chiede mettendomi una mano sulla guancia.

"No" rispondo, appoggiando la mia mano sulla sua. Harry apre la porta della stanza, una vera suite. Non riesco a non pensare che costerà un sacco passare una notte in questo hotel. Harry si toglie la giacca, mentre io faccio lo stesso. Non diciamo una parola, ma i nostri occhi non perdono mai il contatto. Dopo essersi tolto le scarpe, Harry si avvicina e mi prende il viso con entrambe le mani: inizia a baciarmi dolcemente sulle labbra, sul naso, sugli zigomi, sulla fronte, sulle stelle dietro l'orecchio, sul collo. Lo lascio fare, ma infilo le mani nelle tasche posteriori dei suoi jeans per sentirlo più vicino.

"Devo prendere un preservativo?" mi sussurra all'orecchio. "No". Prendo la pillola da quando ho 16 anni, dalla mia prima volta. Harry si starà chiedendo con chi è stata la mia prima volta? Vorrei saperlo, io mi sto chiedendo chi è stata la prima ragazza con cui ha fatto l'amore, ma scaccio questo pensiero il più lontano possibile. In qualsiasi caso questa sarà la nostra prima volta. La mia prima volta con lui. La sua prima volta con me.

***

Restiamo abbracciati sul letto per non so quanto tempo. Harry mi accarezza la schiena, mentre appoggiata sul suo petto ascolto il ritmo del suo cuore. "Harry?". Alzo la testa per vederlo ma si è addormentato. I capelli spettinati sul cuscino, sembrano un aureola. Mi alzo lentamente per non svegliarlo. Tolgo gli orecchini e gli anelli e li appoggio sul comodino, poi entro in bagno per farmi una doccia. Mentre l'acqua della doccia inizia a scaldarsi, mi guardo nello specchio: la treccia è ormai sciolta e il mascara è sbavato. Ma sulle mie labbra è disegnato un sorriso. Sotto il getto di acqua calda lascio che i momenti vissuti questa notte si riavvolgano nella mia mente come la pellicola di un film in rewind.

Quando esco dal bagno Harry è sveglio: è seduto sul letto e sta guardando uno dei miei anelli. "Spero di non averti svegliato" dico timidamente.

Lui mi sorride e sul suo viso spuntano due fossette: "No, mi sono accorto che non eri più qui" dice toccando il materasso.

"Cos'è questo?", mi chiede mostrandomi l'anellino con le due mani che sorreggono un cuore incoronato.

"È l'anello di Claddagh, un simbolo irlandese". Gli spiego che il nome deriva da un villaggio di pescatori nella Baia di Galway, chiamato "claddagh", e che nella tradizione è un anello di fidanzamento.

Mi guarda alzando un sopracciglio con fare interrogativo:"Chi te l'ha dato?".

Rido. "È un regalo di Ellie. La mia migliore amica. Me lo ha regalato dopo che....". Mi tornano alla mente i giorni dopo la fine della mia storia con Edward. Ero a pezzi, nessun ragazzo mi aveva mai trattato così male. Harry mi guarda perplesso, ma io abbasso lo sguardo per sfuggire ai suoi occhi.

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