Maggio 2015

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Ho preso un periodo di aspettativa dal lavoro per stare a Dublino vicino a mamma e papà. L'operazione è andata bene, ma la chemioterapia questa volta è più aggressiva. Papà non si lamenta, ma so che è stanco. Passo quasi tutto il giorno e spesso anche la notte nella sua stanza per fargli compagnia, leggergli un libro, fare una partita a carte, ascoltare un po' di musica.

"Olly devi tornare a Londra. Sbaglio o il tuo ragazzo famoso tra qualche settimana partirà di nuovo con la sua band?".

"Papà... ne abbiamo già parlato. Ci sono delle priorità. In questo momento la priorità siete tu e la mamma. Harry lo capisce". Io e Harry ci sentiamo tutti i giorni da quando è tornato. Avrei voluto trascorrere qualche giorno a Londra per stare un po' con lui, ma papà è ancora molto debole e non lo hanno ancora dimesso dall'ospedale. La mamma è stanca e ha bisogno di me. Mi manca da morire e sapere che siamo così vicini ma non possiamo stare insieme mi uccide. In più i ragazzi hanno avuto un rientro faticoso: l'addio di Zayn ha cambiato molte cose e appena tornati in Inghilterra hanno avuto molti incontri con la casa discografica, avvocati e chi più ne ha più ne metta.

È una domenica mattina e io papà stiamo guardando in televisione il Gran Premio di Formula 1. Seduta sulla poltroncina accanto al suo letto, mentre gli stringo la mano, sento gli occhi chiudersi. 

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HARRY POV

Varco l'ingresso dell'ospedale dando una veloce occhiata alla mia immagine riflessa nelle porte di vetro: il capello e gli occhiali da sole dovrebbero mantenere il mio anonimato. O almeno lo spero. Sono venuto per stare vicino a Olivia, non certo per complicare le cose attirando l'attenzione su di me. Mi avvicino alla reception e chiedo in quale stanza si trova il signor Fisher: "Nella 223, al secondo piano", mi dice la signora allo sportello visibilmente infastidita dai miei occhiali da sole. Starà pensando che sono un maleducato.

Arrivo davanti alla stanza del papà di Olivia e busso: "Avanti", dice la voce di un uomo. Mi viene il dubbio che lei non ci sia, ero così desideroso di vederla che non le ho nemmeno detto che sarei arrivato a Dublino. Forse non c'è. Appena apro la porta la vedo addormentata su una poltroncina accanto al letto di suo padre. Il sole le illumina il viso, evidentemente provato dalla stanchezza. Ma è comunque bellissima. 

La mia attenzione si sposta sul padre di Olly che mi sta fissando in modo interrogativo. Tolgo cappello e occhiali e mi presento: "Salve signor Fisher. Non ci conosciamo ancora io sono Harry, Harry Styles. Sono il...".

"Il fidanzato famoso di mia figlia", mi interrompe ridendo di gusto. La sua risata è contagiosa e i suoi occhi vivaci mi ricordano tanto quelli della mia Olivia. Mi avvicino al letto per stringergli la mano.

"Forse è meglio se torno più tardi quando Olivia si sarà svegliata", provo a dire.

"Non dire sciocchezze, ragazzo", esclama il signor Fisher. "Siediti qui, così possiamo fare quattro chiacchiere tra uomini".

Mi ritrovo a fissare Olivia: sembra una bambina addormentata mentre continua a stringere la mano di suo padre. Mentre mi sposto per prendere una sedia, passo davanti a lei e le accarezzo il viso stando attento a non svegliarla. Quanto mi è mancato il suo profumo.

"Allora com'è la vita di una star?", chiede il padre Olivia, ricordandomi che c'è anche lui nella stanza.

"Sempre in viaggio, sempre di corsa, sempre lontano dalle persone che ami...", dico spostando nuovamente lo sguardo sulla bella ragazza addormentata.

Suo padre se ne accorge: "Non ti preoccupare Harry. La mia Olly, anzi la nostra Olly è forte. Le sei mancato molto, ma è così testarda che non ha voluto lasciarmi nemmeno un momento. Ma so che avrebbe voluto correre da te".

"Anche Olivia mi è mancata molto, avrei voluto raggiungerla prima e starle vicino. So quanto tiene a lei...", provo a dire per giustificare la mia assenza, dettata però da cause di forza maggiore.

"Dammi del tu ragazzo! Mi fai sentire vecchio", scherza il padre di Olly. Improvvisamente si fa serio: "È speciale, lo sai vero?".

"Sì, lo so. Credo di averlo sempre saputo". Inaspettatamente mi trovo a raccontare al padre della mia ragazza, che ho appena conosciuto, di come sua figlia abbia cambiato la mia vita, di come con lei niente è mai routine. Gli parlo della sua dedizione al lavoro, della sua dolcezza e attenzione verso gli altri, ma anche della sua intelligenza e ironia che capisco aver preso da lui. Della sua capacità di perdonare tutti i miei errori. Del suo esserci sempre per me e per le persone che ama. "È davvero speciale. Eppure lei non lo capisce. Si sottovaluta. Pensa che sia io quello speciale tra i due solo perché sono famoso. Invece per me lei è diventata indispensabile, mi rende felice. Tutto di lei mi rende felice: il suo sorriso, la fossetta che si forma in mezzo alla fronte quando è concentrata, il modo in cui mangiucchia le penne. Anche litigare con lei mi rende felice, perché con lei litigo come non ho mai litigato con nessun altro. Con lei è sempre una prima volta".

Il signor Fisher ha ascoltato tutto il mio monologo in silenzio. Poi si schiarisce la voce: "Sono contento che tu abbia capito che la mia Olly è un tesoro prezioso, so che la tratterai come si deve". Improvvisamente il suo tono si fa scherzoso: "Ora devo chiederti un favore: qui servono solo pastine e purè. Ho bisogno di mangiare qualcosa di più sostanzioso... Ci siamo intesi? Prendi qualcosa anche per Olivia, avrà sicuramente fame al suo risveglio".

Rido: "Olivia ha sempre fame", dico mentre mi chiudo la porta alle spalle lanciando un ultimo sguardo a Olivia ancora addormentata sulla sedia.

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"Ora puoi aprire gli occhi", dice mio padre.

"Come hai fatto a capire che ero sveglia?", gli chiedo con gli occhi lucidi e un sorriso stampato in faccia. 

"Il tuo cuore ha iniziato ad accelerare appena ha detto 'Signor Fisher'... Avevo paura che ti uscisse dal petto!", ride di gusto. "È un bravo ragazzo Olly e ti ama davvero... Ha la mia approvazione".

"Grazie papà", dico saltandogli al collo per abbracciarlo. Poi mi alzo e corro in bagno per sistemarmi un po' perché il mio bellissimo e famosissimo ragazzo sta per tornare e io non vedo l'ora di appoggiarmi al suo petto, sentire le sue braccia che mi avvolgono e lasciarmi inebriare dal suo profumo.

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