Capitolo dieci
Mi alzai senza far rumore,erano le cinque e mezza circa ed avevo dormito solo tre ore.Strofinai gli occhi col palmo della mano e mi fiondai sotto il getto d'acqua fredda.
Uscì poco dopo infilandomi il jeans e la felpa della Coco-Chanel,decisi di rimanere in pantofole perché i piedi mi dolevano ancora a causa dei tacchi e non avevo intenzione di torturarmi.
Mi truccai,come mio solito,per coprire le occhiaie e legai in uno chignon disordinato il groviglio di capelli, decisamente non pettinato.Presi il cellulare dalla carica e aprì la serratura,facendo attenzione a non svegliare Chiara.
Benedetta non era tornata a dormire, e pregai che la redazione non se ne fosse accorta,altrimenti sarebbero stati guai.Camminai in punta di piedi fino alla 302 e bussai piano,sperando che mi sentissero.
Fortunatamente mi aprì Michele a torso nudo,e senza esitare entrai.«Perché non sei entrata dalla finestra?» Sussurrò Alessio dal letto, sfoderando un sorrisetto dispiaciuto.
«Seriamente Ale?» Chiesi,a braccia conserte.
«James Bond fa così,ok?»Mi rispose, coprendosi con le coperte.
Alzai gli occhi al cielo e diedi un veloce sguardo al letto disfatto di Andreas.Lui dov'era?
Sbucò poco dopo dalla finestra con lo sguardo assonnato e una sigaretta tra le dita.Indossava una tuta dell'adidas grigia ed aveva ancora i capelli bagnati.«Buongiorno piccolina.»Mi disse, strizzandomi l'occhio.
Ricambiai lo sguardo e mi adagiai-poco delicatamente-sul suo letto.Mi maledì da sola per aver promesso a Michele di aiutarlo con la lettera di compleanno per Sergio. Avevo sonno.
Il fatidico giorno era oggi,e noi non avevamo né tradotto la lettera,né creato il video di auguri.
Complimenti,altro che James Bond.«Dai Jenny,vieni qui.»Disse Michele, facendo cenno di avvicinarmi alla scrivania.
Controvoglia mi alzai,sedendomi accanto a lui.Diede a me il compito di tradurre e lui si mise alle prese con IMovie per la creazione del video.
I pensieri racchiusi in quei 250 caratteri erano molto toccanti, molto veri.Sergio,dietro l'imponente stazza,era un ragazzo dal cuore nobile e grande:aveva aiutato molto Michele durante i suoi periodi di crisi ed era stato accanto ad Andreas quando pensava di non essere adatto all'interno della scuola.
«Devo cambiare alcune espressioni,voi italiani siete molto espansivi.»Spiegai, trascrivendo.
«Ah sì?»Disse Andreas,poggiando le sue mani sulle mie spalle.«Continuate, vado giù a prendere la colazione.»
«Grazie Muller.»Gli dissi sorridendogli e lo vidi voltarsi prima di chiudere la porta.
«Alessio che canzone mi proponi come sottofondo?» Chiese Michele,quando lo vide avvicinarsi a lui.
«Io direi di mettere lui come sottofondo, mentre canta Say Something.»Propose, e ci parse un'idea stupenda.
«Jen corri nella 309 allora,perché Nick ha il video in cui Sergio la canta.»Mi supplicò Michele.
Posai la penna e mi diressi verso la loro stanza.Bussai forte,oramai erano quasi le sette,e mi aprì Benedetta con i capelli scompigliati e una espressione beata.
«Ma buongiorno.»Le dissi sorridente, ora si capiva tutto.«Ho bisogno di Nick.»
«Amore.»Disse lei chiamandolo e poi mi rivolse uno sguardo timido.
«Dimmi.»Si avvicinò Nick,e nel vedermi si grattò la nuca imbarazzato.«Ciao Jen.»
«Ciao Nick,mi servirebbe il video in cui Sergio canta Say Something.» Gli chiesi, sbadigliando.
«Puoi trovarlo su Facebook.»Mi spiegò.
Li ringraziai e mi diressi nella stanza dei ragazzi,dove era ormai tornato Andreas.
Spiegai cosa fare e mentre addentavo un cornetto ai mirtilli finí di trascrivere la lettera.Mancava circa mezz'ora,ci eravamo riusciti!
**
«Tanti auguri a te,tanti auguri a te, tanti auguri a Sergione,tanti auguri a te.»Cantammo tutti in coro,battendo le mani.Cristiano e Arianna si erano presi l'incarico di ordinare la torta,e devo dire che era stupenda.Aveva la forma della scritta Amici ed era farcita con caramello e cioccolata.
«Esprimi un desiderio.»Mi sussurrò Andreas,avvolgendomi la vita.
«Non è il mio compleanno.»Borbottai, mentre Sergio soffiava le candeline.
«I desideri possono essere espressi in qualsiasi circostanza Jen.»Mi spiegò, dandomi un tenero bacio sul collo.
Le sue labbra sulla mia pelle mi rendevano così vulnerabile.Chiusi gli occhi ed espressi il mio desiderio:E se dovesse finire,riportatemi indietro!
Apri gli occhi e lo guardai scherzare animatamente con Chiara.Quel quarto d'ora lo passammo tutti insieme e mi sembrò che le cose con Arianna stavano prendendo la giusta via.
Avevamo guardato il video creato da Michele,con la poca collaborazione di Alessio,e poi eravamo tornati al vero motivo per cui eravamo lì.Io e Andreas avevamo lezione con la Titova per apportare qualche modifica al nostro tango,e successivamente dovevano votare i capitani della settimana.
«Ragazzi andate avanti,io vado a prendere il borsone.»Annunciai, risalendo le scale.
«Aspettami,vengo con te.»Mi urlò Andreas,raggiungendomi.«Stamattina non ti vedo attiva,devo preoccuparmi?»
«Sono fisicamente stanca Andrè.» Abbozzai un sorriso,non riuscivo a reggermi in piedi.
«Nessun secondo fine?»
«Con me non esistono secondi fine.»Gli strizzai l'occhio,aprendo la porta.
Lui si sedette sul letto ed io preparai il borsone,decisi di non cambiarmi e così infilai solo le Stan Smith bianche e blu.
Sciolsi i miei capelli e mi posizionai davanti lo specchio:ero accettabile.«Facciamoci una foto.»Disse Andreas, affiancandomi.
Poggiai la testa sulla sua spalla e portai le braccia intorno al suo collo.La sua mano mi avvolse il bacino,attirandomi a sé,
Cacciammo entrambi la lingua e rimanemmo così finché l'obbiettivo non ci immortalò."Muller_Andreas ti ha taggato in una foto: ..arrivi tu,che fai passare la paura di precipitare.#piccolina."
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Romeo •Andreas Muller•
Fanfiction«Andreas Muller.»Parlai piano e con le lacrime agli occhi,quando lo vidi sul ciglio della porta. «Jenny William.»Controbatté lui, abbassando il capo in segno di inchino.«Ti dedico Roma.» -Storia iniziata 03 marzo 2016.