Capitolo trentasette
Lasciai che le note echeggiate di Cold Coffe accompagnassero i miei movimenti sforzati. Non credevo che il dolore alle gambe si sarebbe accentuato col passare dei giorni.
• • •
'Come stai?'Mi chiese Andreas,quella mattina in treno,strofinando il palmo della mano nel mio interno coscia.'Dolorante'Gli confessai,sentendo una fitta nel basso ventre;percepire le sue mani addosso mi rendevano così agitata.
'Significa che sono stato bravo' Ghignò divertito,e l'espressione contorta sul mio volto si trasformò in un sorrisetto complice.
'Proprio bravo'Borbottai,stando attenta a non svegliare Alessio che dormiva beatamente al mio fianco.
• • •Mi sfregai le mani sulle ginocchia, sorridendo al ricordo del giorno prima. Alla fine era venuto anche Ale-imbucato all'ultimo momento-insieme a Sara, la sua fidanzata.Avevamo dovuto così subirci le continue lamentele di Alessio sul fatto che Elena non lo considerasse.
Il tatuaggio,poi,lo avevamo fatto da Carlo's (Il dio dei tatuaggi),sia io che Andreas.Ero molto indecisa sul posto, e così avevo fatto decidere a lui:il polso.
Ero molto soddisfatta,e ancor di più amavo il fatto che lui lo avesse fatto con me.Anche Ale aveva aggiungo alla sua collezione un nuovo capolavoro:il teschio messicano sulla scapola.Non amavo molto quel genere di tatuaggi vistosi,ma su di lui calzavano a pennello.Avevo stretto molta amicizia con Sara,ed avevo scoperto che lei un tempo ballava,poi aveva smesso a causa di impossibilità economica. Un po' come Ale del resto.
«Un buongiorno alla nuova arrivata.» Urlarono tutti i ballerini professionisti, sbucando dalla porta con una grande torta tra le mani,farcita di cioccolato bianco.La mia preferita.
«Mi viziate,troppo.»Sorrisi istintivamente, correndo verso di loro, e avvolgendoli in un abbraccio collettivo.
«Non ringraziare noi,ma lei.»Disse Stefano,poggiando la torta sul tavolo ed indicandomi Veronica sul ciglio della porta-che affacciava sulla strada-intenta a fumare.
«Ti adoro.»Le mimai con le labbra,e lei mi strizzò l'occhio,portandosi la sigaretta tra le labbra.
«Tutti qui,un selfie.»Urlò Simone, distraendomi dai miei pensieri.Sentì le mani di Marcello cingermi i fianchi e sollevarmi. Scoppiai a ridere e cacciai la lingua.
Quando mi rimisero giù,mi ricordai che dovevo caricare il cellulare,spento da ormai due giorni,e mi allontanai di poco da loro.Lo misi in carica e poi raggiunsi il centro.
Noi professionisti scoprivamo le assegnazioni prima dei ragazzi,in modo da poterci dividere gli orari delle lezioni.Ero molto agitata,non mi sentivo ancora al livello dei professionisti,ma loro non esitarono a coinvolgermi nelle scelte.Simone aveva insistito affinché eseguisse Luce con Andreas,aveva spiegato che aveva preso molto a cuore la storia di suo fratello e ci teneva.
Mi stavo torturando la mente con questa questione di Daniel-così si chiamava. Stefano battè le mani per risvegliarmi e mi elencò le mie assegnazioni:
Passo a tre di Kledi con Gabriele
Passo a sei di Garrison con Federica
Passo a due della Peparini con Andreas
Passo a tre di Baldi con Ale«A Jenny non dispiace affatto il passo a due con Andreas.»Scherzò Elena, rivolgendosi alla Peparini e al resto dei ragazzi.Scoppiai a ridere e la spinsi.
In realtà mi dispiaceva il passo a sei di Federica.
«Credo però che Andreas non amerà queste assegnazioni.»Proferì Veronica facendo ridere sia me che gli altri.
Decisi però di non pensare alla sua possibile/probabile reazione e mi concentrai sulla lezione.Oggi avremmo iniziato a montare la coreografia di apertura della registrazione,su una canzone che avevo sempre sognato di ballare: Alive-Sia.
«Allora mi servono quattro tavolini ed otto sedie.»Chiese Veronica,e i ragazzi non esitarono a portarglieli.
«Grazie per l'aiuto, comunque.» Scherzò Giuseppe, rivolgendosi a me e Martina comodamente sedute sullo sgabello.
«Ma ti pare.»Scherzò Martina,ed entrambe ricevemmo un occhiataccia sia da lui che da Gianmaria.
Aiutammo però a posizionare i gadget di scena in aula,dato che aveva detto Marcello: 'Noi li prendiamo,voi li sistemate'
Cercammo di mettere i tavoli a scacchi, in modo da non urtarci tra noi ed in intorno ad ognuno due sedie.«Molto bene,allora si siedono al lato destro Klaudia,Elena,Martina e Jenny, al lato sinistro Simone,Gianmaria, Amilcar e Stefano.» Disse Veronica,ed io mi trovai in coppia con Simone.
Ci spiegò cosa fare e mentre noi ripetemmo lei montò gli assoli agli altri.
Dio che figa questa coreografia.**
«E tu che ci fai qui?»Dissero i ragazzi, quando entrai in sala relax.«Mi mancate.»Proferì,avanzando verso di loro. Chiara e Benedetta corsero ad abbracciarmi, seguite poi da Elodie.
«Anche tu ci manchi,Benedetta non mi sveglia con gli stessi modi tuoi.»Mi disse Chiara dispiaciuta,ed io scoppiai a ridere ricordando quella volta in cui le gettò il cuscino in faccia per svegliarla.
«Benedetta trattala bene.» Scherzai,in realtà sapevo quanto feeling ci fosse tra le due.
«Scappatelle in orario lavorativo?» Scherzò una voce alle mie spalle,una voce tremendamente famigliare.
Mi scusai col labiale con le ragazze e mi voltai di scatto,abbracciando Andreas. Mi era mancato terribilmente questa mattina,quando mi ero ritrovata sola intorno al tavolino del bar all'angolo.
Mi mancava non poterlo vedere tutto sudato e con l'asciugamano intorno alla fine della lezione. Era la causa di ogni mia nostalgia.«Vorrei tornare qui.»Dissi staccandomi da lui,e rivolgendomi ai ragazzi.
«Ma zitta,so che preferisci di gran lunga il nero al bordeaux.»Scherzò Alessio,facendo sorridere tutti.Gli cacciai la lingua e i miei occhi si posarono su Michele:imbronciato e taciturno.
«Ma sai qualcosa delle assegnazioni?» Mi chiese Gabriele,ed io alzai le spalle, non potevo dirgli niente.
«Lo scoprirete da soli,non fatemi tradire il segreto professionale.»Mi tappai le orecchie,per non sentire le loro continue lamentele.
«Hai fatto la foto con i ballerini professionisti ed ora anche noi la vogliamo.»Mi disse Cristiano, ed io annuì.
Parteciparono al selfie tutti i ragazzi (Anche Federica,Michele ed Emanuele),io mi trovavo spiccicata contro Sergio e Andreas,ma era sicuramente la foto più bella mai fatta all'interno della scuola.
«Jenny,stanno venendo Stefano e Marcello.» Mi avvisò Lele,sbirciando dalla porta.
«Bene,devo andare.»Annunciai, dando un fugace bacio sulle labbra ad Andreas e correndo fuori.
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Romeo •Andreas Muller•
Fanfic«Andreas Muller.»Parlai piano e con le lacrime agli occhi,quando lo vidi sul ciglio della porta. «Jenny William.»Controbatté lui, abbassando il capo in segno di inchino.«Ti dedico Roma.» -Storia iniziata 03 marzo 2016.