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❌❌Attenzione ragazze:Sono presenti piccole scene rosse,chi non le gradisce,eviti di leggere.❌❌
Capitolo trentasei

'Talking to the moon'

Mi distesi sul letto con indosso solo la biancheria intima,ancora.Erano passati più di venti minuti da quando il mio corpo inerme era uscito dalla vasca da bagno,ma ero ancora così.
Ancora sola.

Scostai con i piedi le coperte e mi posizionai a supino,sentendo le scapole del mio corpo,ormai troppo magro, pulsare contro le lenzuola bianche di questo scomodo-troppo scomodo-letto.Mi chiesi se avessi preso tutto dalla mia vecchia camera da letto, cercai di farmi una piccola lista: scarpe, panni, spazzolino, dentifricio, trucco e profumo. Il cuore no, era ancora lì, ancora divisa nella 300 e nella 302, ancora con i ragazzi.

Mi allungai verso il comodino,notando che mi era arrivato un messaggio.Presi il cellulare e me lo rigirai tra le mani, prima di sboccarlo: 'Affacciati'
Era lui.Mi alzai di scatto,cercando tra la valigia una felpa abbastanza lunga da coprirmi il fondoschiena.Trovai quella dell'Hard Rock e la infilai,correndo poi sul mini-terrazzo.

«Andrè,ma sei pazzo?»Gli sussurrai, quando lo vidi sbucare da un cespuglio increspo.

«Sei sola in camera?»Ridacchiò ed io annuì sognante.«Ora salgo.»Mi preannunciò,ed io dovetti trattenere un gridolino quando lo vidi arrampicarsi sul balcone.Incosciente.

«Sei tutto intero?»Domandai preoccupata,tastandogli le braccia per poi scendere fino al petto.

«Tutto intero.»Sussurrò,portando le mani sulla mia faccia.Mi guardò, intensamente,e mi resi conto che forse la geografia di certi sguardi non sarebbe mai cambiata.Mirano sempre al cuore.

Strinse la mano alla mia,intrecciandole subito dopo,si sporse in avanti e poso un bacio sulla mia fronte.«Posso dormire con te?»

«Speravo me lo chiedessi.»Ammisi, chiudendo alle mie spalle la grande vetrata che affacciava sul balcone. Richiusi anche le tendine di raso bianche,e rimasi sola con lui.

«È bello qui.»Confessò,guardandosi intorno.Gli sorrisi,borbottando un 'Tu di più' e lo ammirai mentre,con non-calanche,si sfilava la t-shirt.

«Vuoi forse adularmi?»Chiese divertito, ed io scossi il capo imbarazzata.

Mi avvicinai alla mia valigia ed estrassi un leggins nero dell'Adidas,che poi infilai sotto i suoi occhi.Mi morsi l'interno guancia e mi voltai:era sotto le coperte a giocare col cellulare,ed era a petto nudo.Spensi velocemente la luce e lo raggiunsi.

«Vieni qui,piccolina.»Mi disse attirandomi a sé,sorrisi,con lui mi sentivo sempre a casa.Poggiai la testa sul suo petto e iniziai a creare cerchi immaginari sul suo addome.

Stemmo un po' così,abbracciati a letto,
col suo viso sprofondato sui miei capelli e la sua presa possente intorno a miei fianchi, mi teneva stretta come se fossi preziosa chissà quanto.«Mi sto abituando a te,sai?»

Alzai lo sguardo verso di lui, corrugando la fronte.«Cioè?»Chiesi, mettendomi di nuovo comoda.

«Ad averti intorno intendo.»Specificò ed io sorrisi d'impulso,lasciando un piccolo bacio sul suo petto,al lato del cuore.

«Anche io.»Biascicai,con la voce impastata di sonno.«Domani torni a casa?»

«No,torno la settimana prossima per le feste natalizie.»Mi disse,ed io valutai l'idea di tornare a Seattle.«Domani, insieme ad Alessio,avevamo pensato di andare a Milano,ti va di venire?»

«Certo che mi va,quasi ne approfitto, avevo in mente di farmi un nuovo tatuaggio.»Gli spiegai,era da un po' che ci stavo pensando.

«Che hai intenzione di farti?»Mi chiese, accarezzando i miei capelli. «Hai un buon profumo.»Esordì, facendomi sorridere.

«One promise.»

«E se lo facessimo insieme?»Mi chiese titubante,mi allontanai da lui e mi posai sul mio cuscino,guardandolo.

«È una promessa quindi?»Gli chiesi, ammiccando un sorrisetto complice, che ricambiò.

«Esattamente.»Mi rispose,prendendo il cellulare dal comodino.«Facciamoci una foto Jen.»

Sbuffai,e mi avvicinai a lui,mi poggiai di nuovo sul suo petto e senti la sua fronte posarsi sulla mia testa.Chiusi gli occhi e lasciai che scattasse.«Dio che figo che sono.»

«Ma smettila.»Scoppiai a ridere, colpendogli la spalla.«Sai,mi mancano già tutti.»Ammisi nostalgica.

«Io non sopporto l'idea che ora non sarai più con noi,che ora avrai tutti quei ragazzi intorno ed io non potrò gestirli.»

«Se per caso geloso,Müller?»Scherzai, e mi distesi sul letto,guardando il soffitto in attesa di una sua risposta.

«Tremendamente geloso.»Si sporse verso di me,facendo leva sugli avambracci per non schiacciarmi.

«Oggi ho pensato di fare l'amore con te.»Mi sussurrò,ad un centimetro dalle mie labbra.

«Anch'io.»Gli risposi tremante,con lo stomaco in subbuglio e le guance tinte di un roseo intenso.

Avevamo fatto l'amore da lontano tante volte,guardandoci negli occhi, sfiorandoci una mano,ma quella sera era stata diversa.Era stata vera.«È la prima volta.»Gli sussurrai,mentre mi spogliava abilmente.

Mi guardò negli occhi e vidi le sue pupille inaridire di una forte luce. «Anche per me,non ho mai amato così.»
Mi rispose, accarezzandomi il mento.

«Sei bellissima quando arrossisci.» Continuò,quando fui completamente nuda sotto i suoi occhi.
Mi palpò il seno,lasciando un piccolo bacio sui miei capezzoli.

«Fa piano ti prego.»Ansimai,quando si posizionò tra le mie gambe.Mi cinse il bacino e mi baciò sulle labbra;un bacio passionevole,che aveva il sapore di un amore consumato,vissuto.

«Ti voglio ora,ti voglio sempre.»Mi sussurrò,entrando lentamente in me.
Inarcai la schiena,socchiudendo le palpebre.Gli graffiai la schiena quando un dolore lancinante si espanse nel mio basso ventre.

«Ti voglio anch'io.»Ansimai ancora, mordendo il suo labbro inferiore.Senti sulla mia lingua il gusto amaro del sangue,il suo.

Percepivo il suo corpo morbido e liscio.Aumentò il ritmo dei movimenti ed io lo assecondai con il bacino.Non faceva più male,il dolore lasciava spazio al piacere.«Sei mia»

«Sei mio.»Gli risposi,stringendo le gambe intorno al suo bacino.Afferrò con un braccio la spalliera del letto ed il mio respiro affannato echeggiò nell'aria.

«Non urlare piccola.»Mi avvisò,quando entrambi stavamo per raggiungere il culmine.

«Baciami ti prego.»Gli dissi e le sue labbra furono su di me,mentre percepivo lui completamente dentro di me.

Si accasciò al mio fianco,baciandomi la fronte.«Sei tutta intera?»Mi chiese leggermente preoccupato,e questa sua premura nei miei confronti non poté che confortarmi.

«Tutta intera.» Borbottai, sporgendomi verso di lui.Intrecciai le nostre gambe e,ancora nudi e sudati,cì addormentammo.

"Anche con il cuore a mille, ma sto bene.Mai stata meglio di così."

Romeo •Andreas Muller•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora