Capitolo 13

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Quando Louis arrivò alla macchina, entrò dal lato passeggero, con un sorriso e disse, "Hey baby," poi si allungò verso Harry baciandolo sulla guancia.

Poggiò la borsa sul tappetino,ai suoi piedi, si appoggiò al sedile e si sistemò la frangia, il tutto mentre Harry lo osservava.

L'alpha stava avendo una lotta interiore sul dire o meno all'omega circa la telefonata.

L'omega sentì lo sguardo dell'alpha su di lui, così si girò a guardarlo e chiese dolcemente, "Tutto bene?" Poiché Harry non aveva detto ancora nulla, nemmeno ciao.

Harry sbattè gli occhi, poi prese un respiro profondo, osservando da una altra parte, poi abbassò lo sguardo e disse, "Dobbiamo parlare."

Le labbra di Louis tremarono un po', poi si morse il labbro inferiore, così da non piangere, perché sapeva che avrebbe potuto portare alla fine del loro fidanzamento. Sentiva un groppo alla gola, mente guardava in basso, fissandosi le mani strette sulle sue cosce, poi disse, "Um... o-okay," e si stava preparando per la tempesta, prendendo un respiro profondo.

Harry, ovviamente, non notò nulla perché non stava guardando nella direzione di Louis, era troppo occupato a guardare intorno. Disse dal nulla, "Ricordi quel weekend che abbiamo avuto non molto tempo fa? Beh.... um ... mi hai sentito al telefono con qualcuno, ma io non ti ho mai detto chi fosse. Non che importasse, immagino, ma..."

Louis aggrottò le sopracciglia provando a non piangere, pensava che Harry stesse per rompere con lui così che potesse tornare dal suo ex o qualcosa del genere.

Harry continuò, "... dunque, quella persona mi ha chiamato oggi ed io penso che tu abbia il diritto di sapere chi fosse, Lou. Non posso continuare a nasconderti cose e limitarmi ad ignorare il problema, ho imparato che ignorare il problema non lo farà andar via," e poi prese un respiro profondo.

Louis stava ora giocherellando con l'orlo del suo maglione e stava mordendosi il suo labbro inferiore duramente perché sapeva che questo era il momento, sarebbe morto da solo con probabilmente 10 gatti, con nient'altro se non miseria e solitudine, abbandonato, riusciva già ad immaginarselo.

"É la società che si suppone si prenda cura degli omega di tutto il mondo. Sono stati informati che presto mi sposerò con un omega, così vogliono che aggiunga un altro alpha alla nostra piccola famiglia, dato che gli omega sono rari e loro pensano che sarebbe una ottima idea. La scelta è tua, non mia. Voglio dire, se tu vuoi un altro alpha lo accetterei, perché forse non sono abbastanza per te, o forse-"

Louis lo osservò scioccato e sentì come se un enorme peso fosse stato tolto dalle sue spalle. Sussurrò, "C-cosa?" e i suoi occhi erano spalancati, la testa a muoversi da un lato all'altro.

A questo punto, le labbra di Harry erano secche, così se le leccò osservando Louis e disse, "... Vuoi un altro alpha intorno?" e deglutì osservandolo.

Louis disse immediatamente, "No! Ovviamente no, tu sei abbastanza per me, Harry. Non ho bisogno di un altro alpha, é stato veramente difficile per me sceglierne uno tra tutti, se dovessi avere un alpha a caso, potrei perdere la testa," rispose veramente schifiltoso e non avrebbe accettato nessuno.

Harry sospirò sollevato e finalmente sorrise, mostrando le fossette. Sussurrò, "Grazie, oh dio, sono così fortunato ad averti," e abbracciò Louis, facendolo ridere per la reazione dell'alpha, al che Louis rispose all'abbraccio e posò la testa sulla sua spalla.

Harry si staccò e disse, "Dici a questo uomo che non vuoi un altro alpha, okay?" e nel frattempo prese il proprio telefono e iniziò a comporre il numero dello uomo, poi mise il vivavoce.

"Buongiorno Mr. Styles, spero lei abbia parlato con il suo omega circa -"

Harry ruotò gli occhi e lo interruppe, "Si, lo ho fatto ed al momento è affianco a me. Digli che cosa hai detto a me, piccolo."

Be my omega (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora