Be my omega (Italian translation)

Capitolo 80

Il giorno seguente, Harry chiamò suo padre per informarlo di dare il caso ad un altro avvocato. Aveva dormito solo per un'ora perchè la sua mente continuava a tornare sulla salute dell'omega. Harry continuava a controllare la temperatura del suo omega di tanto in tanto, per assicurarsi che stesse bene.

"Harry, smetti di toccare la mia fronte, voglio dormire," Louis disse assonnato, ma continuò comunque ad accoccolarsi tra le sue braccia.

L'alpha sorrise in basso verso il suo amabile omega, rispose dolcemente, "Dormi, mi dispiace," e si abbassò per baciarlo sui capelli. Sfregò gentilmente la vita dell'omega e continuò ad osservarlo in adorazione.

Louis aggrottò le sopracciglia e mormorò, "Perchè è così caldo qui dentro?" e lentamente si sedette sul letto.

La domanda fu sufficiente ad allarmare l'alpha, che domandò immediatamente, "Come ti senti?" e iniziò ad accarezzargli il pancione osservandolo preoccupato.

L'omega ansimò in cerca di aria e disse senza fiato, "N-Non posso respirare," e lo guardò con gli occhi spalancati per la paura.

Harry reagì velocemente uscendo dal letto e prendendolo tra le braccia stile sposa. Era fortunato che non avesse deciso di rimanere con solo i boxer indosso la sera precedente, come faceva ogni notte. Qualcosa dentro di lui gli aveva detto che doveva rimanere sveglio e osservare il suo omega, in caso qualcosa accadesse.

Una volta sistemati in macchina, iniziò a guidare continuando a chiedergli, "Louis, ti senti meglio? Parlami, piccolo, dai," e inghiottì il groppo che aveva in gola, provando a fare del suo meglio per non crollare davanti a lui.

La vista dell'omega era leggermente sfuocata mentre rispondeva, "Sto bene, sto bene, non preoccuparti," e provò a calmare il suo respiro. Si sentiva meglio ora che l'aria condizionata era accesa, così iniziò a sfregarsi il pancione per provare a trovare qualche movimento.

Harry parcheggiò fuori dall'ospedale ed aiutò l'omega ad entrare con l'aiuto delle infermiere. L'omega si sedette sulla sedie a rotelle e disse al suo alpha, "Voglio solo controllare i nostri gemelli, poi ce ne andiamo. Mi sento meglio ora."

Le sopracciglia di Harry erano strette insieme in profonda confusione mentre rispondeva, "Che diavolo è successo prima? Pensi sia normale per me? Faremo un check up completo e se significa che devi rimanere in ospedale per qualche giorno, allora così sarà."

L'infermiera venne verso di loro e disse ad Harry, "Da questa parte, signore," e spinse lo scioccato omega nello studio del dottor Jefferson. Si fermò una volta che furono dentro e lo aiutò a sdraiarsi sul lettino per un'ecografia.

Una volta che l'infermiera se ne andò, Harry si voltò verso il suo omega con le braccia incrociate e disse, "C'è qualcosa che mi vuoi dire?" immaginò che dal momento che il dottore non era ancora lì, avrebbe potuto scoprire cosa stesse succedendo per primo.

Louis alzò il suo maglione rivelando così il suo pancione e disse con la testa bassa, "Non ti sto nascondendo nulla, ma penso che dal momento che sto bene ora, allora non importa. Mi dispiace di averti spaventato, non era mia intenzione," sfregandosi il pancione lentamente, aspettando che il dottore arrivasse.

Harry sospirò sfregandosi il viso e disse, "Non essere dispiaciuto, non è colpa tua. Mi ha spaventato a morte, diamine, sono ancora spaventato. Le mie mani stanno tremando ed ho solo -" poi prese un respiro profondo per calmare i suoi nervi prima di continuare, "Ti amo e non dirmi che non importa perchè per me è importante. Tu sei importante per me," e mise una mano a coppa intorno alla sua guancia pallida, tenendolo d'occhio.

Il dottor Jefferson entrò nella stanza facendo allontanare l'alpha e disse, "Signor Styles, la temperatura del suo omega non è scesa, vedo," e mise il gel sul pancione dell'omega.