Capitolo 75

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Mercoledì venne più presto di quanto ci si aspettasse e la coppia ancora non si parlava l'un l'altro. L'alpha si assicurava ancora che il suo omega prendesse quotidianamente le sue vitamine nonostante il loro precedente litigio. Harry cucinava ancora per loro, ma l'atmosfera semplicemente non era la stessa di prima e spaventava profondamente l'omega.

Louis voleva coccolarsi con il suo alpha, ma sapeva nel profondo del suo cuore che non se lo meritava. Aveva bisogno delle sue possenti braccia, ma sapeva che sarebbe stato respinto e continuava a ripetersi che sarebbe andato tutto bene.

Non fu così.

Harry andava ancora a lavoro e Louis rimaneva sempre a casa durante la settimana. Entrambi dormivano in camere diverse anche quando il morso del loro legame gli doleva perchè lontani. L'omega rimaneva sveglio a scrivere sul suo diario della sua insonnia o semplicemente a piangere per quanto avesse incasinato tutto.

L'alpha, d'alto canto, rimaneva sdraiato sulla schiena osservando il soffitto fino alle 3 della mattina. Si svegliava per andare a lavoro esausto, ma manteneva lo stesso una faccia impassibile con i suoi collaboratori. La sua mente vagava verso il suo omega incinto a casa, ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Oggi, comunque, era un giorno diverso. Louis appoggiò la sua manina sulla sua zona lombare dirigendosi verso l'ufficio del suo alpha. Prese un respiro profondo e si fermò per un istante prima di bussare sulla porta.

"Avanti," Harry disse digitando sul suo laptop furiosamente e guardando attraverso una pila di fogli.

Louis entrò nella stanza e disse quietamente, "L'appuntamento è tra mezz'ora..."

L'alpha smise di digitare e alzò lo sguardo sul suo omega per quella che sembrava la prima volta questa settimana. Si schiarì la gola continuando a digitare e rispose, "L'ho cancellato. Puoi andare a riposarti."

Louis si congelò sul posto e domandò confuso, "C-Che cosa? Ho già indossato i miei vestiti -"

Harry rispose senza che i suoi occhi lasciassero mai lo schermo, "Mi hai sentito, c'è un problema?" ed alzò lo sguardo su di lui.

L'omega aggrottò le sopracciglia e disse, "Ero solo eccitato di vedere i nostri cuccioli. Se vuoi un altro dottore, veramente non mi interessa. Voglio solo vederli."

Harry salvò il documento, lo inviò via email e disse, "Non penso che un altro dottore sia disponibile per te stasera," e impilò i fogli nel file appropriato.

Louis abbassò lo sguardo sul suo pancione e disse in tono ferito, "Non trattarmi così."

L'alpha disse innocentemente, "Non ho idea di cosa tu stia parlando. Altro?" e alzò lo sguardo su di lui.

L'omega voleva dirgli qualcosa ma scosse la testa e se ne andò, chiudendo la porta dietro di se. Prese un respiro profondo per calmarsi, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era che i gemelli si ferissero. Non voleva che i suoi ormoni si intromettessero nel tenere al sicuro i suoi piccoli.

Louis si dirisse nella stanza degli ospiti e provò a leggere un libro per distrarsi, ma tutto quello a cui riusciva a pensare era andare dal dottore. Chiuse il libro con un sospiro e mormorò a se stesso, "Non resisto un minuto di più qui dentro."

Dopo qualche minuto, Louis era nella limousine con l'autista a guidare, solo per essere più sicuri. Guardò fuori dal finestrino e vide quanto fosse meravigliosa la città, cosa che lo fece sorridere e posare una mano contro il freddo finestrino. Un album stava suonando in sottofondo, ma era troppo esausto per ricordarsene il nome.

Essere confinato in casa l'intera settimana lo aveva quasi fatto uscire di testa ed aveva bisogno di uscirne. Non era più inverno da mesi, ma era ancora leggermente freddo fuori. Non era sicuro di dove stessero andando, ma sperava che si sarebbe addormentato una volta a casa.

Scendi, suoni dolci, mezzanotte, luci della macchina.

Questo è quello che l'omega udì prima che i suoi occhi si appesantissero e si addormentasse con le mani sul suo pancione in modo protettivo. Ancora non ricordava quale fosse il nome dell'album.

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"L'omega mi ha detto di fare un giro, cosi ho fatto e quando si è addormentato, lo ho riportato a casa," l'autista spiegò calmamente.

Harry aveva le braccia incrociate al petto mentre osservava il suo omega incinto che stava ancora dormendo nella macchina e rispose, "Non voleva andare da nessun altra parte?"

L'autista scosse la testa e disse, "No, avrà avuto solo qualche problema a dormire, immagino," e diede all'alpha le chiavi della macchina, poi se ne andò.

Harry lentamente aprì la portiera così da non svegliare il suo omega e lo prese stile sposa fra le braccia. Chiuse la portiera con la gamba e bloccò la macchina con le chiavi, poi iniziò a camminare verso casa.

Una volta che l'alpha odorò il calmante odore del suo compagno, realizzò che non voleva lasciarlo andare. Sapeva che le sue precedenti azioni erano ingiuste, ma stava combattendo l'odore del suo omega che lo calmava. Lo posò al centro del loro letto perchè non voleva che dormisse mai più nella stanza degli ospiti.

Harry gli spostò la frangetta fuori dagli occhi e disse dolcemente, "Mi fai diventare pazzo, ma amo te ed i nostri tre gemelli così tanto, " e lentamente iniziò a spogliarlo. Trovò il suo telefono nella sua felpa e lo posò sul comodino. Portò le coperte sopra il suo corpo, si alzò dal letto e si spogliò fino a rimanere in boxer.

Dicono che la curiosità uccise il gatto, ma Harry non è un gatto, questo è sicuro. Prese il telefono del suo compagno e lo sbloccò per controllare i suoi recenti messaggi. Sapeva che molto probabilmente stava oltrepassando il limite, ma non gli interessava al momento. Aggrottò le sopraccigli mentre continuava a scorrere su e giù per trovare il numero di Justin,ma in quel momento realizzò che Louis aveva bloccato il suo numero con un app.

L'ultimo messaggio che l'omega gli aveva mandato era :

Amo mio marito e se lui non vuole che io interagisca con te, allora non lo farò.

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Perdonate eventuali errori, segnalatemi e li correggerò.

Be my omega (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora