Capitolo 94

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Quando Harry raggiunse la stanza 28, si sedette su una delle sedie e si sfregò il viso con le mani. Si alzò velocemente perchè non riusciva a rimanere seduto per quanto fosse ansioso. I gemiti di dolore del suo compagno uditi al telefono risuonavano ancora nella sua mente, riusciva ancora ad udirli. Sapeva che il suo compagno stesse provando a trattenere i gemiti di dolore il più possibile per evitare che il suo alpha si preoccupasse per lui.

Harry estrasse il telefono e decise di chiamare i suoi genitori. Risposero al secondo squillo, Des mise il telefono in vivavoce e disse, " Va tutto bene, figliolo?" mentre Anne ascoltava da dove era sdraiata accanto a lui sul letto.

Harry si sfregò il collo e rispose, "Sì, tutto okay, solo...." e sospirò per quanto si sentisse stanco.

Anne disse, "Solo cosa?" e si sedette, le gambe incrociate, guardando Des il quale fece spallucce.

Harry continuò, "Penso Louis stia andando in travaglio.."

Anne saltò fuori dal letto, iniziando a vestirsi e disse, "Quale ospedale? Saremo lì in un batter d'occhio."

Des domandò, portando il telefono con se mentre cercava nell'armadio qualcosa da indossare, "E' lo stesso, giusto?"

Harry addolcì i suoi lineamenti e rispose, "Sì, lo stesso. Grazie," e chiuse la chiamata.

Anne urlò da lontano, "Des, paga! Sono tre gemelli del Leone, non della Vergine," mentre Des mugolò sorridendo e le diede i 50$.

Harry chiamò i genitori del suo omega per informali di cosa stesse succedendo e li assicurò che Louis sarebbe stato bene, fiduciosamente. Loro risposero che sarebbero arrivati il prima possibile.

Dopo una mezz'oretta, entrambi i genitori erano lì, e Harry disse prima che loro potessero chiedere, "Non lo ho ancora visto."

Johanna sospirò e disse, "Ma starà bene, vero?"

Harry abbassò gli occhi e disse, provando a suonare positivo, "Lo spero."

Anne toccò il suo braccio, gli occhi pieni di affetto e domandò, "Tuo padre ed io andiamo a prendere un caffè, ne vuoi? Prendo anche una barretta di cioccolata?" e sorrise.

Harry strinse le labbra fra loro e scosse la testa prima di rispondere, "Sto bene."

Anne gli accarezzò il braccio e disse, "Okay, tesoro," prima di allontanarsi con Des.

L'alpha si congedò da entrambi i genitori prima di andare nella stanza 28 ed attendere Louis, mentre loro aspettarono nel salottino d'attesa.

Una ora dopo, la porta si aprì, rivelando Louis su una sedia a rotelle, il viso pallido, con una infermiera dietro di lui. Quest'ultima disse, "Il dottore verrà a controllarti a breve, riposati ora," e lasciò la stanza.

Harry si inginocchiò davanti a Louis e domandò dolcemente, le sopracciglia aggrottate, "Come ti senti?" e strinse entrambe le mani di Louis con le sue.

Louis sbattè i suoi occhi stanchi, provando a concentrarsi sull'alpha e disse, "Puoi aiutarmi a sdraiare?"

L'alpha rispose, "vviamente" e baciò le nocche delle se mani. Scostò leggermente la coperta, poi lo aiutò ad alzarsi, per poi aiutarlo a stendersi sul letto. Lo coprì con la coperta e disse, accarezzandolo sulla guancia con il polpastrello del pollice, "Devo prenderti qualcosa?"

Louis scosse la testa, gli occhi chiusi, provando a trovare un modo di essere sdraiato che lo facesse sentire più confortevole, una mano protettivamente posata sul suo pancione. Disse così quietamente che era a malapena udibile, "Stanco," e sbadigliò portandosi una mano alla bocca.

Harry si sedette sul bordo del letto e iniziò ad accarezzarlo sui capelli gentilmente. Si abbassò leggermente e lo baciò sui capelli, sussurrando, Riposai un pò, tesoro," poi si alzò e spense le luci. Spostò una sedia, avvicinandola al letto. Si sedette sospirando per la stanchezza e si sfregò gli occhi.

Questa sarebbe stata una lunga notte.

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Una mezz'oretta dopo, Louis piagnucolò con una mano sul pancione e si sedette. Sentì le lenzuola sotto di lui bagnate, quindi scostò le coperte di lato. Spalancò gli occhi e disse in preda al panico, "H-Harry, svegliati," cercando il telecomando per chiamare l'infermiera, poi piagnucolò e ruotò la testa all'indietro per il dolore.

Harry si sfregò gli occhi per svegliarsi del tutto, e disse, "Tesoro, va tutto ben-?" poi si interruppe una volta notato le lenzuola bagnate. Corse fuori dalla stanza e urlò, "Infermiera!" e quando lei si voltò a guardarlo, continuò, "Chiami un dottore, al mio omega si sono rotte le acque."

L'infermiera chiamò il Dr. Jefferson nella stanza, mentre Harry aiutò il suo omega a sedersi sul letto. Il viso dell'omega era ora rosso, gli occhi chiusi per il dolore della contrazione che lo aveva colpito improvvisamente.

Il Dr. Jefferson entrò nella stanza e domandò, "Si sono rotte le acque?"

Harry annuì e domandò preoccupato, "Che cosa succede ora?" mentre stringeva la mano dell'omega.

ll medico rispose, "Il suo cesareo era stato programmato fra una settimana circa. Dobbiamo iniziare la procedura immediatamente," e lasciò la stanza per informare le infermiere di prepare la sala operatoria.

Louis sollevò lo sguardo verso il suo alpha con il viso leggermente sudato, gli occhi pieni di lacrime e disse, "Alpha, aiutami."

Harry fu preso un po' di sorpresa perchè il suo omega non lo chiamava frequentemente col suo status, di conseguenza sapeva che aveva davvero bisogno di lui, ora più che mai. Annuì e disse, "Lo farò, sempre."

Dopo un breve lasso di tempo, il dottore e le infermiere entrarono nella stanza per aiutare a spostare Louis in sala operatoria. Il dottor Jefferson diede a Harry qualcosa da indossare prima di entrare in sala operatoria e disse, "Indossa questi se voi entrare," dandogli una pacca sul braccio ed andandosene.

L'alpha abbassò lo sguardo su ciò che gli era stato dato e iniziò a cambiarsi immediatamente. Una volta finito, si andò verso la sala operatoria, fermandosi davanti la porta. Trattenne il fiato prima di rilasciarlo lentamente per riprendere il controllo di se stesso. Harry ripeté a se stesso, "Tre gemelli. Io, un padre, di tre gemelli. Cazzo, okay," prima di entrare.

Be my omega (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora