Che fosse tutto lì? La curiosità la spinta che la attraeva a lui e la speranza che fosse diverso dal passato, da sé stesso?
"Le persone non cambiano!". Così aveva sentito dire.
Possibile. Ma se Alex era l'eccezione di questa regola Sofia voleva scoprirlo.
Ogni chilometro percorso sfrecciando sulla strada statale in direzione sud era benzina nel motore della sua impazienza. Dove andare e cosa aspettarsi erano state domande ricorrenti in quella relazione e probabilmente pianificate da Alex in precedenza.
Ma la cosa funzionava. Riusciva a tenerla vicino a sé più di quanto Sofia non lo stesse già abbracciando nel timore di cadere dalla moto.
La paura però non era di certo tra le emozioni in scena sul palco della vita di Sofia che era però sicuramente affollatissimo: tensione, curiosità, timore, confusione, eccitazione ed infine amore.
Trascorsi circa quarantacinque minuti di viaggio imboccarono la prima uscita utile sulla destra ed abbandonarono la trafficata superstrada.
I giri motore rallentarono. I borbotii del quattro cilindri si acquietarono.
Ora potevano godersi le magnifiche colline brullicanti di verde di quella parte settentrionale del Chianti. Una vegetazione rigogliosa vestiva le dolci colline e gli scoscesi pendi che esse definivano.
Filari a perdita d'occhio iniziavano, lentamente, a dare i loro frutti che sarebbero stati colti con la vendemmia. Strade sinuose ed immacolate si snodavano tra essi regalando scorci panoramici preda dei turisti fermi negli spiazzi ai lati della strada. Piccole chiese e case cantoniere spingevano le loro mura sino ai bordi della carreggiata costringendo i conducenti ad un senso unico alternato. Di tanto in tanto, rari passaggi a livello interrompevano il percorso permettendo ai due innamorati di scambiarsi qualche parola accompagnata da sguardi complici attraverso le visiere dei caschi.
Il profumo nell'aria raccontava di realtà bucoliche, la cultura del vino si respirava passando accanto a piccole aziende vinicole che contornavano la zona spartendosi i vigneti.
Un sogno sarebbe stato sicuramente meno onirico. Era uno splendido quadro uscito da un libro stereotipato americano, era una deliziosa finta cartolina per turisti. Era la realtà.
Ed era tangibile come il loro amore.
La strada si fece sempre più sconnessa una volta travalicato il primo passo. Si stavano evidentemente allontanando dagli agglomerati urbani.
Anche la strada si restrinse. Da due corsie ad una sola e gradatamente più ingombra di vegetazione ai lati.
Una brusca frenata precedette una decisa sterzata.
L'asfalto lascio il passo allo sterrato. Il sentiero in leggera discesa permise ad Alex di spegnere il motore e viaggiare senza rumore.
Fu come passare da un motoscafo ad una barca a vela. Solo il lento scricchiolio della ghiaia sotto le ruote come il vento sulla vela.
Nugoli di rondini compivano brusche picchiate verso terra per poi riprendere quota ed iniziare da capo. Il tempo stava cambiando.
Il cielo azzurro alle loro spalle lasciava il passo ad un meno rassicurante livido grigio.
Sui campi coltivati a granturco il vento disegnava onde perfette piegando i sottili steli.
Alex fermò la moto.
Di fronte agli occhi di Sofia un molo si allungava sulla superficie limpida del lago animata da piccole increspature. Tutto attorno al piccolo bacino una fitta foresta lo nascondeva al mondo regalando quell'angolo di paradiso a pochi eletti.
<< Siamo arrivati! >> esordì Alex togliendosi il casco.
Sofia fece lo stesso avvicinandosi alla riva. Immergendo la mano poté apprezzare al limpidezza di quella cristallina acqua, molto più calda della temperatura esterna che si stava lentamente adattando al temporale in arrivo. Voltandosi vide Alex intento a spogliarsi.
<< Ti sei portata il costume, vero? >> chiese mentre le prime gocce iniziavano a picchiettare il soffitto di fronde che li proteggeva.
<< Sì... ma inizia a piovere! >> obiettò Sofia seguendo però il suo esempio.
Sapeva che non si sarebbe fatto fermare da una semplice pioggia.
<< E allora? Hai paura di bagnarti? >> ribattè porgendole la mano.
<< Non ho paura di nulla se sono con te! >> rispose afferrandola e liberandosi dei pantaloni.
La pioggia si fece battente.
<< Pronta? >>
<< Per cosa? >> chiese Sofia.
Un sorriso.
<< Corri! >> urlò tirandola a sé.
Mano nella mano iniziarono a correre a perdifiato sulle assi di legno bagnate del molo.
Il lago si avvicinava sempre più. La pioggia era fine ma incredibilmente fitta. La puliva da ogni preoccupazione, da ogni timore.
Esisteva solo il momento. Quell'intenso istante che avrebbe ricordato per sempre tra quelli più belli della sua giovane vita. Le sarebbe tornato in mente ogni volta avesse guardato la pioggia.
Avrebbe pensato a lui. Qualunque cosa fosse accaduta. Il molo era terminato.
Un salto.
I loro sguardi si tuffarono l'uno nell'altro, già immersi nelle loro corrispettive anime prima di toccare l'acqua.© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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(Non) il solito amore | Prima Stesura
RomanceCap. I "Elisabeth non pensava che quel ragazzo, quel cattivo ragazzo tanto diverso da lei, dai suoi gusti e da ciò che il suo cuore cercava le avrebbe cambiato, in modo così fondamentale, la vita." > disse Sofia leggendo la quarta di copertina di qu...