Capitolo LXXXIII - Luci

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Luci.
Eccone una, poi ancora un'altra. Come lampioni che sfilavano veloci. La accecavano.
Un fischio nelle orecchie.
Dove...
Rumore di ruote. Piccole ruote cigolanti.
<<Vent'anni!>>
Chi parla? Alex?
Una voce sconosciuta alle sue spalle. Anzi no. Sembrava provenire da sopra di lei.
Sono distesa!
Ancora luci che si avvicendavano sempre più ravvicinate. La vista annebbiata. La voglia di reagire. L'impossibilità di farlo.
Era in movimento.
<< Incidente stradale! È stata investita! >>
Cosa? Chi?
La voce di un uomo. Sembrava agitato.
<< Pronti? Uno! Due! Tre! >>
Sofia si sentì sollevare per poi essere velocemente appoggiata su una nuova superficie. La barella scivolò via. Rimase in balia di una fredda luce abbagliante.
<< Dove sono? >> sussurrò.
<< Tranquilla piccola! >> rispose una voce femminile al suo orecchio accarezzandole la testa.
<< Traumi multipli! Omero e femore sinistro! Sospetta emorragia cardiaca! >>
No...
<< Controllate le pupille!>>
Una pressione attorno all'occhio destro la costrinse ad aprirlo. Poi quello sinistro. Una nuova luce la colpì lasciando echi di sé stessa nello sguardo.
<< Trauma cranico! >>
<< Iniziamo dall'emorralgia!>>
La sua coscienza era sul punto di svanire nuovamente, ancorata al suono acuto e sincopato del cardiografo, unico appiglio di realtà.
<< Ho bisogno di quattro sacche di zero negativo! Ora! >> urlò l'uomo con tono deciso.
Ombre sconosciute si avvicendavano attorno a lei liberando nere scie al loro passaggio.
<< Sofia! >>
Alex...
<< Cosa ci fa lei qui? Non può entrare! Esca fuori! >>
Alex! Aiutami!
Le parole erano bloccate nella sua bocca in compagnia del sapore del sangue.
<< Diamole qualcosa per il dolore! Dov'è la lidocaina? >>
Vi prego!
Un dolore al petto.
Il suono del cardiografo di fece rapidamente ritmato.
<< Problemi respiratori! >>
<< Cosa? >>
<< Possibile emorragia polmonare! >>
<< Cazzo! >>
Ogni ombra intorno a lei scemò ed il mondo iniziò ad illuminarsi. Una trazione verso l'alto. Percepì ogni presenza nella stanza senza il bisogno dei sensi.
<< Intubiamola! >>
<< Subito! >>
Guardare il mondo dall'alto.
Quindi è questo che si prova...
<< Voglio un drenaggio toracico! E portate per fare una ecografia!>>
Sarebbe durato un istante. Cosa sarà mai? Se ne perdono tanti per così tante ragioni. Avrebbe sofferto? Mai più di quanto non stesse già provando.
<< Pressione ottanta! Sta calando!>>
<< Polso? >>
<< Un secondo! >>
<< Cristo santo! Non ce l'abbiamo un secondo! >>
<< Ecco! Polso centodieci! >>
Ogni oggetto si ammantava di una luce tutta propria.
Qualcuno la chiamava. Con sforzo sovrumano aprì un occhio.
Voglio vederlo un'ultima volta.
Alex la fissava distesa sulla lettiga. Il viso premuto contro il vetro bagnato di lacrime e saliva. Batteva i pugni, urlava ma quei suoni arrivavano attutiti, costretti dentro una bolla.
Una fitta alla pancia.
Gli impusi sonori si toccarono l'un l'altro disegnando un suono quasi uniforme.
<< Emorragia nell'addome dottore! >>
<< Merda! Il fegato!>>
<< Non riesco a fermare l'emorralgia! >>
Sofia chiuse gli occhi lasciandosi andare mentre quel fischio costante scemava nella sua coscienza.
<< La stiamo perdendo! Chiamate chirurgia! Preparate una sala! La operiamo! >>

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

(Non) il solito amore | Prima StesuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora