Capitolo LXXXVI - Riabilitazione

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<<Va bene Sofia! Adesso distendi la gamba! Così... ora puoi metterla giù! Per oggi abbiamo finito!>> informò con gentilezza materna l'infermiera.
<< Grazie Angela!>>
<< E di che? Stai andando alla grande! Praticamente fai tutto da sola! >>
La riabilitazione era iniziata da settimane.
Sarebbe durata a lungo ma il corpo di Sofia rispondeva inaspettatamente bene ai trattamenti. Le cicatrici presto si assorbirono quasi completamente. Ciò che necessitò maggior tempo per riassorbirsi fu lo shock dei ricordi che lentamente riaffioravano.
Aldilà di qualsiasi frattura che, per fortuna di Sofia, si rivelarono meno gravi ed invalidanti del previsto, ciò che trovava maggior difficoltà a rimarginarsi erano le lacune nella sua memoria.
Per tutti, Alex compreso, lei non ricordava nulla degli eventi che avevano portato all'incidente. Ed in parte era vero.
Quel poco che la sua mente le donava erano flash confusi di messaggi su un cellulare, delusione, rabbia e infine dolore.
<< Come stai oggi? >> chiese Alex entrando nella camera di ospedale come ogni singolo giorno dal suo risveglio.
<< Meglio di ieri! Ti dispiace se parliamo? >>
<< Quando una donna dice così c'è da preoccuparsi! Giusto? >>
<< Non so! Dimmelo tu! >> disse tirandosi a sedere sul letto.
Lo sguardo fiero di chi esige risposte.
Alex capì.
<< Vuoi ricordare vero? >>
<< Più di ogni altra cosa!>>
<< E va bene! Ti farò ricordare! Da dove partiamo? Quanto grave è la tua amnesia? >>
<< Mi ricordo di un bar.>>
<< Ti ricordi di come stavamo ridendo della gente al buffet?>>
<< Mi ricordo di un messaggio Alex! C'entra qualcosa?>>
<< Okay... sapevo sarebbe arrivato questo momento. Il locale era affollato di gente intenta a spintinarsi per un pezzo di buffet. Poco prima di uscire dal bar sono andato a pagare ed il cellulare mi deve essere sfuggito dalla tasca. Questo lo ricordi? >>
<< Non trattarmi come una bambina! No che non lo ricordo! >>
<< Okay! Okay! Allora vado al punto. Per farla breve, tu lo hai raccolto mentre Elena mi inviava un messaggio. Il messaggio diceva: "Abbiamo sbagliato entrambi. Siamo d'accordo. So...">>
<< "Sofia non saprà nulla."! Ora ricordo! Poi ti ho urlato che mi facevi schifo!>>
<< Ti prego! Ascoltami stavolta! Non parlava di sesso! Te lo assicuro! >>
<< E di cosa allora? Ora capisco anche quel giorno che vi ho scoperti insieme!>>
Alex si alzò e cominciò a camminare per la stanza in preda al nervosismo.
<< Alex! Rispondi! Di cosa parlava? >>
<< Sofy, non è facile trovare... >>
<< Rispondi! >>
<< Di una scommessa! >> urlò decidendosi di togliersi un peso dalla coscienza.
<< In che senso? >>
<<Te lo ricordi il mio amico Marco? Quello che ha ospitato la festa? Quando siamo andati sul tetto? Che ora frequenta Elena? >>
<< Sì Alex! Arriva al punto! >>
<< Insomma... circa sei mesi fa abbiamo deciso di fare una scommessa! >>
<< E di cosa trattava? >>
<< Di chi riuscisse per primo a portarsi a letto Elena!>>
Tutta la sofferenza che poco prima dell'incidente l'aveva spinta a correre via, tornò prepotentemente a far breccia nel suo cuore frantumandolo all'istante.
<< Quindi io ero solo un mezzo? Ribadisco, fai schifo! Ma quanti anni hai?>>
<< Sofy ti supplico! Ascoltami! È vero volevo avvicinarmi a te per p0i arrivare a lei, ma solo perché non ti conoscevo ancora! >>
<< Non voglio più ascoltarti! Vattene! >> disse voltandosi dalla parte opposta.
<< Sofy! Quando il mio cuore si è imbattuto in te ha trovato la casa che ha sempre cercato! Mi sono innamorato di te! Ogni mia singola cellula smaniava per stare insieme a te! Elena era ormai relegata a mero obiettivo di un Alex passato, un Alex che, senza di te, non può far altro che tornare!>>
Sofia ascoltava quel ragazzo in lacrime inginocchiarsi vicino al suo letto, incapace di prendere una posizione.
<< E come lo spieghi... >>
<< Quando ci hai trovato a casa tua? I rapporti tra Elena e Marco si stavano facendo sempre più frequenti e lui le ha raccontato tutto. Quando sono venuto a trovarti e non ti ho trovato, Elena ne ha approfittato per sincerarsi delle mie buone intenzioni nei tuoi confronti.>>
Questo spiegava anche il perché di quelle frasi sibiline sull'inaffidabilità di Alex come persona.
Ma come posso credergli?
<< Questo è quanto! Forse te lo avrei detto in maniera diversa prima o poi, ma non avrebbe cambiato nulla. Il modo in cui il mio sentimento è nato con cambia la forza con cui lo provo!>>
All'apparenza sembrava sincero. Certo, aveva omesso alcuni particolari per tutto quel tempo ed in maniera così accurata che la sincerità era scesa rapidamente di posto tra le sue qualità.
<< Ma nel messaggio era scritto: "Abbiamo sbagliato entrambi."! Qual è stato lo sbaglio di Elena, a parte non dirmi la verità? >>
Alex riprese a vagare nervosamente per la stanza. Si fermò di spalle.
<< Questo dovrebbe dirtelo lei! >>

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

(Non) il solito amore | Prima StesuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora