Capitolo XLVI - Nuovo capitolo

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Colpa della stanchezza? O forse dello stress psicologico a cui Alex l'aveva sottoposta negli ultimi tempi?
Quel potpourri di emozioni avevano seriamente minato la sua integrità fisica e morale fino ad intaccare la sua sfera sessuale.
Ma quanto può durare un momento di follia? Un momento, direte voi.
Fatto sta che quel bacio si protrasse abbastanza da renderlo assai arduo da sciogliere. Aggiungeteci poi le mani di Elena che la costringevano contro le sue labbra e la trappola era piazzata.
<< Elena! >> esclamò Sofia riuscendo a liberarsi.
<< S... Sofia, scusami non so cosa mi abbia preso... >>
Si sollevarono entrambe dal pavimento cercando di ricomporsi agli occhi di un inesistente spettatore scioccato.
I loro sguardi rimbalzavano ovunque in quella stanza, cercando in ogni modo possibile di evitarsi ed evitare un alquanto imbarazzante istante surreale.
<< Sofia ti prego! Dimmi che questa scemenza non rovinerà il nostro rapporto. >>
<< Elena ora voglio solo mettere in ordine le idee e dimenticarmi di questo bacio. >>
<< Quale bacio? >>
<< Brava! Vedo che hai capito! >> rispose sorridente Sofia trovando nuovamente un contatto visivo.
<< Allora... a dopo!>>
<< S... si! Va bene! >>
Si rifugiò in camera confidando di lasciare tutti i suoi problemi fuori da quella porta.
E' stato solo un momento di debolezza Sofia! Dimenticalo!
Troppe cose da dimenticare: l'errore a letto con Alex, la sua vendetta, di nuovo un errore con Alex poco prima e poi quel bacio, che altro non sapeva come definire se non "lesbico".
In fondo quest'ultima è stata la vicenda più piacevole tra quelle passate...
Arrossendo si infilò sotto la doccia dove pensare era l'attività che le riusciva meglio.
Ma, aldilà di quel bacio e della comparsata di Alex, le materne parole di Elena, unite a quelle di Francine, le dipingevano un quadro chiaro della situazione.
Lei era poco più che una principiante di quel mondo di adulti, una bambina che sarebbe potuta essere il giocattolo di qualsiasi maschio con un bel paio di occhi verdi e fama da stronzo playboy.
In fondo lei non si era mai fidata pienamente di quel ragazzo così scostante ed enigmatico.
Voleva un uomo, non di cui fidarsi, ma a cui affidarsi. A cui affidare le sue paure e dal quale arricchirsi che, in definitiva, significa crescere.
Ma come posso crescere con un bambino più bambino di me?
La risposta era solo una: Leonardo.
Era arrivato il momento di voltare pagina. Troppe lacrime avevano bagnato la carta di quella precedente ed ora iniziava a sfaldarsi. Molte domande rimanevano ancora senza risposta ma in quel momento, con la testa appoggiata alle mattonelle bianche della doccia ed il getto d'acqua che le si insinuava tra i capelli, non aveva ne la forza ne la voglia di indagare. I fatti, le amiche, tutto la stava spingendo in una direzione che, a pensarci bene, non avrebbe mai intrapreso se qualcosa nel suo cuore non le avesse detto fosse la scelta migliore da fare.
Era iniziata diversamente con Leonardo, era sicura sarebbe andata in maniera diversa.
Uscendo dalla doccia sentì il bisogno di mettere una pietra sopra tutto quel trascorso. Aveva bisogno di uscire di casa e comprarsi qualcosa di nuovo. Forse, per l'appuntamento, un po' in anticipo sul termine ma la necessità era impellente.
Domani inizia un nuovo capitolo!

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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